0. Nessuno

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Non ricordavo niente del mio passato. Cercavo di ricordare i volti della mia famiglia, dei miei amici, di qualche conoscente... il vuoto più totale. Non ricordavo nemmeno il mio nome, ero solo "qualcuno".
Il mio primo ricordo è una stanza bianca solo con un letto, mi guardavo intorno spaventata e confusa: cosa facevo lì? Chi ero? La porta poi si aprì e un ragazzo dai capelli bizzarri e rossi mi si presentò con il nome Axel.
"Tu devi essere Zoxey, la nuova. Non preoccuparti, non sei in pericolo: seguimi"
Così iniziò la mia nuova vita, con una sola informazione: mi chiamavo Zoxey e non avevo un cuore.
Ero un nessuno.

•••

Axel era davvero un tipo strano, ma mai quanto gli altri 13. Erano in 13, io ero la numero 14. Insieme eravamo l'organizzazione 14. Ognuno aveva un numero, un'arma e un potere speciale, Axel era il numero 8, aveva dei chakram e il suo potere era il fuoco. Io non avevo ancora idea di che arma mi sarebbe stata data e di che potete avrei avuto. Devo dire che ero curiosa. Notai che tutti e 14 avevamo lo stesso indumento: un cappotto nero. Non ricordavo ancora tutti i nomi degli altri. Però qualcuno sì: Roxas, il migliore amico di Axel, Larxene, l'unica ragazza oltre a me, Xemnas ovviamente, il capo. Stranamente ricordavo qualcun altro, ma non aveva chissà cosa di particolare: Zexion, appena lo vidi mi sembrò di conoscerlo da una vita. Non ho idea del perché.

Ognuno riceveva quotidianamente delle missioni, per i primi giorni mi avrebbe accompagnato qualcuno. Axel fu incaricato per la mia prima missione.
Attraversammo un portale nero ovale e sbucammo in un sotterraneo di una città.
- Benvenuta a Crepuscopoli, nelle gallerie sotterranee precisamente - Axel avanzò verso una piccola scalinata.
Mi limitai a seguirlo in silenzio.
- Oggi riceverai la tua arma, sarà fondamentale per ogni giorno. Hai memorizzato? - Axel era davvero strano, ma era simpatico.
Sorrisi per affermare - Come faccio ad avere l'arma? - Domandai, Axel si sorprese a sentire la mia voce.
- Allora parli! Beh, seguimi e te lo mostrerò -

Arrivammo in uno spiazzo delle gallerie, comparvero delle creature nere e piccole: gli heartless. Axel allungo le braccia e i chakram si materializzarono tra le sue mani. - Allunga il braccio e concentrati, io intanto penso a questi - Axel corse a combattere le creature.
Allungai la mano destra. E se non succedesse niente? Ero nervosa.
Chiusi gli occhi e mi concentrai. Un bagliore di luce avvolse la mia mano e una katana mi si materializzò tra le dita. La impugnai come se l'avessi sempre avuta.
- Una katana? Wow, è fantastica! - Esclamò Axel lasciando l'ultimo Heartless a me - Tutto tuo -
Camminai verso l'heartless, strinsi la katana e in un paio di colpi sconfissi la creatura.
- Sei brava, eppure è la tua prima missione - Commentò Axel sorridendo - Meriti una ricompensa, vieni -

Axel mi portò sulla cima della torre dell'orologio della città. Ammetto che era abbastanza spaventoso salire a quell'altezza, ma Axel era tranquillissimo. Rimasi per un attimo paralizzata a guardare il vuoto, Axel ridacchiò - Ci salgo praticamente ogni giorno e non sono ancora caduto, vieni. Anche Roxas aveva quella faccia il primo giorno - Axel venne verso di me e tese la mano, la afferrai e cominciai a camminare lentamente verso di lui fino a sedermi con le gambe a penzoloni nel vuoto. Axel si mise accanto a me per poi pormi un ghiacciolo azzurro. - Cos'è? - Domandai afferrandolo. - Gelato salmastro, assaggialo e dimmi che sapore ha - assaggiai il ghiacciolo, era strano. Sembrava dolce ma allo stesso tempo salato. - Sembra... sia dolce che salato - Dissi guardando Axel. Sorrise e cominciò a mangiare il suo.
Il sole stava tramontando, era uno spettacolo meraviglioso da quella visuale.
- Zoxey, spero che ti troverai bene con noi. Se hai bisogno, io ci sono sempre - Disse Axel. Era davvero bello sentirsi dire quelle cose, ero appena arrivata dopotutto.
- Grazie - risposi continuando ad ammirare il panorama

•••
Imparai presto molte cose, come nasciamo ad esempio.
I Nessuno nascono tramite il corpo e l'anima di qualcuno che cede il cuore all'oscurità. Noi possiamo diventare "completi", ancora non capivo bene in che senso... ma sapevo che più cuori raccoglievamo e più alimentavano "Kingdom Hearts". Non mi spiegarono bene questa parte, ma sapevo che era una cosa importante. Qualcosa come "il cuore più grande di tutti".

Era passata una settimana dal mio arrivo, avevo già memorizzato i nomi di tutti, comprese le loro armi e le loro abilità. Roxas era il più importante: aveva un keyblade, la chiave per liberare i cuori degli heartless. Roxas ci aiuterà a diventare completi.
Scoprii altre cose su noi Nessuno: anche se non abbiamo un cuore, in qualche modo alcuni di noi riescono a provare emozioni. Io ancora non ne ho provate molte, ma qualcosa avevo sentito.

•••

Non sapevo se noi Nessuno potevamo sognare, ma quella notte lo feci.

Non sembrava un sogno, sembrava reale. Ero su un letto bianco, mi guardai intorno: era un ospedale, ma non c'era nessuno. Avevo dei piccoli tubi nel naso collegati ad una bombola, suppongo di ossigeno. Perché ero lì? Perché non c'era nessuno? Entrarono due persone, non distinguevo i volti perché apparivano opachi, vedevi solo delle sagome.
- Zoey, andrà tutto bene -
Zoey?
- Esci di qui I...-
Prima di sentire un nome, tutto si fece nero.

Non ho resistito, erano secoli che volevo scrivere qualcosa su Kingdom Hearts. La storia come avrete capito sarà sull'organizzazione 13 e su questo nuovo membro sospetto 🤔
Presto capirete chi è il mio preferito dell'organizzazione, o potreste averlo già capito 😏 perdonatemi se farò errori sulla trama o cose tecniche ma non giocavo a Kingdom Hearts da anni e l'ho ripreso in mano da poco.
Spero che gradirete la storia!
- Giulia

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