Capitolo 11 Domande scomode

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Samuel ci fa entrare in una stanza con un grande tavolo ovale di legno, è spoglia se non fosse per una lavagna attaccata alla parete di fronte a noi e ad una piccola televisione poggiata su un mobiletto.

"Sedetevi, tra pochi minuti arriverà Caroline e inizierete"

Mi siedo in mezzo a Nick e Jake.
La tensione è palpabile, non abbiamo la più pallida idea di quello che ci aspetterà.

Dopo pochi minuti entra una ragazza giovane, di nemmeno trent'anni in un elegante tailleur blu notte.
Ha i capelli biondi legati in una coda alta, porta occhiali da vista con la montatura nera e un rossetto rosso che non la fa passare inosservata.
È molto carina.

"Buon pomeriggio ragazzi mi chiamo Caroline Swan, sarò io ad insegnarvi tutto quello che c'è da sapere su di voi e gli ostili. Presentatevi e poi iniziamo"

Appoggia le mani sul tavolo guardandoci attentamente.

"Io mi chiamo Jake Foster e vengo da New York"

Noto Caroline sorridergli affascinata e mi viene spontaneo alzare gli occhi al cielo.

"Katniss Green, anch'io sono di New York"

Appena pronuncio il mio nome per intero Jake si volta verso di me.

"Sei parente dell'imprenditore Gerard Green?" Chiede nervoso.

"Sono sua figlia" rispondo sorpresa dalla sua reazione.

La sua espressione cambia di colpo, la mascella si irrigidisce e il suo sguardo sembra diventare carico d'odio.
Rimango perplessa e sto per chiedergli se c'è qualche problema ma Nick mi interrompe.

"Nicholas Myers ma tutti mi chiamano Nick, sono del Texas e abito in un piccolo paesino a due ore da Austin"

Jake si volta senza aggiungere nulla.

"Bene ora che abbiamo finito con le presentazioni direi di iniziare subito a parlare di voi, del vostro scopo.
Samuel vi ha rivelato chi siete, i prescelti e che siete pochi in tutto il mondo. Vi ha parlato anche del battesimo?"

Decido di non dare peso alla reazione del mio compagno e concentrarmi sulle parole di Caroline.

"Si ma non ho capito molto ad essere onesta" ammetto.

"Il due dicembre compirete diciotto anni e.."

"Come scusi? Sta dicendo che tutti e tre siamo nati lo stesso giorno?" La interrompe Nick, interrogandoci con lo sguardo.

Caroline sospira.

"Pensavo vi foste già confrontati"

Si siede su una sedia di fronte a noi.

"Si Nick, siete nati lo stesso giorno e con ogni probabilità anche alla stessa ora"

"Ma come è possibile? insomma è una bella coincidenza" esclamo sorpresa.

"Katniss pensavo ti fosse chiaro ormai che non esistono coincidenze quando si parla di voi tre. Siete stati scelti, ancora prima della vostra nascita"

Jake e Nick non dicono nulla, probabilmente sono scioccati quanto me.

"Come stavo dicendo, il giorno del vostro diciottesimo compleanno verrete battezzati con una cerimonia. La strega che vi ha trovati è la stessa che vi battezzerá"

"Quindi le streghe sono buone?" Chiedo titubante.

Caroline soppesa le parole prima di rispondere.

"Alcune sono votate all'oscurità, ma la maggior parte di loro vivono a metà, in equilibrio tra il bene e il male, oserei dire che molte sono disinteressate"

"Quindi come possiamo fidarci di loro?" Chiede Jake.

"Nimue e la sua congrega ci aiutano da tempo immemore, sono più votate al bene che al male ciò nonostante  non sono mai scese in battaglia al nostro fianco"

"Non credo di capire" interviene Nick.

"Non pretendo che tu lo faccia, sono concetti ardui da comprendere"

"Cosa succederà quindi durante il battesimo?" Chiedo curiosa.

"Nimue vi donerà i poteri"

"Avevo capito che avremmo sviluppato da soli i nostri poteri, se è lei a consegnarceli perché non potrebbe esserci qualcun'altro al mio posto?" Rispondo sorpresa e irritata allo stesso tempo.

"Sembri arrabbiata"

"La sono, io non ho mai voluto far parte di tutto questo, volevo solo vivere una fantastica vita normale. Samuel mi ha convinto di essere una specie di super eroina e ora vengo a scoprire che non è così, che i poteri verranno messi dentro di me da una strega" ribatto sempre più nervosa. Mi sento presa in giro.

"C'è qualche differenza? Forse non avete capito. Voi siete i prescelti, nessun'altro può contenere i vostri poteri. Solo tu Nick e Jake potete sopportarli, siete nati per questo. Samuel non ti ha ingannata" risponde guardandoci negli occhi.

La sua risposta placa leggermente la mia rabbia.

"All'inizio c'erano gli umani e gli ostili, i primi in numero maggiore, ma completamente esposti e privi di protezione. Una strega di nome Selua  ha cambiato l'ordine delle cose, facendo nascere poche persone in tutto il mondo in grado di sopportare un potere superiore, donatogli da lei. Tutto questo per stabilire un maggiore equilibrio tra il bene e il male. È come se voi foste i loro discendenti"

Rimango in silenzio ad assimilare tutte le notizie, se già prima avevo paura, adesso sono terrorizzata.

Faccio davvero parte di tutto questo.

Caroline sospira.

"So che è difficile per voi affrontare queste novità e i cambiamenti che comportano nella vostra vita ma siete speciali, molte persone vivono chiedendosi continuamente quale sia il loro scopo, sentendosi inutili. Voi sapete perché siete qui, sapete che il vostro destino è duro tanto quanto è gratificante"

È facile per lei dirlo.

"Quanto vivono di solito le persone come noi?" Chiede Nick con un filo di voce.

"Nick, non c'è una regola" risponde Caroline in difficoltà.

"Noi siamo qui perché quelli prima di noi sono morti giusto? O quando si raggiunge una determinata età subentrano quelli nuovi? Perché tutti invecchiamo, anche noi, o non è mai successo?" Insiste Nick nervoso.

Caroline ci guarda per qualche secondo prima di rispondere.

"Non lo sappiamo, dovrebbe essere così, ma nessun prescelto ha mai avuto la fortuna di invecchiare" risponde triste.

Jake non parla, ha lo sguardo fisso sul tavolo.
Nicholas si tiene la testa tra le mani, è visibilmente scosso.

Io non faccio nessuna delle due cose, sono immobile come un pezzo di marmo. Non piango, non urlo, non mi strappo i capelli. Rimango seduta composta.

"Ragazzi, so che può sembrare che il vostro destino sia già stato scritto ma ricordatevi che siete voi i veri artefici"

Jake scoppia a ridere nervoso.

"Credo che per oggi vada bene così, avremmo dovuto continuare per altre due ore ma vi lascio il resto della giornata per elaborare la situazione. Da domani inizierete anche gli allenamenti, non possiamo perdere altro tempo. Alle sette e trenta del mattino fatevi trovare in palestra. Alle tre del pomeriggio invece vi vedrete qui con me"

Nessuno di noi risponde, ci limitiamo ad annuire con il capo.


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