Capitolo 30

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Lali odiava le sorprese perché aveva paura dello sconosciuto, delle novità. Ma Peter al suo fianco non le permetteva di avere paura. Odiava i vestiti, la facevano sentire insicura del suo corpo, ma quel vestito le stava benissimo e ne era consapevole, pure perché Peter non faceva che ripeterglielo. Amava stare con lui, sempre, in ogni momento della giornata, ogni giorno, amava rimanere a casa, loro due seduti sul divano e lei accoccolata sul suo petto, solitamente guardavano un film, ma lei non ci prestava mai molta attenzione. Amava sedersi su una sdraio in piscina e guardarlo nuotare come un pesce (da quando erano finiti a letto dopo l'ultima lezione di nuoto, lui non aveva più insistito per insegnarle a nuotare, era quasi sicura che se ne fosse dimenticato con tutto quello che era successo, ma lei aveva preferito di gran lunga non ricordarglielo, non le mancavano quelle lezioni, perché ora poteva stare così vicina a Peter a petto nudo ogni volta che voleva ). Amava stare con lui, qualunque cosa che facessero, ma ora, seduti in macchina, non riusciva a smettere di essere ansiosa e di fare domande sul luogo in cui si stavano recando e quale fosse questa misteriosa sorpresa di Peter. Lui, di sua parte, continuava ad ignorare le sue domande o ad aggirarle, facendo la parte del misterioso, che Lali doveva ammettere che gli donava, ma per il fatto che era anche lui in ansia non riusciva ad apparire al suo meglio. -Pitt, che hai? Sono io che non so dove stiamo per andare, perché sembri tu il più ansioso?- gli domandò quando non c'è la faceva più. Lui le lanciò un occhiata, poi riportò lo sguardo alla strada. Con la mano che non stava sul volante le strinse la sua, e Lali ricambiò la stretta. -è solo che non so se ti piacerà o meno questa sorpresa, ed io ci tengo che ha te piaccia- le spiegò. Lali gli accarezzò il braccio. -Peter, qualunque cosa provenga da te è sempre meravigliosa e mi piace sempre- gli assicurò lei, cercando di calmarlo. Lui le sorrise. Un sorriso un po' tirato, ma ugualmente stupendo. Lali non riusciva ad accettare che lui apparisse stupendo in ogni situazione, ricordava che una volta, quando avevano all'incirca una quindicina d'anni, lei e Peter avevano iniziato a litigare ed erano finiti per fare una lotta nel fango. Alla fine lei era uscita sporca ed orribile, mentre lui appariva ancora un foto modello. I capelli che gli svolazzavano, perché in quel periodo li portava lunghi, i vestiti sporchi e strappati gli davano l'impressione del solito bad boy ed anche se il suo viso era sporco i suoi occhi ed il suo sorriso erano ancora splendenti. Lali si era maledetta per trovarlo attraente anche in quel momento, ricordava che era stato proprio in quel periodo che aveva capito che Peter gli piaceva e molto, perché era impensabile che se non fosse così gli piacesse anche conciato in quel modo. -Ehi, tutto ok?- le domandò lui, vedendola persa nei suoi pensieri. Lali fece una piccola risatina e fece cenno di si con la testa -Stavo ricordando uno dei nostri best moment- gli rivelò. Lui sorrise a quell'affermazione. -Ah, e quale?- si informò. -Quello in cui tu ed Euge avete nascosto una lucertola nei miei jeans e che lei poi si è divertita a farmi il solletico. O quando avete messo una telecamera in camera mia per far vedere che non ero così figo, ma che dormivo ancora con la lucina, l'orsacchiotto di peluche ed il pigiama cogli unicorni e che mi divertivo a ballare e cantare sulle note di quella band Teen...qualcosa?- chiese. Lali rise, si era scordata di tutti quei momenti. Ma ora aveva l'immagine di Peter che col pigiama con sopra gli unicorni ballava una canzone intitolata "A ver si Pueden" e che la notte non andava a letto senza il suo gigantesco orsacchiotto di peluche. Ma per lei nemmeno in quel momento era stato ridicolo, le era sembrato tremendamente adorabile e non capiva perché gli altri lo prendessero in giro per quei motivi, anche se era stato quello il piano di lei e di sua sorella. -No, ma devo dire che anche quei ricordi non sono niente male...mi stavo ricordando di quando siamo finiti nel fango e tu sei sembrato ancora tremendamente stupendo...a quei tempi non lo avrei mai ammesso, ma ti sarei saltata addosso all'istante- ammise lei e le guance le si infiammarono di colpo. Anche se ora lei e Peter stavano insieme e lui era a conoscenza dei suoi sentimenti, le sembrava ugualmente strano parlare di loro due nel passato, quando ancora i suoi sentimenti erano ben custoditi, e rivelargli (anche se effettivamente non si poteva definire una rivelazione) ciò che provava all'epoca. -Ma dai, non poteva piacerti quel Peter. Avevo i capelli lunghissimi, la voce era più acuta della tua, non mi cresceva nemmeno un pelo, e per di più in quel esatto momento ero ricoperto di fango- disse lui. Lei gli lanciò un occhiataccia. -Non insultare il mio Peter del passato- si intromise lei. -Ma quel Peter era uno stronzo- insistette lui. -Quel Peter sarà pure stato uno stronzo, ma era anche tremendamente adorabile coi capelli che gli cadevano sugli occhi e le guance paffutelle e rosee, e poi la sua voce era magnifica, sopratutto quando si metteva a cantare nel coro, la sua voce era quella che risaltava di più- protestò lei. Peter rise. -Be, per lo meno so che mi amavi veramente- disse lui. -Io ti amo ancora veramente- disse lei. Lui si tolse la cintura, le prese il viso fra le mani e la baciò con estrema dolcezza. Lali si accorse solamente in quel momento che la macchina era parcheggiata. Peter uscì dalla macchina e le aprì la portiera. Le offrì la mano. Lali si tolse la cintura di sicurezza e gli prese la mano. -Peter, devo dirtelo...non amo particolarmente le sorprese- gli rivelò. Lui le sorrise -Lo so- le disse, la bloccò contro l'automobile e la baciò. -Ma la mia ti piacerà- le assicurò -Sei tu che mi hai tolto l'ansia- aggiunse, scostandole una ciocca di capelli dal viso. Entrarono in un parco, mano nella mano, a Lali le sembrava una cosa molto romantica. Si fermarono d'avanti ad una carrozza trainata da due stupendi cavalli bianchi. Lali si girò verso Peter. -Questa è la sorpresa?- gli domandò. Lui sorrisi accarezzando il cavallo. -Una delle tante. Questa giornata sarà piena di sorprese per te- le assicurò e le fece l'occhiolino. Le prese una mano e le fece accarezzare lo stallone. -Ricordo che ami i cavalli, perché i tuoi nonni materni avevano una specie di ranch e tu ci passavi molto tempo- le disse. Lei lo guardò a bocca aperta. Le pareva così strano che Peter ricordasse una cosa che gli aveva raccontato almeno una decina di anni fa, sopratutto perché non sembrava che avesse portato attenzione quando glielo aveva detto. -Per arrivare alla prossima sorpresa saliremo sulla carrozza- le disse. Lali gli sorrise. Peter l'aiutò a salire sulla carrozza e fece un cenno al cocchiere di poter partire. Mentre passavano per il parco la gente li guardava, gli scattava foto...era così strano...molte ragazze la guardavano invidiose perché volevano stare al suo posto, molte bambine chiedevano ai genitori un giro in carrozza. Lali guadò Peter -Tu sei folle- gli disse. Lui rise -Ora te ne sei resa conto? Sei un po' lenta Lali, fattelo dire- le disse e la baciò. Lali appoggiò la testa contro l'incavo del collo di lui e si lasciò avvolgere dalle sue braccia. Ora non voleva sapere cosa veniva dopo, voleva godersi lo stupendo momento fra le braccia del suo amato facendo un romantico giro in carrozza. 

Spazio Me:
Scusate se praticamente nel capitolo succede ben poco, ma avevo poche idee, spero che ugualmente sia di vostro gradimento e vi prometto che il prossimo sarà di gran lunga migliore <3  

365 giorni di LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora