Emozioni vissute come due mesi prima e confessioni inaspettate

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*dal capitolo precedente*
Qui, nel suo ufficio, nonostante siano le 16 del pomeriggio, siamo una cosa sola.
Stiamo facendo l'amore, quello con la A maiuscola, quello che in trent'anni non ho mai trovato e arriva Claudio Sona che mi fa provare l'ebrezza di essere innamorato.
Si, Claudio è il mio primo e ultimo amore.

EMOZIONI VISSUTE COME DUE MESI PRIMA E CONFESSIONI INASPETTATE

//16 febbraio//
Pov's Claudio

Due mesi. Da quando stiamo ufficialmente insieme. Quei sei mesi da quando stiamo mentalmente insieme (26/8). Quasi tre mesi da quando stiamo insieme.(2/12)
Oggi rivedremo la scelta, probabilmente gli farò pesare quanto lui sia stato cieco, anche se realmente non cambierei nulla. Non cambierei i pali ricevuti. Non cambierei le litigate. Non cambierei le esterne. Non cambierei il suo camerino, quello dove litigavamo e facevamo pace.
Non cambierei lui. Il mio Lui. Il mio tutto.
Sono le quattordici quando finiamo di mangiare.
<Clà che famo?> chiede lui con un aria annoiata
<Mhm.. voglio rivivere un'emozione, l'emozione del 16/12...> dico io sorridendo
<ma tu sei pazzo?! Me vuoi fa piagne...> dice sbarrando gli occhi
<Eh daiii!!!! La guardiamo insieme..> ed ecco che assumo una faccia da cucciolo, spalanco gli occhi e sporgo all'infuori il labbro inferiore.
Inizia a cedere, si vede. Le pupille iniziano a brillare, finché un si flebile esce dalla sua bocca.
<Grazie, Grazie, Grazie!! davvero Cicci grazie!!> dico e ci buttiamo sul divano con il computer sulle ginocchia...
Pronto il video lo faccio partire sperando di non ridurmi come quel giorno.
*inizia la puntata*

Partono i best moment con Mario, ho già paura di finire in lacrime.. dopo un po' sento tirare su col naso il mio ragazzo e girandomi la scena che trovo è tenerissima... Mario sta piangendo. I capelli li sta tirando continuamente all'indietro, sono scompigliati e non li lascia in pace un secondo. Gli occhi sono gonfi, rossi e brillano come due carboncini stellati. Le guance sono rosate, rigate dalle lacrime che, almeno per oggi, sono di commozione, di felicità.
Le labbra sono più rosee del solito, piene e socchiuse. Diavolo, cosa non gli farei in questo momento...
Mi distraggo quando lui si accorge della mia continua osservazione e mette le mani davanti al viso sperando invano di migliorare le sue condizioni.
Ma io non voglio. Non voglio che si vergogni di farsi vedere così da me. Allora gli prendo le mani e le sollevo ma lui le riporta immediatamente sul volto
<Te le lego quelle cazzo di mani se non le levi...> dico spostandole bruscamente.
<Clà.. Non voglio che...> dice lui tra un singhiozzo e l'altro.
<Shh.. Bimbo è tutto ok eh! Non devi vergognarti di nulla.> sembro più grande di lui in questo momenti, ma lo vedo come un bambino piccolo che cerca coccole, un uomo talmente forte che potrebbe spezzarsi da un momento all'atro. Il mio uomo.
<No... non posso farmi vede' così.. non da te.> la prima frase che dice oggi che mi spaventa, perché quel "non da te"? Boh, proverò a domandarlo.
<Cicci perché??> chiedo preoccupato
<Ora te racconto> detto questo si alza, spegne il computer e si siede accanto a me
<Un po' del rapporto co i miei genitori t'avevo già raccontato, non è stato facile non essere stato accettato quando ho fatto il coming out, ma oggi voglio raccontarti che è successo quel giorno.
Era Natale, tutta la mia famiglia era seduta attorno al tavolo. Ero agitato, non sapevo se dirlo così su due piedi rischiando pertanto di rovinare quel giorno o buttarmici a capofitto. Dopo l'ennesima "Mario la fidanzata, quando ce la presenti??" di chi non è minimamente interessato alla mia vita ma voleva solamente impicciarsi nei fatti altrui, butto giù tutto d'un fiato due bicchieri di vino ed inizio.
"Mai. Io... sono gay." Per una frazione di secondo pensavo potesse risolversi tutto, ma sono stato troppo ingenuo, gli occhi di mia madre si sono riempiti di lacrime e mio padre aveva tirato un pugno sul tavolo, per poi andarsene dalla stanza.
"O se ne va lui oppure me ne vado io" esordì mio padre, le sue ultime parole che sentii da lui.
Apparte i miei fratelli, con cui ancora oggi sono legatissimo, tutti mi guardarono con pena, delusione.. Mi volevano far sentire inadeguato e vi riuscirono, infatti prima di uscire per iniziare una nuova vita una lacrima rigò la mia guancia, e lì, per nascondermi, misi un paio di occhiali da sole, le cuffie nelle orecchie e scappai... sperando di poter essere felice.
Come ben sai ora con mia madre va meglio, e questo grazie a te.> in tutto questo discorso del quale non ho perso neanche una parola riconosco la voce di Mario rotta dal pianto, si trattiene per non piangere di nuovo.
<Cicci guardami, tu vali di più di quanto pensi..> sto per continuare a parlare quando lui mi interrompe
<Clà è già complicato riuscirci così, devo continuà..> allora annuisco e lo lascio riprendere come vuole lui
<Detto questo me ne andai da Anzio, non volevo avere nulla ha che fare con quel posto che mi aveva visto crescere. Poi i ricordi per quel giorno si fanno abbastanza nitidi, ricordo che per sfogare la delusione mi trovai in uno dei pochi bar aperti ad ubriacarmi. Casualità, poco dopo, arrivarono Dafne ed i gemelli che, nonostante le loro negazioni, continuo a pensare sia opera dei miei fratelli.
Ed è così che mi trovai ad accettare la proposta di andare a vivere con i gemelli, ma non avevo nessun intenzione di farmi "mantenere" infatti, sin dal giorno seguente, mi misi a cercare lavoro..
Fortunatamente non ci misi tanto, trovai un lavoro come commesso dal Telly Weijl, lavoro che avevo anche quando ci siamo conosciuti..
Solo successivamente trovai il mio secondo lavoro come PR al Mucca, era un freddo venerdì e camminavo con Daf. per le vie quando trovai un volantino per terra
"Muccassasina vi aspetta per festeggiare AAA cercasi nuovo pr (anche senza esperienza)"
Appena lo vidi mi si illuminarono gli occhi, era una cosa che mi sarebbe piaciuta fare sempre, quindi ci andai e mi accettarono.
Nonostante tutto mi sentivo triste, incompleto. Non capivo il motivo, o forse non volevo semplicemente ammetterlo, ma quel Mario Serpa con gli occhi neri brillanti di Anzio non c'era più, quel Mario ormai de Roma aveva gli occhi neri spenti, velati di tristezza. Poi successe tutto per caso, la mia vita è cambiata letteralmente. Una sera, prima di ubriacarmi, mi promisi di non essere più triste, di non piangere davanti a chi amo. Quella sera stessa i gemelli mandarono una richiesta come corteggiatore a Uomini e Donne.. quella storia ormai la sai già, conosci alla perfezione la mia timidezza allo speed date, le mie emozioni..> tutto questo l'ha detto senza mai fermarsi, pensavo potesse soffocare!!
<Cicci non so che dire.. hai fatto di nuovo PATAPUM!!> dico quasi ridendo.
Ecco che mi ricordo della busta di San Valentino, doveva ancora vedere tre foto con le rispettive frasi, allora mi alzo di corsa per andare a prenderla.
<Amò 'ndo stai andando?>
<Serpa hai ancora alcune foto della busta di San Valentino..> dico mentre ritorno sul divano
<Amò no te prego.. me vuoi morto oggi eh?!> dice facendo portare a galla ancora di più quell'accento romano che mi fa impazzire
<Eh Daiii.. sono contento che tu mi abbia raccontato tutto questo ma non avevi finito le foto e che momento c'è migliore di questo..> gli dico cercando di convincerlo
<Va bene Clà! Damme qua..> ed io come ad un bimbo a cui hanno appena comunicato una bella notizia gliela porgo felicissimo...

4ª foto
Il pontile. Quel benedetto bacio durato un secolo..
"Arriverà il sapore del bacio più dolce e un abbraccio che ti scalderà.."

5ª foto
Napoli. Gli scogli. Il bacio
"In quel momento volevo baciare due labbra. Ma chi vogliamo prendere in
giro?! Ho sempre desiderato baciarti. In quel momento, incurante delle telecamere, l'ho fatto. E non me ne sono pentito, lo rifarei altre mille volte se necessario. E quello non era un bacio d'addio, né un bacio di preludio alla scelta. Era un bacio che desideravo da sempre. Tutto di più. Nulla di meno."

6ª foto
La scelta. Il mio non è un si ma sono mille volte si.
"E Dio, giuro che se fossimo stati da soli, avrei urlato di gioia. Avevo il cuore che batteva a mille. Durante il pre-scelta l'avevo detto <non so come farò a dirglielo perché secondo me... morirà..> ma non avevo tenuto in considerazione che sarei morto anche io. Sì, di felicità."

Dopo quelle foto lo guardo e gli occhi lucidi lo fregano.. detto questo lo abbraccio, un abbraccio sentito, voluto.
Lo accolgo tra le mie braccia e gli accarezzo i capelli. Dopo una decina di minuti nei quali disegnavo cerchi immaginari sulla sua spalla parlo con lui sapendo proprio che dorme..
<Ehy Cicci, non sono bravo ad esprimere i miei sentimenti ma in poche parole ora lo farò. Innanzitutto grazie per esserti aperto così tanto sul tuo passato, mi ha fatto molto piacere. Poi volevo dirti che da quel pomeriggio d'agosto i tuoi occhi sono impressi nella mia mente. Perché io TI AMO. Vorrei riuscire a dirtelo più spesso ma ti amo.> è come se mi fossi tolto un peso enorme, ma sicuramente non pensavo che Mario sia sveglio
<Notte Clà. Ti amo anche io> dice lui.
Ecco che mi imbarazzo come non mai e provo a dormire, notando che il mio ragazzo si fa sempre più "piccolo" accanto a me.
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Hey clarizzate!!
Scusate il ritardo enorme!!! Almeno questo capitolo è lunghino dai.. allora, prima di parlarvi vi scrivo le citazioni delle foto
4ªfoto: arriverà di Emma Marrone ft Modà
5ª/6ª foto: frutto della mia fantasia!! Spero vi sia piaciuta..
Allora, ho pubblicato proprio oggi perché questa domenica è stata molto piena di pali, quindi volevo tirarvi su il morale!! Spero di esserci riuscita!!
Poi volevo specificare delle cose sul capitolo, il coming out reale del King non so come sia realmente andato, questo è frutto della fantasia!! Poi di nuovo,
GRAZIE!!! Siete veramente uniche/unici!!
Aggiornerò al più presto.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere!!
A preso
~sottountrenodinomeclario👨‍❤️‍👨

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