A volte per ritrovarsi bisogna perdersi quasi del tutto

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*dal capitolo precedente*
E poi un colpo, lui che stringe la mano al veronese che piangendo chiama il medico sperando di non aver immaginato tutto.
Sperando che il suo amore si svegli.
Perché Claudio lo sa.
Mario è forte e non mollerà. Si attaccherà alla minima speranza per sopravvivere e ritornare a vivere con il veronese

A VOLTE PER RITROVARSI BISOGNA PERDERSI QUASI DEL TUTTO

//21 aprile//
Pov's Mario

Mi sento strano. É come se il mio corpo fosse cosparso da piombo. Mi sento come in una scatola chiusa che non riesce a comunicare con il mondo esterno. Ho sentito per tutto questo tempo Claudio chiedere di me e avevo proprio bisogno che fosse qua. Menomale che oggi è riuscito ad entrare, mi sussurra delle parole bellissime e dentro di me piango, vorrei riuscire a mettermi in contatto con lui. Ne sto provando varie, ma quando sento che il mio futuro marito chiama un medico capisco che il mio stringergli la mano ha funzionato.
Provo a boccheggiare aria per risvegliarmi ed effettivamente, come se mi fossi appena risvegliato da un incubo, apro gli occhi e sussurro un flebile <ciao> a Claudio che sgrana le pupille.
<Amore mio sei sveglio!> inizia lui con le lacrime agli occhi, si sta avvicinando quando un'infermiera ci interrompe chiedendogli di lasciarci soli per la visita visto che, comunque, ero rimasto incosciente per più di un mese.

*La visita è finita e possono dimettermi oggi stesso però dovrò usare per un po' le stampelle essendomi rotto il piede*
<Cicci ce la fai?> mi chiede lui quando vede che faccio fatica ad entrare in macchina
<Clà tranquil...AH!!> tempo di iniziare a parlare che scivolo a terra quando ormai stavo per salire realmente.
<Mario sto tranquillo un corno, tranquillo che sei molto credibile mentre lo dici seduto sull'asfalto eh! Ora entri sul retro così puoi sdraiarti.. e NON ACCETTO REPLICHE!> controbatte lui aiutandomi ad alzarmi.

Quindi capisco che è inutile controbattere e, abbassando sto cavolo di orgoglio che spesso mi rovina, mi faccio dare una mano dal mio futuro marito per entrare e per stendere la gamba con sto piede dolorante arrivato al momento sbagliato.
<Clà..> inizio io sperando che sia il momento adatto per chiarire una questione lasciata in sospeso
<Cicci tutto ok, hai bisogno di qualcosa?> chiede lui in agitazione
<Clà si, avrei bisogno che tu mi ascoltassi...> dico io prima che lui annuisca
<Scusami tanto, ti giuro che l'ultima cosa che volevo era finire in questa situazione. Si è vero, volevo farti ingelosire, ma non a sti livelli, quella maledetta sera non mi accorsi di quanto avevo bevuto e poi il resto è successo.. Capisco se non mi vorrai perdonare ma avevo bisogno di dirti tutto ciò che mi passava per la testa...> finisco il discorso con le lacrime agli occhi che abbasso per non farmi vedere così debole da lui mentre mi sfogo senza accorgermi che la macchina è giunta sotto casa sua e che lui si è seduto accanto a me.
Almeno fin a quando lui non mi solleva delicatamente il mento con due dita
<Mario guardami..> inizia <Secondo te sembro uno che ti vuole lasciare??> chiede mezzo ironico
<Si> inizio a rispondere abbassando lo sguardo
<Da quando mi sono risvegliato hai una luce diversa negli occhi, sembrano più freddi...> finisco rimanendo con lo sguardo basso...
<No Mario, assolutamente no...> dice facendomi alzare la testa
<Solo che è sembrato tutto surreale, è che ho ancora paura di perderti.... Perché io Mario, io senza di te non vivo, io ti amo troppo> finisce lui con un velo di tristezza.
E patapum! Ecco che in due secondi passo all'essere mortificato per i miei dubbi e, senza pensarci su, lo bacio perché altre parole non servono.

*a casa*
<Clà mi faresti un favore?> chiedo io cercando di mostrarmi forte inutilmente
<dimmi tutto piccolo..> risponde lui addolcito dal mio voler sembrare forte
<Vorrei farmi una doccia..> replico sperando che capisca ciò che dico senza farmelo dire perché sono veramente in imbarazzo
<Ho capitolo Cicci.. stai tranquillo e andiamo in bagno..> dice iniziando a dirigersi verso il luogo indicato..
<Piccolo..> si gira lui due secondi dopo
<Mhm..> replico io distratto
<Sei bellissimo e ti.. amo> replica lui
<An-anche io Clà..> finisco io imbarazzatissimo.
[...]
<Cicci se ti faccio male me lo dici vero???> chiede lui preoccupato mentre inizia ad aiutarmi nel togliermi i pantaloni
<Si stai tranquillo Clà..> rispondo io poco convinto.
Poi è 'n attimo, mentre lui cerca di aiutarmi ad entrare in doccia colpisco il muro ed una smorfia di dolore appare sul mio volto assieme ad un gemito che cerco di strozzare inutilmente per evitare che lui se ne accorga
<Piccolo oddio scusa, non volevo farti male tutto ok?!> chiede lui in ansia
<No, stai tranquillo eh! Tutto ok dico davvero> replico io poco credibile
<Ok faccio finta di crederti però tu non te muovi e fai fare a me...>
<Ma Clà...>
<Un corno! Non accetto repliche..> risponde lui fiero
<va bene....> finisco io rassegnato

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