Mi sveglio, la testa mi duole e non ho la minima idea di dove mi trovo.
Sono su un letto, la camera è bianca e grazie ai macchinari presenti capisco di trovarmi in infermeria.
Il ricordo dell'allenamento mi torna in mente e vengo investita da una sensazione di vergogna e tristezza.
Che figuraccia
Il desiderio di fuggire e non farmi più vedere è pressante.
L'idea di affrontare un'altro allenamento con Maxwell mi terrorizza.Non ce la farò mai..
Le emozioni che provo in questo momento le conosco fin troppo bene.
Ogni volta che ho affrontato esperienze difficili, o fallimenti mi sono sempre rifiutata di mettermi alla prova nuovamente.
Il senso di inadeguatezza e paura ha sempre vinto sulla mia voglia di successo.
È sempre stato inaccettabile far vedere le mie debolezze a qualcuno, per paura che costui ne potesse approfittare.Svenire davanti ai ragazzi, supplicare Maxwell, aver fatto vedere a tutti i miei limiti mi fa impazzire.
Gli occhi iniziano a bruciarmi e nonostante lo sforzo per contenerle, le lacrime scendono lo stesso incontrollabili.Cerco di smettere ma non riesco, così decido di sfogarmi totalmente.
Dopo dieci minuti, sono più calma, o almeno ho smesso di piangere.
La porta della stanza si apre ed entra una donna con addosso un camice da dottore.
"Ti sei svegliata" Esclama gentile con un sorriso.
"Io sono Maggie, mi occupo dell'infermeria. Come stai? Senti dolore?"
"Ho solo un pò male alla testa" rispondo flebile.
"Hai preso una bella botta, sei caduta dal tapis roulant a causa di uno svenimento. I ragazzi non sono riusciti a prenderti in tempo e hai battuto la testa sul pavimento. Sei fortunata ad avere solo un bel bernoccolo"
Fortunata, non userei questa parola per definire la mia vita ultimamente.
"Quanto devo stare in infermeria?" Chiedo.
"Alzati, se non hai giramenti di testa o vertigini direi che puoi andare via"
Lentamente mi metto a sedere sul letto, prendo coraggio e appoggio i piedi sul pavimento.
"Come ti senti?" Chiede l'infermiera studiando le mie reazioni.
"Mi sento solo un pò debole" ammetto.
"Ti ho fatto una flebo per rimetterti in sesto, ma da oggi dovrai cambiare alimentazione"
"Di cosa sta parlando?" Chiedo sorpresa.
Maggie mi osserva un'attimo prima di rispondermi.
"Ho notato subito che sei sotto peso. Ho chiesto ai tuoi compagni cos'hai mangiato da quando sei qui e mi hanno riferito che mangi solo insalata e in piccole quantità" sembra quasi un rimprovero.
"Sono svenuta perché il mio fisico non è allenato, non ho mai praticato sport" esclamo cercando di difendermi.
Maggie arriccia le labbra.
"Katniss non mangi abbastanza, devi essere in forze per quello che dovrai affrontare"
"Non voglio ingrassare" ribatto.
Mi rendo conto di quanto possano suonare ridicole le mie parole, viste le enormi responsabilità che dovrò affrontare.
"Non sarà così. Aumenterai di peso, ma sarà massa muscolare. Devi alimentare il tuo corpo però, dandogli tutte le sostanze di cui ha bisogno per sostenere i duri allenamenti. Da oggi l'insalata la userai solo come condimento. Mangerai come i tuoi compagni, altrimenti non ce la farai"
Sospiro.
"Katniss, è di vitale importanza che tu assuma le calorie necessarie" ribadisce seria.
"Ok" rispondo priva di entusiasmo.
L'infermiera sembra voler aggiungere dell'altro ma non lo fa.
Mi indica le converse ai piedi del letto."Samuel mi ha raccomandato di farti raggiungere i tuoi compagni se ti fossi rimessa in forze. Sono con la signorina Caroline"
"D'accordo, grazie di tutto"
Mentre sono in ascensore che raggiungo il piano terra, guardo il mio riflesso allo specchio.
Si vede che sono stata male, gli occhi sono circondati da occhiaie violacee e anche se indosso il fondotinta si nota la pelle chiara.Sembro uno zombie.
Quanto vorrei potermi chiudere nella mia stanza e nascondermi per sempre.
~~~
Dopo aver bussato alla porta entro, ritrovando i miei compagni seduti al tavolo di legno e Caroline in piedi che mi guarda sorridente.
"Oh Katniss, sono contenta che riuscirai a partecipare alla lezione, ti senti meglio?"
Annuisco col capo e mi siedo accanto a Nick che mi guarda preoccupato.
"Questa mattina mi hai fatto andare nel panico, quando sei caduta e hai battuto la testa ho pensato che fossi morta!" Esclama.
"Immagino, mi dispiace di avervi fatto spaventare. Adesso sto meglio" gli sorrido debolmente.
Mi posa una mano sulla spalla, accarezzandola delicatamente per darmi conforto.
Jake invece non dice nulla, si limita a fissarmi con sguardo indecifrabile.
Chissà se anche lui si è preoccupato.
Se penso ai suoi comportamenti mi viene spontaneo rispondere di no.
"Bene ragazzi, adesso che ci siete tutti possiamo continuare il discorso di ieri. Vi ho visto molto curiosi riguardo alle streghe e ho deciso di spiegarvi nei dettagli cosa succederà nel battesimo e cosa aspettarvi da Nimue e la sua congrega"
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Prescelta
ParanormalKatniss ha sempre vissuto una vita agiata, è viziata e guarda tutti dall'alto in basso. Un giorno la sua vita viene sconvolta. Un'organizzazione del governo le rivela di essere una dei prescelti, nati per combattere il male in tutte le sue forme. Ka...