Zoxey
Era passata quasi una settimana, quella famiglia ci aveva accolti volentieri come dei figli adottivi.
Ma non ci eravamo dimenticati affatto di Axel e Roxas, anzi ne parlavamo ogni giorno.
Dovevamo trovare un modo per trovarli e portarli al sicuro, magari anche qui... perché ci avevo davvero pensato di restare in quel luogo.Un giorno Steve ci portò a cacciare insieme, era fondamentale per sopravvivere in quella situazione.
Ci aveva dato un arco con delle frecce e due fucili di precisione.
- Solitamente qui non c'è molto, cacciamo spesso scoiattoli e qualche uccello - disse Steve.
Steve sembrava molto serio a differenza di Luke, che negli ultimi giorni faceva spesso battute per tirarci su di morale.
Steve invece ci osservava da lontano.
Aveva due occhi grigi profondi e i capelli rasati. Era più basso di Luke ma aveva un fisico molto atletico.
Sono quei tipici fratelli opposti tra loro.
Steve ci bloccò con un cenno della mano e ci zittì: davanti a noi c'era un grandissimo cervo.
- Lasciatelo a me - sussurrò impugnando un fucile.
Prese la mira pronto a sparare, ma qualcosa fece scappare il cervo.
Subito dopo sbucarono una decina di Heartless da dietro gli alberi.
Steve urlò e indietreggiò terrorizzato - Che cosa sono? - esclamò.
Provai ad invocare la katana o il Keyblade, ma non successe nulla.
- C'è solo una soluzione! - esclamò Demyx lanciandomi un fucile.
Non sapevamo usare le armi umane, come potevamo fare?
Demyx impugnò l'arco ma tutte le frecce finivano lontane dagli Heartless.
L'unico che sembrava avere una mira perfetta era Zexion che in pochi secondi sterminò quasi tutti gli Heartless, lasciando gli ultimi a me.
- Da quando sei così bravo? - Domandò Demyx.
- Non ne ho idea - rispose Zexion.
Poco dopo sentimmo un rumore, Steve aveva una pistola in mano puntata verso di noi.
Eravamo confusi.
- Sapevamo che ci sareste cascati - disse.
Era sempre stata una trappola?
- Voi umani siete così assurdi - disse Demyx realizzando un secondo dopo di cosa aveva detto.
Steve ci guardò più confuso di noi.
Un attimo dopo sentimmo uno sparo e lo vidimo a terra.
Ci voltammo: dietro di noi c'erano Axel e Roxas insieme ad una ragazzina con una pistola in mano.
- Sono giorni che vi cerchiamo! - Esclamò Axel.
Spalancai la bocca e gli corsi incontro abbracciandoli entrambi.
- Vi credevamo morti! - Esclamò Demyx venendoci incontro insieme a Zexion.
- Morti? Noi? Ma ci hai visto? - Disse Roxas ridendo.
La ragazzina ci guardava in disparte, aveva un berretto e sembrava molto timida.- Lei è Clementine! - Disse Axel avvicinando la ragazzina a noi - Era da sola per i boschi, aveva bisogno di un gruppo con cui stare -
Clementine ci sorrise - Ciao -
Sorrisi altrettanto - Non sei più sola ora - dissi.Camminammo per circa due ore per quel bosco ma sembrava essere infinito. Eravamo stanchi, avevamo bisogno di fermarci, Clementine soprattutto.
Ci aveva colpito molto la tranquillità con cui aveva sparato a Steve, come se per lei fosse normale uccidere qualcuno.
Forse in quel mondo era normale vista la situazione... ma Clementine era pur sempre una ragazzina.
- Dobbiamo trovare un posto salvo - disse Roxas.
- Qui è tutta boscaglia, ci vorrà molto tempo - disse Clementine avanzando rapidamente - Vi conviene tenere le armi a portata di mano, immagino sappiate usarle - proseguì.
Io e Demyx ci guardammo: non eravamo degli assi.
- Oh, in fatto di armi non siamo tutti afferrati - disse Axel.
- Zexion se la cava - disse Demyx indicandolo.
Clementine sorrise - Vedi bene anche con quei capelli davanti agli occhi? -
Zexion si sentì imbarazzato e noi ridacchiammo vedendolo preso alla sprovvista da una ragazzina.
- Beh... sì -
Dopo aver aspettato un paio di minuti ci rimettemmo in cammino, forse saremmo rimasti lì a lungo...Zoey
Che cosa voleva dire? Non avevano senso le sue parole.
- Lo so che sei confusa, ma quello che dico ha senso lo giuro -
- Dovresti spiegarti meglio... -
Ienzo era nervoso, era evidente.
- È difficile - disse.
- Praticamente... se il mio cuore smette di funzionare succede un casino? -
- Esatto -
Oh, fantastico.
- Qui però non sei al sicuro, l'oscurità sta arrivando pure qui - disse.
- Qui a Radiant Garden? - dissi un po' spaventata - Posso fare qualcosa? Anzi... io devo fare qualcosa! - esclamai balzando in piedi.
- L'unica cosa che dovresti fare ora è restare qui - disse mettendosi davanti a me.
- Ehi! Sono la protagonista di questa vicenda, mi avete messo voi in questo casino e voglio essere io a risolverlo! - esclamai più forte.
- Tu non farai più nulla - una voce familiare.
Ci voltammo: alla porta c'erano Even e un uomo con una benda su un occhio, Braig se non sbaglio.
- Ienzo vai via, ora spegnerò quella cosa - disse Even mentre Braig stringeva delle cose simili a delle pistole tra le mani.
Spegnermi? Questo avrebbe potuto creare un disastro!
- Ehi qui nessuno mi spegne! - Esclamai furiosa.
- Ragazzina, ricordati che tu sei solo uno strumento - disse Braig con tono arrogante.
- Lei non è tua, non puoi decidere tu! - Esclamò Ienzo stringendo i pugni.
- Finiscila, non sei più un bambino - disse Even avvicinandosi a me.
Indietreggiai e una luce mi avvolse il braccio.Una spada a forma di chiave mi apparve in mano, sembrava che la sapessi già maneggiare.
- Cosa? - Braig sembrava sconvolto - Oh va bene! Veditela con me! -
Con un balzo gli saltai sopra colpendolo con la spada e facendolo cadere.
- Non so cosa sta succedendo, ma io non sono più un esperimento - dissi saltando indietro impugnando la spada - Io sono un essere umano! -
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Nessuno||Kingdom Hearts
FanfictionZoxey non sapeva di essere diventata un membro dell'organizzazione 13 quando si svegliò in piedi in una stanza bianca e con solo un letto. Non sapeva quale sarebbe stato il suo compito, non sapeva quale arma avrebbe avuto, o quale potere aveva. Sol...