Gin.

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Per tutto il resto del viaggio Harry non mi rivolse la parola ed io facevo lo stesso. Non avevo intenzione di abbassarmi a livelli in cui mai mi ero abbassata.

Al ritorno della nostra gita ripresi i miei studi per gli esami della maturità anche se il mio unico pensiero era Harry. Ero arrivata al punto di non sapere più se io e lui eravamo ancora fidanzati o addirittura amici.

Mi trovavo in classe, nell'ora della ricreazione e ogni tanto rivolgevo qualche occhiata ad Harry fin quando non persi la pazienza e lo tirai fuori dall'aula con le forze.

-'Ne hai ancora per molto?' Sbottai.

-'Che intendi?' Domandò come se nulla fosse accaduto.

-'La nostra relazione Harry! Perché ti comporti così' gli strinsi un braccio avvicinandolo a me, lui si spostò quasi immediatamente.

-'Dopo il tuo bacio con Zayn ti aspetti che ritorni con te?' Mi puntò il dito praticamente in faccia.

Detto questo la mia bocca si spalancò per lo stupore, per meglio dire, sapevo che il motivo delle sue reazioni erano dovute a questo ma lui era pienamente d'accordo. Era solo per quella sera, era solo un gioco.

-'Ma tu eri d'accordo' Sputai.

-'Non mi interessa Gin, adesso lasciami stare' mi superò e rientrò in classe.

I mesi passarono e finalmente passò anche l'esame che io superai con 82 punti. Devo ammettere che era difficile studiare con in mente sempre e solo Harry, ma lo facevo per il mio bene e per me stessa.

Adesso sono diretta al college con mio padre, lui ovviamente al settimo cielo ha voluto accompagnarmi.

-'Sarai in una confraternita?' Domandò mio padre guardando me e poi la strada.

-'Si, saremo circa 20 ragazze in una casa' sorrisi all'idea.

Se vi state chiedendo che fine abbia fattl Harry non so rispondervi neanch'io. Dal giorno della rottuta non ci siamo più sentiti a pare qualche volta che ci aiamo scontrati dato che eravamo vicini di casa. Dico eravamo semplicemente perché da adesso in poi la mia casa sarà il college, spero di fare buone amicizie qui.

-'Siamo arrivati' sospirò mio padre aiutandomi a prendere i bagagli.

-'Già' soapirai in risposta osservando la casa di quella che dovrebbe essere stata la mia confraternita.

-'Ginevra,  non occorre che ti faccia raccomandazioni. Sei grande ormai, solo stai attenta!' Mi abbracciò mio padre ed io lo strinsi dolcemente.

-'Ci sentiremo via telefono!' Sorrisi ed aspettai che lui si allontanò con la sua auto prima di entrare.

Entrai nella grande casa e notai in caos della convivenza, meno male che mio padre non entrò dentro perché oltre ad aver rischiato di vedere ragazze in mutande senza un minimo di vergogna avrebbe visto anche dei ragazzi all'interno di una confraternita femminile.

Sospirai guardandomi intorno.

-'Abbiamo una novellina' urlò una ragazza dal taglio dei capelli asimmetrico che lentamente scendeva le scale.

La confusione si placò e tutti gli occhi erano fissi su di me, salutai con la mano prima di divenire rossa.

-'Io sono Federica' mi porse la mano ed io la strinsi.

-'Gin' sorrisi.

-'Vieni, ti mostro la camera' mi sorrise e si avviò verso le scale, io la seguii e non appena arrivammo davanti la porta lei la spalancò.

-'Wow' tirai un sospiro per vedere la bellezza di quella stanza.

-'Ti piace?' Sorrise guardando la stanza con me.

-'Mmh' annuii.

Federica stava per andarsene via quando si girò verso di me, -'Sarò io la tua compagna di stanza' sorrise e fece spallucce.

-'Mi fa piacere, ma avevo una domanda da farti!' Dissi sistemando la mia roba nell'armadio liberato apposta per me.

-'Spara' mi indicò.

-'Qui ci vivono anche dei ragazzi?' Non mi feci molti scrupoli sul chiedergli ciò.

-'A volte vengono qui, dormono con le ragazze della confraternita e organizzano festini' sorrise.

Sgranai gli occhi, -'Il ciò vi è permesso?'.

-'Ovvio che no, ma il proibito piace' rispose Federica lasciandomi da sola nella mia  nuova stanza.

Non appena finii di sistemare il tutto presi I miei vestiti e andai in bagno per fare una doccia rinfrescante.

Era ancora estate e ovviamente le lezioni non erano ancora iniziate, ma ho preferito venire qui per il semplice fatto che avrei avuto più tempo per imparare i luoghi delle aule e come spostarmi all'interno del campus.

Mi asciugai e mi vestii con un paio di jeans chiari, una canotta blu e le vans dello stesso colore della naglia.

Ritornai in camera e trovai la porta chiusa a chiave.

Iniziai a bussare ininterrottamente quando finalmente la porta si aprì rivelandosi ai miei occhi una scena che avrei fatto pure a meno di vedere.

La mia bocca si spalancò e guardai la figura che era immobile in mutande proprio di fronte a me.

-'Che cazzo ci fai qui, Harry!' Urlai incredula guardando lui che girava liberamente in mutande.

-'No, la domanda è che ci fai tu qui!' Urlò con il mio stesso tono di voce sorpreso.

Mi schiaffeggiai la fronte sperando di cancellare Harry, ma niente. Harry era lì, nella mia confraternita, nel mio stesso campus.

-'Da quando in qua hai deciso di venire al college' Sputai infastidita verso di lui che si rivestiva.

-'Saranno cazzi miei questi!' Sbottò uscendo dalla stanza lasciandomi perplessa.

È così strano che l'amore si possa trasformare in odio così velocemente.

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