Il sole era splendente, dalla finestra si poteva ammirare la spiaggia, e c'era una dolce brezza proveniente dal mare. Lali Esposito non poteva essere più che contenta di guardare un panorama del genere. -Sei presentabile?- la voce di Peter proveniva dalla porta chiusa. La ragazza si girò verso di essa e disse -Avanti- con un sorriso che illuminava di per se l'intera camera. Peter entrò, bello da togliere il fiato, con il costume da bagno rosso, una maglietta nera bagnata, ed i capelli disordinati. Si appoggiò all'anta della porta, guardando Lali in un modo che la ragazza non avrebbe saputo dire perché le metteva un ansia pazzesca, ma non perché non gli piacesse il modo in cui la guardasse, come un predatore guarda una preda, ma perché le piaceva fin troppo, e le dava voglia di mettersi in mostra, e le faceva chiedere se ciò che Peter stava ammirando gli piacesse. -A cosa devo questa visita inaspettata?- chiese Lali per far finire quel prolungato silenzio imbarazzante. Peter, che in tanto le stava studiando le gambe scoperte dai pantaloncini corti del pigiama, riportò lo sguardo agli occhi, fece uno dei suoi migliori sorrisi e disse -Ci sono diverse ragioni per la verità- ammise. Si avvicinò all'armadio e l'aprì. -Per prima cosa volevo sapere come stavi- disse, mentre buttava a terra dei vestiti. Finiti i vestiti, iniziò al reparto della biancheria intima, e Lali divenne tutta rossa, quando Peter con in mano un reggiseno nero di pizzo si girò verso di lei. -Molto carino- si complimentò. Quello lo depose nuovamente nel cassetto, invece di buttarlo per terra come faceva con gli altri. -Sto bene. Ma posso sapere cosa stai facendo?- chiese Lali, prendendo i vestiti che Peter aveva buttato per terra e rimettendoli ordinatamente nell'armadio. Peter, trovato ciò che cercava, si girò verso di lei, e gli mostro il costume a due pezzi azzurro come un trofeo. Lali lo guardò interdetta.-Cosa vuoi fare con quello? Non mi sembra molto il tuo genere, non credo che ti entri- lo prese in giro lei, anche se si poteva avvertire una nota di preoccupazione nella sua voce mentre pronunciava quella frase. Peter alzò gli occhi al cielo e disse -Non sono per me. Sono per te- Lali lo guardò senza capire -E perché dovrei indossare un costume in casa?- gli chiese ansiosa. -No, non in casa- le disse lui, un po' stanco di doverle spiegare una cosa che a lui sembrava ovvia. -Andiamo in piscina- le disse con un sorriso. Lali strabuzzò gli occhi inorridita al pensiero di entrare nella piscina. -Dopo che sono quasi affogata?- gli chiese con la voce alterata. -Ci sono io con te- provò a rassicurarla lui. -Anche l'altra volta c'eri tu con me- gli fece presente lei. Il sorriso scomparve dalle labbra di Peter, Lali se ne accorse e si sentì in colpa. -E ti devo la mia vita- aggiunse. Lui riprese a sorridere -Non voglio la tua vita. Voglio che impari a nuotare- le disse. Lei scosse la testa -Ci ha già provato Euge ottenendo scarsi risultati. La piscina la preferisco stesa sul lettino con la crema solare ed una buona bevanda fredda- disse lei. Peter sospirò e disse -Ti imploro, una solo lezione, se non riesci ad imparare nulla, mi arrenderò- le assicurò, ma si poteva leggere la luce di sfida che gli si era appena accesa negli occhi. Inutile dire che Lali non riuscì a rifiutare l'offerta di Peter, sopratutto se contiamo la sua insistenza, lo sguardo penetrante ed il sorriso compratore.
Lali guardò Peter sbracciarsi in piscina, nuotava come un pesce, di lui si poteva vedere solo la schiena dorata piena di nei, i capelli tirati all'indietro, e le braccia lunghe. Quando Peter riemerse le sorrise e le disse -Entra- Lali scosse la testa -Sto bene qui, non preoccuparti- le disse lei, in piedi a bordo piscina, con le braccia incrociate, il vento freddo le faceva venire la pelle d'oca e le scompigliava i capelli. -Non fare la difficile- disse lui, appoggiandosi al bordo della piscina, proprio di fronte a lei. Lali puntò gli occhi nei suoi, il sorriso di Peter si allargò. -Io non faccio la difficile, mi piace stare qui a guardarti- Lali non si accorse di ciò che aveva detto, se non quando l'aveva detto, ovvero quando era troppo tardi. Ammettere di guardare Peter non era propriamente una cosa normale. Era vero, lei guardava continuamente Peter quando lui non se ne accorgeva, ma non era una cosa da sbandierare ai quattro venti, o almeno, non doveva dirlo a lui. Peter sembrò di non far caso al commento, forse aveva pensato che Lali si fosse dimenticata di aggiungere la parola "nuotare", che le piaceva guardarlo nuotare, fatto sta che non ne fece una ragione di stato, non le chiese di spiegarsi, ne fece domande, e Lali ne fu sollevata ed immensamente felice. Per i cinque secondi che precedettero il fatto che Peter uscisse dalla piscina, e si gettasse di nuovo in acqua, però trascinando anche lei. Lali iniziò a muoversi nell'acqua, movimenti senza senso, che invece di tenerla su, la facevano scendere. Peter le mise le mani sui fianchi e l'avvicinò a lui, avvolgette le sue braccia in torno al corpo di lei e la tenne ben salda, in modo che la testa non andasse sott'acqua. -Calma- le disse sorridendole e Lali smise di agitarsi e lo guardò, erano così vicini che lei poteva sentire il suo respiro accarezzarle la pelle,i loro corpi si toccavano, si strofinavano. -Vedi che l'acqua non è tua nemica- gli fece notare lui. -Questo già lo sapevo- gli rispose lei. -è solo che non mi piace nuotare- lui le spostò una ciocca di capelli bagnati dagli occhi e gliela mise dietro l'orecchio. -E perché?- le domandò. -Perché quando ero piccola sono quasi morta in piscina- le spiegò lei -non sapevo nuotare, ho sbattuto la testa, sono stata in ospedale per diversi giorni e da quel momento non volevo più nuotare. Euge mi convinse a riprovare, ma non sono mai riuscita a dimenticare quel momento, e non sono mai riuscita a nuotare- Peter aveva perso il sorriso, ma continuava ad accarezzarle la guancia. -Io sono con te, Lali, non temere- le disse. Lali non riuscì a resistere, gli si avvicinò e lo baciò con passione ed amore. Peter non la allontanò, e partecipò anche lui al bacio. In seguito Lali ricordò quel momento, come l'unico momento in cui entrare in piscina non le dispiacque, anzi, le piacette e molto.
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365 giorni di Laliter
Fanfiction(Questa storia è mia, ma ho preso ispirazione da altre parti) Lali ha 26 anni, ed è sicura di avere tutta la vita d'avanti e molto tempo per realizzare tutti i suoi sogni, ma quando una sua amica della sua stessa età muore improvvisamente, Lali non...