Un compleanno che si trasforma in un incubo

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*dal capitolo precedente*
E tra le note di questa canzone forse un po' nostra ci addormentiamo sul divano.
Consapevoli di noi.
Consapevoli di tutto quello che abbiamo e che stiamo creando.
Consapevoli della nostra favola.
Innamorati e felici.
Perché forse la nostra storia è composta da Polaroid, da frammenti di Polaroid dispersi nel cielo.
Perché ormai noi due siamo incisi nel cielo tra le stelle su una Polaroid.
Perché siamo io e lui come nelle favole.
Tutto di più.
Nulla di meno.

UN COMPLEANNO CHE SI TRASFORMA IN UN INCUBO

//29 aprile//
Pov's Mario

Oggi è il mio compleanno e mi sono svegliato in un letto vuoto. Claudio è andato al lavoro e mi ha lasciato un biglietto dicendomi che non sa a che ora riuscirà a tornare. Spero solo presto.
*al telefono*
<Hey Clà>
<Ciao Cicci ti sei svegliato..!>
<Si, perché non mi hai svegliato?>
<perché eri troppo bello>
<ruffiano!>
<no Mario cazzo è la verità! Ora però devo andare, mi stanno chiamando..>

Io non lo capisco certe volte...
Va beh, scriverò nel mio gruppo di amici

To pazzi: hey!!
@Daf alla buon ora Snake! Auguroni
To pazzi: grazie Dafne..
@Alessandro svegliaaa dormiglione!!! Auguronii
@Marco alleluia! Buongiorno Serpa!! Auguroniii
To pazzi: calmi calmi... grazie a tutti ragazzi
@Daf che hai?? E non dire niente perché sei strano..
To pazzi: sono solo stanco..
@Marco credici.. dai Mario che hai?
To pazzi: Claudio..
To pazzi: mi ha lasciato un biglietto stamattina con scritto "sono a lavoro e non so a che ora tornerò" e non si è ricordato che giorno è oggi
@Alessandro stai tranquillo Serpa, magari non voleva dirtelo per telefono o in biglietto, magari vorrà dirtelo di persona..
@Daf si Mario, stai tranquillo..
To pazzi: credo che sia meglio venire a Roma, solo per un po', solo per cambiare aria, credo...
@Marco No! Non se ne parla proprio Mario!! Tu da la non ti muovi!!
@Daf  Mario facciamo così, tu dopo pranzo esci e ti schiarisci un po' le idee ok? Poi ci riparlerai eh!
To pazzi: Va bene Daf... A dopo

*Dopo pranzo*
Il piede fa ancora male ma sicuramente è meglio di ieri, non so che mi sia successo ma è stato più forte di me.
Esco per schiarirmi le idee e penso che forse sarebbe meglio tornare a Roma.
Per non passare davanti all'Urban Cafe faccio dei giri assurdi e mi ritrovo alle 18 davanti ad un bar e, visto che il piede inizia a farmi male, entro per cercare di dimenticare i problemi.

Pov's Claudio
Cazzo! Non sono riuscito a fare la sorpresa a Mario! Volevo uscire prima dal lavoro e portarlo a cena fuori ma non sono riuscito a liberarmi... Sta mattina non gli ho fatto nemmeno gli auguri, spero non sia arrabbiato...
Sono nel mio ufficio quando una chiamata mi fa ritornare alla realtà, è un numero che non conosco
<Buonasera con chi parlo?> dico io
<Salve, io sono Andrea, il proprietario di un bar di Verona> inizia lui
<Allora, innanzitutto mi scuso per il disturbo, ma ho preso questo numero da un ragazzo ubriaco che dice di conoscerti, non riuscirebbe ad arrivare a casa sicuramente> finisce e mi gela il sangue
<Io arrivo subito, ma mi può dire un segno particolare per poterlo distinguere? Ci sono due persone che ora possono essere lì..>
<Ha un piede fasciato> ok, è Mario...
<Va bene a dopo..> finisco io

*al bar*
Ho paura di come lo posso trovare, lo ammetto.

Appena entro lo vedo seduto appoggiato al muro.

Si sente in lontananza l'alcool...
Faccio per prenderlo in braccio quando lui si alza di scatto e si allontana da me.

<Cicci dai andiamo a casa..> dico io
<Clà no..> inizia sussurrando lui
<Non ti amo più...> finisce tremando.

4 parole, 4 fottute parole che non riesco a fermare, mi toccano il cuore, una pugnalata. Lo so che non dovrei darci peso, è ubriaco, ma non ci riesco proprio.

Così la furia che è in me si fa avanti e, senza nemmeno rendermene conto, l'ho raggiunto e gli ho tirato uno schiaffo.

Non gli lascio il tempo di reagire che lo prendo di peso per portarlo in macchina sotto gli occhi curiosi di Andrea che non apre, fortunatamente, bocca.

*a casa*
<Vai a letto che sei ubriaco...> riesco a dire ancora incazzato nero
<Clà..> replica lui quasi impaurito
<Mhm> cerco di stare calmo io
<Non pensavo veramente quell..> non fa in tempo a finire che io gli urlo contro
<Cazzo Mario ora tu te nei vai a letto e ne riparliamo quando sarai sobrio..> e lascio quella stanza nella quale mi mancava l'aria.
****

Per tutta la notte mi sono rigirato nel letto senza riuscire a dormire, avevo ed ho paura di quello che succederà appena sveglio lui.
Quindi, cercando di sviare i problemi, vado al bar lasciandogli un post-it con su scritto "Buongiorno, io sono al bar. Se cerchi qualcosa per il post-sbornia è nel terzo cassetto a destra di questo biglietto
   Claudio"

Pov's Narratore esterno

Mario si sveglia di soprassalto, con un grande mal di testa.
Non si ricorda praticamente nulla di ieri, solo il bar in cui è entrato e poi il buio totale.
Legge il biglietto di Claudio e non ricorda nemmeno i motivi della sua freddezza.

Però a paura.
Paura di ricordare.
Paura di soffrire.
Ma rischiare vuole rischiare.

*al bar della sera precedente*
<Buongiorno, Andrea giusto?!> chiede il romano
<Esatto, stai meglio eh, si vede..> inizia il barista
<si, il problema è che di ieri non mi ricordo proprio nulla...> fa Mario e capisce che è successo qualcosa quando il barman, sentendo questa affermazione, cambia del tutto espressione.
<Allora Mario siediti..> inizia Andrea
<Ieri tu e Claudio avete litigato, tu gli hai urlato "Non ti amo più" e lui era furioso..> continua il veronese
<Andrè grazie mille, ma può bastare così, ci vediamo> e corre a casa.

Corre a casa e piange.
Piange perché ieri doveva essere il compleanno migliore e si è trasformato in un incubo.
Un incubo causato dalla sua stupida insicurezza.
Insicurezze causate da inutili paranoie e via dicendo...

Ma non è questo il punto.
Il punto è che Mario prova tanta rabbia verso se stesso e dolore nei confronti di Claudio.

Ha paura di rovinargli la vita anzi, pensa di averlo già fatto.

Così con la amara certezza di avergli detto che il suo amore non esiste, Mario prepara le sue cose e lascia in punta di piedi quella casa e lascia in punta di piedi la vita di Claudio.
Sembra non ci siano prove dell'esistenza di Mario, ma scrutando attentamente Claudio potrà trovare una lettera, quella che Mario ha lasciato prima di salire sul primo treno per Roma.

E tutto scompare così, come se questa favola non fosse mai esistita, apparentemente finita.

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Ciao Clarizzate,
Sono riuscita ad aggiornare prima del solito, alleluia!!
Allora innanzitutto GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE ED ANCORA GRAZIE!!!
Abbiamo raggiunto le 10k letture in 128 giorni!! Eh già, ho iniziato questo grande progetto pubblicando il primo capitolo il 20 gennaio 2017 e con gioia immensa il 28 maggio 2017 ho scoperto concretamente che questo progetto non è mio, ma è vostro ed anche un po' mio.
Ok, passiamo alle cose "serie", che la filosofa Sara è andata a farsi fottere😂
Niente, lo so che vorrete uccidermi...
Ma dovevo.
È stato difficilissimo anche per me eh, in questo periodo nel quale la "The Hottest swimsuit 2017" ci regala gioie darvi pali non è il massimo..
Ma é arrivata al momento sbagliato..
Apparte questo io so da fa internare! Tra "I CLARIO MI RIFILANO PALI UFFA!!"  "ADORO I CLARIO CHE CI REGALANO GIOIE!! (Who??)" o "CANTO A SQUARCIAGOLA RICCARDO MARCUZZO FINO A SVENIRE PERCHÈ MI FA STARE BENE!!"
La mia ispirazione si trova in un misto tra sette metri sopra il cielo e salto triplo carpiato nel buco nero!
Quindi alla buon ora delle 2 sarà meglio che vada a riposarmi!!
Perciò il monologo nel senso del senso che senso non ha finisce!😂
Fatemi sapere cosa ve ne pare nei commenti!
Vi piace?!
Aggiornerò presto
Bye
~sottountrenodinomeclario👨‍❤️‍👨

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