Skin and Bones [HunHan.]

↬37.

"Come stai Luhan?" il moro si allontanò leggermente per guardarlo negli occhi.

Luhan non rispose, abbassò lo sguardo. Era così imbarazzante: era evidente che non stava bene, ma non aveva proprio il coraggio di ammetterlo. Scrollò le spalle, continuando a fissare il pavimento. Improvvisamente però una lacrima gli rigò il volto, e non fece in tempo a mandarla via, che altre la sostituirono, e alla fine prese a piangere. Si strinse a Sehun, quasi a volersi aggrappare a lui per cercare un po' di forza, stringendo i lembi della maglia con le mani stanche e pallide.

"Luhan, che succede?!" Sehun si trovò impreparato di fronte a quella situazione. Il biondo prese quasi a singhiozzare, e a lui gli si strinse il cuore "hey, calmo, va tutto bene sono qui" gli carezzò la schiena "guardami, va tutto bene, okay?" gli prese il volto fra le mani, asciugandogli le lacrime e guardandolo dolcemente "vieni con me, sediamoci" lo portò con sé e lo fece sedere sul divano.

Il biondo prese a giocare nervosamente con le mani, attorcigliandosi le dita, in modo nervoso. Non aveva il coraggio di guardare Sehun negli occhi, non lo aveva proprio.

"Luhan, qualsiasi cosa stia succedendo, io sono qui, va bene?"

"Scusa Sehun"disse flebilmente.

"Scusa?" si accigliò moro.

"Mi dispiace, sono un disastro" si asciugò una lacrima.

"Non è vero, non dire cose false"

"È vero... Guardami, sono un disastro" scosse il capo e riprese a piangere.

"No, hey, non piangere" lo avvicinò a sé, stringendolo maggiormente "va tutto bene Luhan, non sei un disastro, va bene così" e lo strinse a sé. Aveva il cuore in mille pezzi, sentirlo piangere, vederlo crollare, era orribile. Avrebbe voluto prendersi tutta quella sofferenza. Tutto, pur di non vederlo stare così male.

"Scusami, scusami, Sehun, non volevo chiamarti per farti vedere quanto io sia penoso" continuò il ragazzo, incolpandosi ancora una volta per qualcosa che non aveva fatto.

"Non sei penoso" scosse il capo "smettila di dire queste cose"

"Scusa"

"Luhan" gli girò il volto, puntando il suo sguardo in quello del biondo "non scusarti, sono qui perché voglio stare qui, e se stai male, io resto qui. Se hai bisogno di piangere, io resto qui. Se vuoi, io resto qui. Finché non ti sentirai meglio io non mi muoverò, perché non ci sarebbe comunque alcun posto in cui vorrei stare, okay?"

Luhan annuì, sorridendo leggermente "grazie" abbassò lo sguardo. Se non fosse stato lì Sehun, si sarebbe ritrovato solo in quella situazione, invece non lo era, ed era grato al ragazzo per quello che stava facendo per lui. Sentiva che gli piaceva, l'aveva ammesso a se stesso già da un po' di tempo, ma non voleva darlo a vedere. E se prima temeva a baciarlo, adesso sentiva un bisogno quasi disperato di quel contatto. Si poggiò contro il suo petto, socchiudendo gli occhi.

Sehun gli carezzava leggermente il capo. Quella volta non si sarebbe fatto sfuggire quell'occasione. Voleva baciarlo, voleva sentirlo ancora più vicino, e quella volta l'avrebbe fatto senza ulteriori indugi. Così, dolcemente, gli prese il volto, alzandolo leggermente, facendo si' che il contatto visivo riprendesse nuovamente. Si avvicinò lentamente, fino a far sfiorare le loro labbra. Luhan sentì una scarica di brividi, al solo contatto leggero. Sehun aveva paura di sbagliare, ancora una volta, baciandolo, ma non voleva davvero perdere quell'occasione, quindi unì le loro labbra, in un bacio leggero, che durò poco. Tornò ad unire le loro labbra, approfondendolo maggiormente. Quella volta Luhan non si allontanò, sentiva bisogno di quel bacio, non voleva assolutamente allontanarsi, voleva restare lì, voleva sentire Sehun ancora più vicino, voleva sentirsi bene ancora per un po'. Quando i due si allontanarono restarono in silenzio. Non era però un silenzio imbarazzante, ma uno di quei silenzi quasi perfetti, quelli in cui sai che non c'è bisogno di aggiungere altro.

"Mi piaci, Sehun" disse flebilmente, con molto imbarazzo, Luhan.

"Anche tu mi piaci, Luhan, mi sei sempre piaciuto"

E in quel momento, entrambi capirono quanto poco ci vuole per trovare la felicità.