Voglio che mi baci. Lo desidero più di ogni altra cosa al momento. E pensare che, fino a qualche ora fa, lo detestavo. E forse continuerò a detestarlo domani, ma ora, ora voglio solo che metta fine all'insignificante distanze che c'è tra di noi e mi baci.
Continua a guardarmi con quei suoi occhi penetranti e quasi come se potesse leggermi nel pensiero si avvicina, impercettibilmente.
C'è solo un centimetro a separare le nostre bocche quando entrambi i nostri cellulari iniziano a squillare. Merda!
Valentina. Perché proprio adesso? Perché?"È Samuele" mi dice
"È Valentina" dico, a mia volta.Io sono una cogliona! Non ho risposto al messaggio di Samuele ed ecco distrutto il mio momento perfetto. Dio quanto sono stupida!
Rispondo:"Lo so, lo so...sono con Diego, digli che mi dispiace..." mi scuso per avergli fatto perdere tempo a cercarmi e ad aspettarmi.
"...si, adesso torno. Stai tranquilla!" Riattacco. Guardo Diego, che ha appena staccato con Samuele."Ho dimenticato di avvertirlo..." ammetto imbarazzata e abbasso lo sguardo.
"Me ne sono reso conto, vieni...ti riaccompagno a casa."Maledetta stupida me. Il mio momento perfetto è andato decisamente a puttane. E domani, lo so, lui ritornerà il Diego personalità n.1, ritornerà a prendermi in giro ed io ritornerò a detestarlo e ad evitarlo. Sospiro ancora e ancora e ancora.
Salita in motorino, eseguo la stessa operazione di prima sotto il suo sguardo vigile, solo quando nessuna parte di me è scoperta soddisfatto mette in modo e andiamo via. Per tutto il tragitto non ci diciamo mezza parola, forse meglio così. Sono talmente imbarazzata e incazzata con me stessa che non saprei cosa dire se lui mi parlasse.
Arrivati sotto casa, scendo e gli porgo il cappotto facendo bene attenzione a non incrociare il suo sguardo.
Non so come salutarlo, dovrei dargli un bacio sulla guancia o limitarmi ad un ciao con la mano?
"Grazie del giro e...del panorama, buonanotte!" Fuggo via ad aprire il portoncino del palazzo.
"Buonanotte..."
Una volta aperto, mi rigiro verso di lui e... lo saluto con la mano. Ho già chiuso quasi del tutto il portone quando mi chiama:
"Mia?"
Lo guardo aspettando che continui...
"Non pensare troppo, ok?"
E adesso si aspetta che io risponda qualcosa? No, perché davvero non saprei che cosa dire, cioè non so neppure che cosa abbia voluto dire lui con questa frase figuriamoci capire cosa o come rispondergli.
Mi limito a sorridergli mentre tutto l'imbarazzo del momento si palesa, incontrollabile, sul mio viso.Sei una deficiente Mia, ecco cosa sei!
Entro in casa in punta di piedi, trovo Vale stravaccata sul divano beatamente addormentata. La porta della camera di Samu è chiusa, bene...mi scuserò domani.
Mi butto a peso morto sul letto e la mia mente corre, senza preavviso, a poco fa...chiudo gli occhi e rivivo passo dopo passo tutta la scena. Mi maledico nuovamente!
Non pensare troppo...
Che cosa avrà voluto dire? Penso a mille possibili significati e finisco per addormentarmi con ancora le scarpe ai piedi.Venerdì. Mi sveglio tardissimo, non sono abituata a dormire tanto e, soprattutto, tanto male.
Comincio a rimuginare su ieri notte e mi viene solo voglia di ributtarmi sul letto e restarci. Purtroppo però è venerdì e devo lavorare. Devo anche chiamare mamma prima che inizi ad allertare polizia, Carabinieri, finanza e vigili del fuoco. Finite le raccomandazioni prima di mamma e poi di papà, mi butto sotto la doccia maledicendomi di non averla ancora fatta riparare. Indosso un jeans, un maglione leggero nero e un paio di stivaletti, piuttosto vissuti, neri. Quando vado in cucina vi trovo solo Samuele.
"E Vale?"
"È tornata a casa qualche ora fa!"
"Ah...ok. Senti...scusa per stanotte, avrei dovuto avvertirti!"
''Quindi tu e Diego...?''alza ed abbassa un paio di volta le sopracciglia, mi sta prendendo in giro.
''Io e lui, niente! Mi ha solo tenuto compagnia...'' il che è la verita, tra l'altro.
''Diego che tiene compagnia a qualcuna, beh...questa mi è nuova!" si porta la mano sotto al mento, come se la cosa non gli quadrasse.
''Vabbè, vado di la.'' rintanarsi nella propria camera è sempre un ottimo modo per sfuggire alle situazioni imbarazzanti.
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Caos (in Corso)
Romance#20 in Forever Mia è tutta la vita che vive come se fosse sotto una campana di vetro fino a quando decide di trasferirsi a Napoli. Strano che una ragazza del nord si trasferisca al sud per studiare, quando normalmente succede l'inverso. Lei però h...