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Sehun poggiò lentamente la mano su quella di Luhan, sperando che il ragazzo non la scostasse. Luhan non mosse un muscolo. Non sapeva perché ma non gli aveva dato alcun fastidio quel tocco, al contrario, gli aveva fatto piacere, ma non sapeva spiegarsene il perché. Sehun era veramente tentato dal baciarlo, ma non voleva rovinare quel momento tanto perfetto. Ci pensò a lungo, mentre lo osservava, e si rese conto che no, non poteva più aspettare, che quelle labbra voleva assaporarle già da tempo, forse addirittura sin dal primo momento in cui aveva visto Luhan, così lo fece.

"Luhan..." richiamò la sua attenzione, facendolo voltare. Questo lo guardò confuso, mentre Sehun, raccolto il po' di coraggio che aveva trovato, gli si avvicinò lentamente. Dal canto suo Luhan non si mosse, più che altro perché non capiva cosa stesse succedendo esattamente. Così Sehun unì le loro labbra. Fu dapprima un tocco leggero, colmo d'imbarazzo, un tocco che a Sehun non bastò. Così ritornò a baciarlo, sta volta più deciso. Fu come andare in paradiso, letteralmente. Fu forse la cosa più bella che Sehun avesse provato fino a quel momento, e, Dio, avrebbe voluto fermare quel momento in eterno. Luhan invece era confuso. Non se lo aspettava proprio, ma allora perché gli piaceva? Perché gli piaceva quel contatto inaspettato? Perché gli piacevano quelle soffici labbra? Perché non gli aveva dato fastidio quel bacio? Non se lo spiegava, eppure qualcosa lo turbava: gli vennero in mente le parole di suo padre. Era sbagliato, non doveva farlo, non era normale. Allora interruppe quel momento, pentendosene mentalmente.

"Sehun aspetta..." si allontanò guardandolo negli occhi. Il moro aveva uno sguardo confuso, si chiedeva perché l'avesse fermato. Anche Luhan se lo stava chiedendo ma una risposta plausibile proprio non la trovava "i-io... Scusami" e fuggì via, ignorando il ragazzo che cercava di chiamarlo.

Luhan si sentiva in colpa, avrebbe dovuto dargli spiegazioni? Sicuramente avrebbe dovuto, ma come spiegarglielo quello che pensava? Neanche sapeva perché non l'aveva fermato da subito, perché gli fosse piaciuto tanto quel bacio. Non lo sapeva, non lo capiva. Sapeva solo che, ricordatosi delle parole di suo padre, aveva sentito un senso di colpa crescere in sé, come se fosse stato pentito per quello che era.

Cosa aveva appena fatto? Era stato uno stupido, lo sapeva, non avrebbe dovuto baciarlo. Dannazione! Adesso non gli avrebbe più rivolto parola, ne era sicuro. Tutta fatica buttata all'aria, che idiota. Doveva trovare il modo di farsi perdonare. Provò a scrivergli, ma Luhan non rispose a nessuno dei messaggi.

Sehun:
Luhan scusami.

Sehun:
Luhan dico davvero, perdonami, sono stato un idiota.

Sehun:
Dannazione, non penso mai a quello che faccio, sono uno stupido

Sehun:
Ti prego rispondimi, so che stai leggendo.

Sehun:
Capisco se non vorrai più parlarmi.

Sehun:
Ma non farlo, ti prego.

Sehun:
Non voglio perderti.

Sehun:
Ti prego Luhan, ti prego.

Luhan lesse tutti i messaggi, si sentiva in colpa, gli doveva delle spiegazioni.

Luhan:
Possiamo parlare? Dopo scuola, vediamoci sul retro.

Skin and Bones [HunHan.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora