"Sempre in forma, eh?" Mi guarda con disprezzo e non posso neanche rispondergli in modo pungente. Mi limito ad un sorriso disgustoso mentre il dentifricio cola da tutte le parti.
"No, ma prego continua..."
Chiudo la porta e lo lascio da solo in cucina. Corro in bagno a sciacquare la bocca, così alla prossima battuta potrò rispondergli a dovere. Ma chi prendo in giro? Voglio solamente che lui non mi veda in questo stato pietoso!
Esco dal bagno cercando di tirare un po' i vestiti sgualciti che ho addosso.
"Sembra una margherita..." ma che cazzo??? Lo trovo sul mio letto, appoggiato sui gomiti.
"Cosa?"chiedo, stizzita.
"Questa stanza, le pareti...mi ricordano una margherita." tre pareti gialle e una bianca, per lui equivalgono ad una margherita, ottimo.
"Non è ancora finita!"
"Lo spero bene! Così non è il massimo, spero tu lo sappia."
"Non mi pare di aver chiesto la tua opinione, comunque!"
Ho come la sensazione che si stia divertendo parecchio. Devo assolutamente riparare quella cavolo di serratura!!!
"Samuele dov'è?" Chiede mettendosi a sedere.
"Puoi per favore uscire dalla mia stanza? È la seconda volta che entri senza che nessuno ti abbia invitato e che cavolo!"
"Non mi hai ancora risposto..." Dio, quanto mi da i nervi!
"L'ho ucciso così non sarò più costretta a subirmi le conseguenze delle sue pessime scelte in fatto di amicizia!"
Si stende sul mio letto, che problemi mentali ha?
"Ok, è uscito ad accompagnare una mia amica. Ora esci da qui, aspettalo dove vuoi: in camera sua, in cucina, sul pianerottolo, giù in strada, ma esci da questa stanza!" Sbotto.
"Hai un carattere di merda, lo sai?!" Ed esce, finalmente, dalla mia camera.
"Lo so, grazie! Ne vado molto fiera!"
Alza le spalle, si gira e mi guarda con disapprovazione.
"Beh, non dovresti! È un peccato, proprio un peccato." Ed eccolo uscirsene con una delle sue belle frasi incomprensibili e ad effetto.Questo ragazzo ha il potere di trasformare persone normalmente calme e amabili in fasci di nervi ambulanti. Pino ha la mia completa solidarietà. Mi domando se quella che viveva prima di me in questa casa non sia impazzita a causa sua. Dopo stasera, fatico a capire come sia possibile che Samuele sia il suo migliore amico. Uno è schivo, strano certo, con un pessimo gusto nel vestire, ma tendenzialmente innocuo e piacevole a tratti. L'altro è, invece, un rompicoglioni di alto profilo, totalmente non curante delle buone maniere, privo di senso del tatto, impiccione e l'elenco è ancora bello lungo.
Però è bello.
Però è bello, rompicoglioni e mi piace.
La mia vocina interiore rema controcorrente, non che me ne stupisca. E so che ha ragione. Bello è bello, ma questo non vuol dire che mi piaccia, non nel senso in cui dovrebbe almeno.
Non riesco a dormire, l'idea di lui nella stanza accanto mi mette in uno stato di ansia. Sarebbe capace di entrare qui mentre dormo e svegliarmi solo per il gusto di prendermi in giro per la mia faccia da appena sveglia.
Dopo un lasso di tempo, a mio avviso interminabile, sento la porta dell'ingresso aprirsi. Finalmente! Tirò un respiro di sollievo.
Sento parlottare in cucina, non so se uscire oppure fingere di dormire. Esco.
Guardo di traverso Diego e Samuele se ne accorge.
"Che c'è?" Si rivolge all'amico.
"Niente..."
Non soddisfatto, gira la domanda a me.
Sono indecisa sul far finta di nulla e mostrare superiorità, oppure il contrario.
"...niente." ma la poca convinzione nel mio tono di voce deve avermi tradita, perché scocca subito un'occhiataccia a Diego che, per tutta risposta, fa spallucce e sorride fiero.
"Vabbè...buonanotte!" posso andare a dormire tranquilla ora che Samuele è in casa.
"Buonanotte Mia e...grazie per la cena, è stato divertente!"
"Anche per me!'' Gli ricambio il sorriso, poi guardo in direzione di Diego e cambio espressione come per urlargli un silenzioso 'vaffanculo'.
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Caos (in Corso)
Romansa#20 in Forever Mia è tutta la vita che vive come se fosse sotto una campana di vetro fino a quando decide di trasferirsi a Napoli. Strano che una ragazza del nord si trasferisca al sud per studiare, quando normalmente succede l'inverso. Lei però h...