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Come stabilito, all'uscita Luhan aspettò nel retro. Sehun non tardò ad arrivare, in ansia per una possibile spiegazione. Sapeva che Luhan non gli avrebbe rivolto più parola dopo l'accaduto, ne era certo. Appena lo vide, gli si avvicinò cautamente, salutandolo con un gesto della mano.

"Ciao Luhan" lo sguardo basso, imbarazzato.

"Sehun senti... Io non-"

"Aspetta, aspetta, prima che tu lo dica: posso capire se non ti piacciono i ragazzi, io -"

"No, no: non è questo, fammi spiegare..." Luhan abbassò lo sguardo, sospirando "è mio padre" non era un tasto che era solito toccare, non era facile per lui parlare di suo padre. Abbassò subito il capo, in imbarazzo.

"Cosa?" Sehun era confuso.

"Lui non accetta questa cosa... Il fatto che io sia gay. Non volevo offenderti, ecco. Io non... Non lo so Sehun, sono confuso" scosse il capo.

"Perdonami Luhan, non avrei dovuto baciarti. Fingiamo che non sia successo nulla, okay?" Domandò il ragazzo, cercando di rimediare in qualche modo.

"No, non voglio fingere che non sia successo nulla. Lasciamo fare al tempo, intanto... Diciamo che è tutto come prima, okay?" Domandò, sorridendogli.

Non sapeva perché avesse reagito così, ma non voleva perdere Sehun. Lui lo rendeva felice, tanto, e, per qualche strano motivo, lo voleva nella sua vita.

"Va bene Luhan... Quindi non mi odi?"

"No, cosa? Non... Non ti odio, sta tranquillo. Tutto come prima" sorrise dolcemente e a Sehun si scaldò il cuore nel vederlo così.

"Tutto come prima" ripeté l'altro annuendo.

Skin and Bones [HunHan.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora