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"Sei bellissimo Luhan" disse, prima che avesse il tempo di pensare per poi di proferire parola "ehm... Scusa, non volevo dirlo" scosse il capo.

"Non scusarti Sehun" ridacchiò "e comunque non è vero" scosse il capo.

"Ah, sì che è vero!" annuì convinto "sei bellissimo, sei bellissimo e non smetterò di pensarlo"

Luhan arrossì di botto ed abbassò lo sguardo, sorridendo leggermente. Avvertì una piacevole sensazione di calore al petto, si sentì quasi bene, a sentire quelle parole. Bellissimo? Lui? Ma se era orribile. Come poteva pensare che fosse bellissimo, quando lui si odiava? Impossibile, non poteva davvero pensarlo.

Sehun sapeva che non doveva farlo, sapeva che doveva smetterla di essere così impulsivo, ma a vederlo così, non aveva resistito. Poggiò l'indice sotto al mento del biondo ed alzò il suo volto, fissando i loro sguardi. Gli si avvicinò e fu sorpreso dal notare che Luhan non si era allontanato o spostato. D'altro canto, Luhan non voleva assolutamente farlo. Sehun era ad un passo dall'assaporare le labbra di Luhan, quando fu colpito da qualcosa al volto e cadde all'indietro sul prato, massaggiandosi la guancia che sentiva dolorante. Luhan si preoccupò, per poi vedere un pallone da calcio poco distante da lui. Guardò i bambini che erano rimasti fermi a guardare la scena e capì tutto.

"Sehun, stai bene?" Luhan gli si avvicinò.

"Dannati bambini" si lamentò "fa malissimo" si massaggiò la guancia dolorante per poi rialzarsi.

Luhan ridacchiò leggermente e gli poggiò una mano sulla guancia, carezzandola delicatamente "è solo un pallone, non possono averlo lanciato tanto forte" ridacchiò.

"Ti assicuro che fa male" si lamentò il moro.

I due bambini corsero verso i ragazzi e ripresero il pallone.

"Scusate!" disse uno dei due, con una voce alquanto acuta "non l'abbiamo fatto apposta!" scosse il capo.

"Tranquilli bambini, è tutto apposto" sorrise Luhan "vero Sehun?" lo guardò ridendo.

"Già" sbuffò l'altro. Era più che altro infastidito dal fatto che l'avessero interrotto proprio un attimo prima che lo baciasse.

"Ma voi due state insieme?" chiese l'altro indicando i due giovani, che si guardarono confusi, arrossendo fortemente.

"No!" risposero entrambi scuotendo il capo, imbarazzati.

"Peccato! Stareste bene insieme voi" indicò prima l'uno e poi l'altro, gonfiando le guance in un modo quasi buffo, come se fosse dispiaciuto per il responso ricevuto.

"Andiamo Tae, torniamo a giocare!" l'altro lo richiamò e i due si allontanarono correndo.

"Che bambini buffi" scosse il capo Sehun.

"Simpatici però"

"Che ne dici se andiamo? Staranno tornando adesso" Sehun decise di cambiare argomento.

"Va bene" annuì l'altro, che però continuò a pensare alla frase di quel bambino.

Forse provava qualcosa di più, Luhan, ma come definire quel qualcosa proprio non lo sapeva. Forse a Luhan Sehun piaceva veramente, doveva solo lasciarsi andare ed ammetterlo a se stesso. Ma era difficile farlo, era davvero difficile concedersi di poter essere felice così tanto.

Skin and Bones [HunHan.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora