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Annabeth

Sto tornando a casa dopo scuola quando arriva il ragazzo dell'altro giorno, interrompendo la mia lettura.
-Ciao- dice -Ciao- rispondo.
È il ragazzo dell'altro giorno, quello "figo". Ma perché doveva parlarmi? Non poteva tornarsene a casa tranquillamente?
-Che fai?- -Leggo- rispondo -Harry Potter?- e infatti. -Si, l'ho già letto ma non so dov'è la biblioteca e quindi lo sto rileggendo- dico -Tu leggi?- domando -Non tanto, solo quel che serve pwe la scuola.- almeno è sincero, avrebbe potuto dire che legge tanto per fare colpo e poi in seguito a un mia domanda qualsiasi sarebbe crollato facendo una pessima figura.Forse mi sono sbagliata... Forse.
-Allora dove vai?- chiede -A casa, poi esco con Piper, la conosci?- chiedo -Certo, Jason parla sempre di lei al di fuori da scuola- dice -Jason?- chiedo, ora che ci penso non ho idea di chi sia -Non lo conosci? È quello alto, biondo che sta con me all'intervallo.-
-Ah si capito, ma hai detto che gli piace Piper? Non che mi mi sorprenda visto che sembra una modella- -Si da due anni, e non le ha neanche mai parlato ti rendi conto?- -Davvero?!- dico sorpresa, -Si Jason fa tanto il Figo ma non ha ancora trovato il coraggio di chiederle di uscire- mi sento strana, Piper piace a un ragazzo da due anni, forse a lei lui non piace, ma lui è cotto - E tu che avresti fatto al suo posto? Voglio dire, le hai parlato si e no die volte e già ti piace ma non sai se ricambia.- lui sembra pensarci e poi dice semplicemente -Già-.
-Comunque io sono Percy, so di essere stato un po' cretino l'altro giorno- Percy, Percy, Percy... -Solo un po'?- chiedo -Un bel po'- io lo guardo con una faccia del tipo 'solo?' e lui cede -Okay molto cretino- mi scappa unn sorriso ma lo nascondo in modo che non lo veda -Ora va meglio, io sono Annabeth- gli dico allungandogli la mano e lui la stringe.
-Allora Annabeth... Da dove vieni?- e inizia l'intereogatorio -San Francisco- -Stavi bene lì?- bella domanda... Io stavo bene...fino a che un certo pezzo di sterco non mi ha spezzato il cuore. -Si avevo degli amici fantastici e mi piaceva casa mia. - rispondo semplicemente - E stavi con qualcuno?- centro. Proprio quella domanda doveva fare? In un secondo mi torna in mente tutto... Le risate, gli abbracci,  i pianti, i baci, le cene, i suoi occhi incatenati ai miei, il suo sorriso, il mio quando lo vedevo... E ora è tutto scomparso. Sento le lacrime agli occhi ma le trattengo.
-Si- dico con voce fredda per evitare che tremoli. -Ora ciao devo andare, ci vediamo a scuola- e detto questo svolto l'angolo sperando che non si sia accorto del fatto che mi sono rattristata tantissimo.

Un'ora dopo...

Esco di casa lasciando mettendo le chiavi nella borsa. La conversazione con Percy mi ha fatto versare lacrime di rristezza a fiotti ma dopo un po' ho smesso di piangere e mi sono vestita.
Vedo Piper all'angolo della strada e la raggiungo -Hey Piper!- saluto -Ciao Annie- quel soprannome... -Senti Piper ti spiace non chiamarmi così per favore?- -No scusa se ti da fastidio- dice tranquilla -E adesso che si fa?- lei mi guarda e fa un sorriso malizioso per poi infilare una mano in vorsa e tirare fuori un carta di credito nuova fiammante -Ora si va a fare shopping!- dice aumentando pian piano la voce. -No Piper non voglio approfittare e poi non saprei...- dico incerta. Ma lei mi guarda e dice -Ma si Annabeth è ora che tu conosca i negozi migliori!- dice prendendomi a braccetto e trascinandomi via prima che possa rispondere.

Dopo circa 10 minuti siamo al centro commerciale e lei mi porta in un negozio che dai vestiti in vetrina sembra anche troppo costoso.
Entriamo e vedo vestiti fantastici ovunque, le pareti sono di un rosa chiaro e le casse sono in un angolo, gli spogliatoi invece sono in fondo alla sala che è grande praticamente come casa mia.
Io giro un po' con lei e guafdandomi intorno vedo un signor vestito...
È bianco, arriva alle ginocchia.
Ha una sola spalline fatta a mo' di toga e un cinturino a modi treccia che dopo un piccolo nodo scende sulla gonna per terminare con una piccola foglia.
È semplicemente fantastico, semplice ma elegante.
Devo essermi imbambolata perché Piper mi passa una mano davanti alla faccia. -Ti starebbe benissimo- dice e io ci metto un attimo ad afferrare il concetto. -Non so...- -Provalo- -Non so davvero Piper...- lei mi guarda e si ferma un secondo fissandomi con quei suoi occhioni color giada. -Dai...- -Oh e va bene- dico cedendo. Lei prende il vestito e ci dirigiamo verso il camerino.
Io entro e comincio a togliermi i vestiti. Infilo l'abito e allaccio il cinturino. Sistemo i capelli di fianco alla spalla e esco.
Piper mi guarda e sorride -Prendilo- dice semplicemente -Non so sembra un po' caro...- -Non preoccuparti di questo, tu prendilo è fatto apposta per te!- dice e non so come ma sembra quasi che le sue parole mi streghino e io cedo.
Alla cassa lei tira fuori la carta di credito, -Ciao Piper- dice la commessa -Ciao Rose, oggi non c'è?- -No, è all'esposizione del nuovo profumo- -Chi?- chiedo incuriosita -Mia madre- risponde con un tono un po' più freddo del solito. -È la proprietaria del negozio.- detto questo dà il vestito a Rose e paga.

Una volta uscite ci dirigiamo a casa di Piper che mi ha invitato da lei.
Entriamo in uno di quei quartieri per i ricconi e mi stupisco quando vedo la casa di Piper, in realtà 'casa' è un diminutivo, sarebbe più corretto chiamarla villa giganormica.
Lei entra e mi fa strada verso camera sua.
È una stanza enorme e appoggiato alla parete c'è un letto matrimoniale , alle pareti ci sono un sacco di armadi e poi una scrivania con tutti i libri per la scuola.
-Wow- dico -Già- -Allora... Cha facciamo?- -bo, film?- -Ma si dai- lei prende una cassetta qualsiasi e apre l'armadio più grande che a quanto pare contiene un telecisore a schermo piatto gigante.

Il film che abbiamo scoperto essere una di quelle storie sdolcinate, finisce lasciandoci entrambe con le lacrime agli occhi.
-Annabeth hai presente Jason?- mi chiede Piper -Si perché?- lei arrossisce un poco ma non sono certa perche con la sua carnagione è difficile da dire, -Be ecco, c'è una piccola remota possibilità che mi piaccia...- dice abbassando la voce -Ma Piper è fantastico!- lei mi sorride -Si ma non credo lui mi veda in un certo modo, voglio dire, gli ho parlato solo una volta...- -Secondo  me invece gli piaci - dico, anche se dopo la conversazione di oggi con Percy ne sono sicura.
Rimane il silenzio per un po' poi le mi chiede -Annabeth tu hai un ragazzo?- io mi rattristo ma cerco di non farglielo notare -Ce l'avevo- dico -Chi era?- -Luke Castellan, biondo, occhi azzurri, una cicatrice sulla guancia destra, alto, con un sorriso da mozzare il fiato.- dico lasciando che le parole mi escano da sole di bocca -E com'era stare con lui?- mi chiede. -Stare con lui era fantastico- dico anche se avrei voluto aggiungere altre mille cose. -Com'è finita?- -In realtà non lo so, io credevo che andasse bene, eravamo noi. C'era tutto. L'amore, i baci, gli abbracci, le risate, i pianti, le litigate che non duravano mai a lungo, e la pace sempre dietro l'angolo. E poi in un secondo tutto è scomparso, o forse non c'è mai stato...- dico cominciando a piangere mentre i ricordi assalgono la mia mente -Tutto è sparito... Un attimo prima c'era e quello dopo no. Avevo lasciato la borsa da lui e sono tornata a riprenderla ma, lui non mi aspettava, anzi si divertiva, in camera, con una ragazza, fantastica, bella, magra, e io mi sono bloccata lì sulla porta e gli ho gridato contro.
Non gli ho più parlato ma ho pensato e continuo a pensare a lui, a piangere per lui...- continuo ma le lacrime scendono e non riesco a fermarle. Le parole si bloccano in gola.

E un altro pianto dedicato esclusivamente a lui...

Hey || Percabeth  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora