Mi misi seduta sul divano lasciando cadere il pacco di piselli surgelati per terra.
-'Gin stenditi, potrebbe gonfiarti il naso!' Esclamò Harry preoccupato.
-'No, ho fame' feci spallucce.
Lui rise e scosse la testa, -'ho già ordinato due pizze mentre tu eri al bagno'.
Mi sdraiai nuovamente sulle sue gambe, -'Tu si che mi conosci' ridacchiai.
Arrivarono le pizze dopo circa un quarto d'ora e sistamai un piccolo tavolino in salotto in modo che non co dovevamo spostare dal divano.
-'Hai già parlato ai tuoi per la gita?' Domandò Harry con il boccone pieno.
-'Non ancora, i miei tornano dopo le feste, glielo chiederò in quei giorni'.
Dovete sapere che a gennaio, ovvero dopo le feste natalizie, la mia professoressa di italiano ha organizzato un viaggio in Italia e io intendo andarci con la mia classe.
-'Spero che to dicano di si!' Affermò Harry.
-'Lo spero anche io'.
Dopo aver cenato Harry tornò a casa sua ed io rimasi a fare le valigie per andare da mia nonna e poi andai a dormire.
La mattina seguente mi svegliai con delle grida che provenivano dalla strada.
-'Ma che cazzo' sbottai.
Indossai la mia vestaglia e scesi giù al piano di sotto per poi uscire fuori, nel vialetto di casa.
C'era la polizia ed io guardai confusa la scena fino a che non vidi Harry che correva verso casa sua dalla direzione opposta.
-'Che succede!' Urlava.
Andai di sopra e velocemente indossai i dei jeans ed un maglione largo grigio, presi le chiavi e corsi a casa di Harry.
La polizia non voleva farmi entrare perciò chiesi ad un Agente cosa fosse successo.
-'C'è stato un suididio signorina, stamattina alle 5' io sussultai.
-'Devo entrare!'
Spinsi gli agenti che erano davanti la porta ed entrai.
Non fu un bello spettacolo da vedere, il padre di Harry era sotto un telo bianco ed Harry accanto che gridava disperato.
A passo svelto andai verso Harry e con tutte le mie forze lo alzai da terra e lo allontanai dal corpo ormai senza vita.
-'Lasciami!' Urlò con voce strozzata Harry.
-'Harry vieni' sussurravo al suo orecchio stringendo il suo corpo apparentemente forte ma debole tra le mie braccia.
Lo portai fuori, in giardino, per farlo riprendere dal forte shock.
-'Sono rimasto solo!' Urlò.
Si sedette sull'erba con le gambe contro il suo petto.
-'Non sei solo tesoro, tua mamma e tua sorella sono con te. E puoi contare su di me' gli accarezzai la guancia sedendomi accanto a lui.
-'Vieni qui' gli sussurrai, lui si avvicinò a me e ri rannicchió tra le mie braccia.
Non avevo mai visto Harry così debole, ai miei occhi è sempre stato un ragazzo piuttosto duro e impassibile.
Il giorno dopo si tenne il funerale del papà di Harry ed io, ovviamente, avvisai mia nonna che avrei passato il natale con Harry.
Non mi andava di lasciarlo solo, non in quel momento.
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Dopo le feste Natalizie iniziò la scuola ed io, come promessa dovevo parlare con mia madre e mio padre per andare in Italia.
Erano già tornati a casa da due giorni.
-'Mamma, papà?' Li chiamai entrando in cucina.
-'Si?' Rispose mia madre.
-'Sentite, la mia professoressa di italiano ha organizzato un viaggio in Italia. Posso andarci?' Feci il labbruccio.
-'Quanto costa? E per quanto starete via.' Chiese mio padre.
-'Costa 250 dollari e staremo via per otto giorni' unii le mani come per pregare mio padre.
-'Verrà anche Harry e io voglio stargli vicino!' Continuai a supplicare.
-'Va bene' sorrise mio padre.
Saltai addosso al collo di mio papà riempiendolo di baci sulla guancia.
-'Grazie' urlai salendo le scale per andare in camera.
Aprii la finestra e chiamai Harry che si affacciò poco dopo.
-'Vieni?' Domandò sgranando gli occhi speranzoso.
-'Si!' Cacciai un urlo e iniziai ad applaudire.
Restammo a parlare per un po' fino a quando non dovetti scendere in cucina per cenare.

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Gin.
ФанфикGinevra è una ragazza di appena diciotto anni che frequenta l'ultimo anno di scuola superiore, e come ultimo anno sarà anche il più bello. Riuscirà a conquistare il Bello Harry Styles?