*dal capitolo precedente*
Durante il viaggio Mario riflette, guarda il paesaggio con le cuffie nelle orecchie chiedendosi come i Clario siano arrivati a questo punto di non ritorno.
È principalmente colpa sua, questo lo sa.
Il romano se ne va con la presunzione di riuscire a dimenticare il suo primo amore.Claudio ritorna a casa un po' amareggiato, ma soprattutto deluso, deluso dal suo stesso comportamento, da quella presunzione che pensava di avere, quella che Mario senza di lui non vive, come d'altronde succede al veronese, ma non più.
Torna a casa senza sapere che quella presunzione è corretta.OCCHI DENTRO OCCHI
//24 giugno//
Pov's Claudio
Son passati due mesi all'incirca.
Io faccio finta di star bene e di essere andato avanti.
Sorrido e mi diverto quando è giorno e quando sono in compagnia, ma appena arrivo a casa di notte un senso di tristezza e malinconia mi avvolge.
Sarà che ho troppi ricordi o semplicemente che mi sembra di sentire ancora il suo profumo. La notte è diventata la mia peggior nemica, la stanchezza mi sorprende e, chiudendo gli occhi, mi tornano in mente le immagini di noi, le immagini anche del nostro litigio.
Devo mettere un punto a questo, ma non prima di averci provato un'ultima volta, prendo il cellulare e scrivo."Ciao Mario,
come va? La vita va avanti no? Non è quello che dicevi tu?!
Beh si la vita va avanti ma la tua mancanza si fa sentire.
A te non manca la nostra quotidianità, quella fatta di semplici ma significativi momenti nostri?? Beh non dire di no perché io non ci credo. Non credo ai tuoi "me sto a rifare na vita" sai? Credo che un minimo ti abbia imparato a conoscere ed i tuoi occhi sono sempre di quel nero pece da affogarci dentro ma non brillano più, non è presunzione la mia ma solamente oggettività.
Quindi Mario pensaci, quell'anello io lo ho ancora al dito, come promessa, quella pietra nera che indosso simbolo dei tuoi occhi vorrei che rincontrasse la tua verde, simbolo dei miei occhi.
Mario pensaci, ti dico solo questo.
Non ti pregherò ma sappi che tu vivi ancora con me a casa nostra. La tua presenza vive ancora con me.
Vorrei scriverti di tornare da me.
Vorrei poterti urlare quanto mi manchi!
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
Quindi ti dico solo che anche se non lo sai, ti vivo ogni giorno.
Fino alla fine tuo
Claudio"Poi un lampo, mi devo distrarre penso.
Mando un messaggio al mio migliore amico Pini <Pini vieni a casa mia? Pizza, birre e film?>
Intanto inizio a girare su Twitter, sull'hashtag Clario...
Caspita!! Non l'avessi mai fatto! Stanno insultando Mario per una foto, ma quale? Scorrendo in basso la trovo...
Ora capisco...
Lui mano nella mano con un tizio...
Loro che ballano attaccati...
Loro insieme....
Le lacrime amare solcano il mio volto, si fanno sempre più insistenti.
Gli occhi mi bruciano e non riesco più a mettere a fuoco le immagini.
Mollo il telefono.
Mi accascio a terra e credo di star vivendo un attacco di panico.
Mi sento come legato ad un'ancora che mi trascina nell'oblio.
Fortunatamente un calore mi pervade della schiena, è Paolo.
<Claudio concentrati sul mio respiro e ripetilo> mi ripete il mio migliore amico stile disco rotto.
E dopo un po' riesco a regolarizzare il respiro ed a calmarmi.
<Credo di aver capito ciò che è successo, ma adesso non pensarci e rilassati. Facciamo un'uscita invece del film?> chiede Paolo sdraiandosi già sul divano
<Okay> finisco io^10 minuti dopo^
Siamo appena entrati in un locale che non conosco, Paolo vuole che io mi svaghi, si vedrà...
Io non ce la faccio e quindi vado al balcone per ordinare un drink.
Solo adesso noto la cupezza del locale.
Le pareti sono interamente nere con degli schizzi stile "pittura" rossa sparsi per il perimetro. Le finestre aperte sembrano fatte da un vetro strano, scuro.
La luce artificiale è abbagliante, calda e rossa e conferisce all'ambiente un aspetto tetro.
L'alcol però mi fa vedere tutto annebbiato.
Sta iniziando a fare effetto, sento un calore strano, come se il liquido stesse bruciando.
Poi un attimo. Una canzone più del dovuto.
Una canzone che riassume tutto ciò che ho vissuto da quando ci siamo lasciati.
Così mezzo ubriaco inizio a seguire il cantante e ne intono un pezzo