Zoey
- Smettetela di prendermi in giro! Io sono una persona come voi! Posso provare sentimenti, emozioni... come voi! Posso piangere pure io, ridere, essere felice. Se fossi solo un esperimento non potrei fare tutte queste cose! - Esclamai in preda alla rabbia e alla confusione.
- Lo so che è difficile crederci, nemmeno noi vorremmo credere a tutto questo... ma è la verità - Demy abbassò lo sguardo e strinse gli occhi come se stessi per esplodere.
- Non sono un esperimento! Voi siete tutti impazziti! - Urlai camminando nella direzione opposta lungo la riva.Un esperimento? Ero davvero un esperimento?
Andai il più lontano possibile per restare sola, andai verso il piccolo bosco vicino alla spiaggia e mi sedetti appoggiata ad un albero.
Tutti loro mi avevano detto delle cose... strane. Non potevano mentirmi, erano miei amici.
Come potevo essere solo un esperimento? Un oggetto da manovrare?
Sarei andata a fondo, avrei scoperto la verità.Zoxey
Tornai per conto mio a Crepuscopoli alla villa abbandonata.
- Naminè? Sono Zoxey! - Esclamai salendo le scale della villa - So che quella ragazza è qui! -
Salii in cima e arrivai alla stanza bianca dove ad attendermi c'era la ragazza del sogno.
- Siediti pure - disse mentre mi sedetti dal lato opposto del tavolo.
- Chi sei? - domandai.
- Xion, ma non ha importanza -
La ragazza sembrava nervosa ma allo stesso tempo quasi "vuota".
- Devi dirmi qualcosa - dissi io decisa, pronta ad ascoltare.
Xion strinse gli occhi e abbassò la testa, poi sospirò e la rialzò - Forse dovresti vedere tu stessa -
Improvvisamente sentii qualcosa, come una scossa, trapassarmi la testa e scorrere su tutta la schiena.
Vedevo delle cose, come se stessi sognando, ma sapevo che non era un sogno.
Ero io: su un letto bianco, simile a quello di un ospedale, e attorno a me altre persone... familiari.
Sembravano... Axel? Demyx? Zexion? ... pure Saïx? Io li conoscevo tutti!
Sembravano diversi, anche troppo.
Li sentivo parlare, Axel mi accarezzò la testa.
- Zoey sembri in forma oggi! -
Zoey? Perché Axel mi aveva chiamata così?
Il sogno finì, mi ci volle un po' per riprendermi.
- Cos'era? - domandai.
- Erano i tuoi ricordi, ma per scoprire la verità dovrai andare in un posto: si chiama Castello dell'oblio -
Lo ricordavo, era dove erano stati spediti Axel e gli altri.
- Lì scoprirò tutta la verità? - domandai ancora.
Xion annuii - Fai attenzione - disse.
Mi alzai e generai un portale oscuro, ma poi ricordai la cosa più importante che dovevo chiederle - Xion... cosa ti è successo? -
Xion abbassò la testa e si incupii - Si sono dimenticati tutti di me, perché io non esisto più -
Detto questo, entrai nel portale ripensando alle sue parole.Mi trovai in un castello totalmente bianco all'interno, cominciai a camminare verso le scale per raggiungere il primo piano, ma tirai un calcio a qualcosa senza accorgermene: un ciondolo particolare.
Un bellissimo ciondolo verde con la forma simile a quella di una stella.
Brillava sul pavimento bianco, sembrava abbandonato da tempo.
Lo raccolsi, e un secondo dopo un forte dolore alla testa mi fece accasciare a terra.
Migliaia di immagini mi trapassarono la testa, troppe per vederle chiaramente.
Ma una in particolare si mise a fuoco, era un ragazzo insieme a quel ciondolo.
Quel ragazzo...Sembrava... Roxas?
Cosa voleva dire? Non poteva essere lui.
Il dolore era troppo forte, non riuscivo a reggermi in piedi.
Prima di perdere i sensi, sentii qualcuno alle mie spalle uscire da un portale oscuro.
Poi il buio.Stavo sognando di nuovo, ero su una spiaggia accanto a qualcuno.
Ero con il ragazzo simile a Roxas, quello della visione...
Stavamo parlando sorridendo... come due amici.
Il ragazzo si incupii - Devi aiutarmi - disse porgendomi quel ciondolo verde che avevo trovato al castello.
- Lo farò, Ventus - risposi, pur non sapendo il suo nome.
Sentivo che i pezzi stavano tornando insieme.
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Nessuno||Kingdom Hearts
FanficZoxey non sapeva di essere diventata un membro dell'organizzazione 13 quando si svegliò in piedi in una stanza bianca e con solo un letto. Non sapeva quale sarebbe stato il suo compito, non sapeva quale arma avrebbe avuto, o quale potere aveva. Sol...