*dal capitolo precedente*
E si addormentano così. Nel modo più adorabile al mondo.
Claudio si addormenta con Mario sul petto, il respiro di quest'ultimo lo rende tranquillo, si addormenta con un sorriso sul volto, un sorriso consapevole dei sentimenti che i Clario provano l'uno per l'altro.
Mario si addormenta sul petto del veronese, tra quelle braccia il romano si è sempre sentito protetto.
Mario si addormenta con la sua musica preferita, il battito del cuore di Claudio.CLARIO IS REAL
//25 agosto//
Pov's Narratore esterno
Il grande giorno stava per arrivare.
Claudio e Mario vivevano la situazione in due modi differenti.
Claudio, a causa dei suoi migliori amici, lo passa fuori casa, tornando a dormire poi a casa sua.
Mario invece, lui preferisce non uscire, preferisce rimanere a casa, non la "loro" ma quella di Paolo, visto che vedere l'altro prima del matrimonio portava sfiga e lui era superstizioso quindi...Mario era solo in casa e sinceramente aveva la testa che gli scoppiava.
I pensieri rimbombavano pesanti.
Decise allora di andare a farsi una bagno.
Il romano pensava.
Domani la sua vita si sarebbe rivoluzionata.
Mario si rilassa, apre la vasca e lascia che una miscela di bagnoschiuma e tre gocce dell'Invictus si sciolgano nell'acqua calda.
Prima di immergersi però, apre il cellulare e lascia che la musica respinga i suoi pensieri.È sempre stato tutto solo un gran casino,
coincidenze convogliate in un respiro
e che si fottano le voci di contorno,
è strano dirtelo sapendole nel torto.
Ed ogni cosa adesso torna al proprio posto,
anche se è meglio il caos del suo contesto opposto.
Ci ragiono, mi convinco che chi sente,
che non ha mai ragione e vince non ha niente...
[...]*Inizio flashback*
"Aspetterò lo stesso" risuona nella mie cuffiette mentre sto andando a cercare un regalo di compleanno per il suo ragazzo.
Adoro le canzoni del ragazzo milanese, mi ci rivedo troppo, come in questa canzone rivedo dei particolari momenti della storia dei Clario.
Sto camminando per le strade quando una gioielleria riceve la mia attenzione.
Due anelli esposti in particolari, semplici ed argentati con una mini pietra incastonata nera e verde, i nostri occhi.
Mentre continuo a fissarli penso quanto sarebbe bello vedere quei due anelli sulle nostre mani.
Ho deciso, un giorno lo sposerò.
*Fine*Mario era rilassato, sicuramente non si aspetta che il suo caro promesso sposo si presenterà scosso davanti alla porta.
—
Claudio era in una famosa discoteca veronese. Una discoteca familiare, fin troppo.
Le pareti erano rimaste identiche, interamente nere con degli schizzi stile "pittura" rossa sparsi ovunque.
Le finestre, ora chiuse, sono forgiate con un vetro strano, scuro.
La luce artificiale è abbagliante, calda e rossa e conferisce all'ambiente un aspetto tetro.
Ma il destino che cazzo vuole? Parte una canzone, parte "E penso a te" e la sua mente, leggermente annebbiata da due drink, si immerge nei ricordi*inizio flashback*
Siamo appena entrati in un locale che non conosco, Paolo vuole che io mi svaghi, si vedrà...
Io non ce la faccio e quindi vado al balcone per ordinare un drink.
Solo adesso noto la cupezza del locale.
Le pareti sono interamente nere con degli schizzi stile "pittura" rossa sparsi per il perimetro. Le finestre aperte sembrano fatte da un vetro strano, scuro.
La luce artificiale è abbagliante, calda e rossa e conferisce all'ambiente un aspetto tetro.
L'alcol però mi fa vedere tutto annebbiato.
Sta iniziando a fare effetto, sento un calore strano, come se il liquido stesse bruciando.
Poi un attimo. Una canzone più del dovuto.
Una canzone che riassume tutto ciò che ho vissuto da quando ci siamo lasciati.
Così mezzo ubriaco inizio a seguire il cantante e ne intono un pezzo