Rochi non era una di quelle persone che volevano farsi i fatti degli altri, ma il fatto di non vedere Lali da quella mattina, e la conversazione che avevano avuto il giorno prima, le diede il coraggio di prendere le chiavi di riserva ed aprire la porta della camera di Lali, che era chiusa a chiave da ormai ore. Ne Lali, ne Peter erano scesi per pranzare e l'ultima volta che li aveva visti erano in piscina, o meglio, Peter nuotava in piscina, Lali lo guardava con occhi sognanti, e le era parso strano che Peter non si accorgesse di come Lali lo guardasse, ma non aveva interferito. Ora però la piscina era vuota e la casa troppo silenziosa, sembrava quasi disabitata. Però Rochi era sicura che nessuno dei due fosse uscito, aveva paura che avessero ripreso a litigare. La stanza era buia, per via delle tende abbassate, e Rochi ci mise un po' a mettere al fuoco il tutto. Il letto era disfatto, per terra c'erano sparsi indumenti, costumi da bagno e biancheria intima. Rochi all'inizio non se n'era accorta, ma ora vedeva che il letto si muoveva leggermente, perché c'era qualcuno. Quando riuscì a mettere ben a fuoco la scena ed i corpi che si muovevano sul letto, il viso le divenne rosso fuoco e farfugliando uno scusate, uscì dalla camera da letto di corsa, chiudendosi la porta dietro. Vi si appoggiò con la schiena, gli occhi ancora spalancati a cercare di riordinare le idee, mentre ripassava la scena appena vista. Lali sul petto di Peter, mentre lo baciava appassionatamente, entrambi erano nudi, ed avevano l'aria felice. Rochi si chiese se non si fosse persa qualcosa. Quando sentì la porta che si apriva, si alzò in piedi, pronta a correre giù per le scale. -Ro, tutto ok?- era la voce di Lali. Rochi si girò verso di lei, aveva i capelli in disordine, le guance rosse, le labbra gonfie, il collo pieno di succhiotti, segni di baci. Indossava un accappatoio. -Si- farfugliò. Lali alzò un sopracciglio. -Non sembra- le disse. -Be, dopo quello che ho visto....non fa nulla, non mi deve spiegazioni- disse. Lali scosse la testa, aveva chiuso la porta e vi si era appoggiata contro. -No, invece, ti devo spiegazioni ed io ho tanto bisogno di consigli- disse lei. -A me sembra che stavate andando abbastanza bene- disse, Lali le lanciò un occhiataccia, mentre Rochi cercava di nascondere una risata con dei finti colpi di tosse. Lali sospirò. -Come siete finiti in questa situazione?- chiese Rochi dopo aver finito di ridere. Lali non la stava guardando, aveva lo sguardo che vagava, segno che stava pensando. -Non lo so esattamente. Peter è riuscito a portarmi in piscina, ed io mi sono aggrappata a lui, l'ho baciato, ed alla velocità della luce eravamo già in camera completamente nudi- disse. Rochi stava per dire qualcosa, ma Lali riprese a parlare -Dopo il sesso, ne abbiamo "parlato", cioè, ha parlato Peter, ha detto che sapeva che non era normale che facessimo certe cose, che dovevamo smettere, ma che non era quello che voleva, e dato che non lo volevo neppure io, abbiamo ripreso a baciarci- l'altra la guardò allibita. Lali finse di non accorgersene. In quel momento si sentiva molto esposta e non sapeva cosa fare, e l'unica persona a cui poteva chiedere consigli, in quel momento la stava giudicando e non era molto convinta che fosse un giudizio positivo. -E tu? Non gli hai parlato dei tuoi sentimenti?- le chiese alla fine Rochi. Lali incrociò il suo sguardo e si sorprese che per la prima volta la ragazza non stesse sorridendo. Gli occhi color miele erano diventati color del whisky, ma nei suoi occhi non lesse giudizi negativi, lesse solo un motto di compassione, perché Rochi era riuscita a leggerle dentro e a capire ciò di cui Lali non aveva avuto il coraggio di dire ad alta voce, ovvero che Peter non aveva parlato di sentimenti, non aveva parlato d'amore, aveva parlato di passione e di sesso, di nient'altro. -No, sei pazza?- chiese. -No, in questo momento sembri tu la pazza. Andare a letto con una persona non è una sciocchezza, è una cosa importante, ed a te di Peter importa molto. Hai detto che provi sentimenti forti nei suoi confronti, e non è solo sesso per te. Siete andati a letto più di una volta, dovete parlare dei vostri sentimenti, lei gli deve dire ciò che prova, o ne uscirà molto ferita- le disse. Per Lali era strano ricevere una predica da Rochi, che era sempre stata una ragazza molto dolce, molto gentile, che l'aveva sempre ascoltata e mai giudicata, e per quanto sapesse che aveva ragione, non poteva fare a meno di provare ad auto convincersi che avesse torto, perché di parlare dei suoi sentimenti con Peter, non le sembrava proprio il caso. Parlare di sentimenti non era mai facile, sopratutto parlarne col diretto interessato, Lali aveva passato una vita nascondendo i sentimenti che provava verso Peter a tutti, a Peter in prima persona, ad Euge e perfino a se stessa, perché mai avrebbe dovuto decidersi ora ad accettarli, o a dichiararsi a Peter, quando già sapeva lui le avrebbe detto che non provava nulla e tutti i passi che avevano fatto l'uno verso l'altra in quelle settimane sarebbero stati vani, Peter si sarebbe allontanato da lei, il loro "qualcosa" che li univa sarebbe stato distrutto, e lei si sarebbe ritrovata sola, dopo aver perso l'ultima persona che le era rimasta, l'ultimo "amico" che aveva, per degli stupidi sentimenti. -No, perché tanto soffrirei in entrambi i modi, preferisco fare così, non dire nulla a Peter, per lo meno, facendo così non lo perderò- disse, e si girò per aprire la porta. -Ma vi auto distruggerete, mentre Peter parlerà di sesso e passione, tu reprimerai i tuoi sentimenti. In questo modo soffrirai soltanto di più, Lali- la ragazza fece cenno di si con la testa, ma entrambe sapevano che non avrebbe seguito quel commento. Lali aprì la porta. Peter era seduto sul letto, lo sguardo diretto alla finestra. Aveva le coperte avvolte in torno alla vita, e non si poteva ammirarlo in tutta la sua nudità. Lali guardò le finestre e sospirò, le tende erano aperte, la luce del sole inondava la stanza, il tempo della passione era definitivamente finito, ora era arrivato il tempo delle parole. Lali si avvicinò cauta al letto, e si sedette accanto a lui, Peter in tutto questo non le lanciò nemmeno un occhiata, lei rimase a guardarlo senza dire niente, mentre lui prendeva la parola. -È stato bello- commentò. Lali fece cenno di si con la testa, era stato molto più che bello, era stato magico, conoscevano ogni parte dell'altro, si capivano alla perfezione, come se non avessero fatto altro per tutta la vita, che stare insieme a fare l'amore, ma Lali non glielo avrebbe mai detto, perché non ne aveva il coraggio. -Si- concordò con lui. -E tu sei bella, Lali- disse. Lei gli sorrise, era sempre bello ricevere complimenti, sopratutto se quello che te li faceva era la persona che ti piaceva. -No, non sei bella, sei bellissima, meravigliosa...sei passionale, forte e perfetta, sei dolce, la tua pelle sa di miele, i tuoi capelli profumano come zucchero filato. Sei meravigliosa, unica- le disse. Lali lo guardò incerta su cosa dire, avrebbe potuto riempirlo di sentimenti fino a notte fonda, ripetergli che lui era stupendo, che lui era magnifico, una forza della natura inarrestabile, dirgli che i suoi capelli erano morbidi come le piume, che quando la baciava lei sentiva il terremoto, che lui sapeva di cioccolato e che lei amava il cioccolato. Ma non lo fece, rimase in silenzio a fissarlo, aspettando che Peter mettesse fine a tutto, rompendole inevitabilmente, e senza saperlo, il cuore. -Io ti voglio Lali, ti desidero, e non ho la più pallida idea di cosa fare- le rivelò lui, sorprendendola. Peter le aveva detto di non riuscire a controllarsi, che la passione che lì univa era qualcosa di inevitabile, ma non pensava fino a quel punto. Peter si girò verso di lei, i capelli arruffati per tutte le volte in cui lei ci aveva passato le mani, la pelle piena di segni, di morsi, di succhiotti, di baci, gli occhi profondi e rossi. -Peter, che stai dicendo?- gli chiese. -Lali, ti sto dicendo che non riesco a togliermi dalla testa il tuo corpo, che sento ancora il tuo sapore sulle labbra se ci passo la lingua sopra, e ti sto dicendo che a me piace farlo, perché mi piace il tuo sapore, che mi piaci tu, perché sei meravigliosa. Ma questo non è possibile- gli disse. Lali rimase a fissarlo a bocca aperta, sapeva che Peter non stava parlando di amore, che non aspirava ad una relazione seria e duratura, ma questo non le importava, pur di sentire le labbra di lui sulle sue, le mani di lui sul suo corpo, se potevano stare vicini, perché lei avrebbe fatto di tutto per stare accanto a lui. -Mi stai chiedendo una relazione di sesso?- gli chiese. -Non ti sto chiedendo niente- si affrettò a risponderle lui. -Be, allora te lo chiedo io: vuoi una relazione di sesso con me, Peter. Niente di strano, solo noi due, di giorno saremo amici, non parleremo di certe cose, ma di notte, be di notte, tanta passione, tanti baci, tante carezze, niente sentimenti, niente parole, solo sesso- gli propose lei. Lui la guardò a bocca aperta, con gli occhi spalancati, non se l'era aspettato, e doveva ammetterlo, nemmeno Lali riusciva a credere a ciò che aveva appena proposto a Peter, ma non si rimangiò le parole, perché voleva Peter, voleva renderlo felice, anche se lei non lo sarebbe stato. -Allora?- gli chiese dato che lui non rispondeva. -Accetto- le disse. Lei gli sorrise egli baciò con foga e passione le labbra. Lui la strinse a se, e quando si staccarono dal bacio, Lali gli baciò il collo, rimasero abbracciati per un lungo periodo, lui sorrideva compiaciuto, lei no, perché aveva parlato a Peter di sesso, non di amore...
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365 giorni di Laliter
Fanfiction(Questa storia è mia, ma ho preso ispirazione da altre parti) Lali ha 26 anni, ed è sicura di avere tutta la vita d'avanti e molto tempo per realizzare tutti i suoi sogni, ma quando una sua amica della sua stessa età muore improvvisamente, Lali non...