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Percy

Oggi la bionda, che ho scoperto chiamarsi Annabeth è completamente persa durante le lezioni.
E io ne approfitto per osservarla. So che sembra da stolker ma non è così. La osservo a scopo esclusivamente didattico, perché così vedo come ci si dovrebbe concentrare... 'Siii vai convinto' mi dice il mio cervello.
-... prendete il libro di greco a pag 132, Jackson legge.- io inizio a leggere e non mi dedico più all'osservarla.
Suona la campanella, l'ora è volata. Ora ho ginnastica per le prossime due ore, non per vantarmi, ma sono il migliore. Annabeth si allontana e si dirige verso l'aula della Dodds... Povera.

A ginnastica è il solito: sono il migliore nella corsa, nell'arrampicata, nel salto... In due parole, in tutto.

Suona la campanella e io mi dirigo da Jason, un sopravvissuto all'ora della Dodds.
-Hey bro- mi saluta -Ciao Jas, cos'hai da mangiare?-chiedo-Panino al burro d'arachidi- risponde -È molto buono vero?- -No Percy non te ne do un pezzo- dice secco -Ma dai, piccolo?- chiedo facendo gli occhi da cane bastonato -Non attacca Percy- -Dai!- -No.- -okay.- dico abbassando lo sguardo, per poi muovermi veloce e strappargliene un pezzo -Dai Percy sembri un bambino dell'asilo- io rido e senza volerlo faccio cadere l'occhio su Annabeth che sta parlando con Piper, quella che piace a Jason, e alla maggior parte dei ragazzi di questa scuola,Hazel e Rachel.
Sembra che si divertano. -Percy ti piace proprio la bionda!- dice Jas con un tono da superiore -E a te piace davvero tanto l'idea di essere preso a pugni- rispondo. Suona la campanella e mi dirigo in classe, ora ho due ore di scienze di laboratorio.

Dopo aver fatto saltare in aria mezza classe finisce l'ora prima che la prof possa mandarmi dal preside. Adesso c'è mensa e io a Jas ci rechiamo a mettere i libri nell'armadietto.
In mensa c'è il "polpettone" che è più una poltiglia informe e con un gusto orribile.
Mi siedo e ci raggiungono Nico e Will, il suo migliore amico. -Hey ragazzi -dice Will sedendosi -Ciao Will, Ri-ciao Nico- dico -Hey Percy, Jason- dice lui -Che avete fatto stamattina?-chiede Nico -Niente di che, ho solo fatto saltare in aria il laboratorio- rispondo -Voi?- -Il solito.-
Mangiamo e ad un certo punto vedo le ragazze alzarsi e Annabeth staccarsi da loro.
-Ragazzi io vado - dico, per poi alzarmi e seguirla da debita distanza.
Arriva al secondo piano e vedo che entra in uno sgabuzzino inutilizzato. La seguo.
"Non sembri per niente uno stolker" penso.Dopo una decina di minuti apro la porta dello sgabuzzino con cautela, ma lei non c'è, sono sicuro che non sia uscita. Eppure... ad un certo punto sento una chitarra, e una voce, incantevole e dolce.
Non riesco a riconoscerla perché le ho parlato solo una volta, ma credo sia la sua. Canta qualcosa che ho già sentito, ma non so che canzone sia.
Poi smette e sento dei passi verso la mia direzione, esco in fretta dallo sgabuzzino e mi nascondo dietro un fila di armadietti.Lei esce e ha un sorriso a trentadue denti sulla faccia. Era lei.

Al ritorno da scuola...

È ancora dal'altro lato della strada, questa volta però vado da lei. Attraverso e le dico -Ciao- lei sussulta e mi guarda un attimo -Ciao - dice quasi infastidita -Che fai?- -leggo-dice mostrando il libro, -Harry Potter?- -Si, l'ho già letto ma non so dov'è la biblioteca quindi lo sto rileggendo. - dice. -Tu leggi?- mi chiede -Non tanto, solo quanto serve per la scuola.- confesso. Ora, avrei potuto    dire " Si abbastanza" ma se lei mi avesse chiesto qualcosa su un libro io avrei fatto scena muta. -Allora, dove vai?- -A casa, poi esco con Piper. La conosci?- -Certo, considerato che Jason parla sempre di lei fuori da scuola- dico senza riflettere -Jason?- -Non lo conosci? È il ragazzo con cui sto sempre all'intervallo, si sai quello con i capelli biondi, alto circa come me?- -Ah ora ho capito.Ma aspetta, hai detto che gli piace Piper? Non che mi sorprenda visto che sembra una modella. - dice -Si, da circa due anni,ma non le ha mai neanche parlato- -Davvero?!- -Si, Jason fa tanto il Figo ma non ha ancora trovato il coraggio di chiederle di uscire, ti rendi conto?- -E tu che avresti fatto al suo posto? Voglio dire, le hai parlato si e no due volte e già ti piace, ma non sai se ricambia. Mettiti nei suoi panni.- ci sono già nei suoi panni. -Già- dico solo.
-Comunque io sono Percy, so di essere stato un po' cretino l'altro giorno.- -Solo un po?- -Un bel po'- lei mi guarda e fa una faccia tipo a dire 'Solo?' -Okay, molto cretino- -Ora va meglio.Comunque io sono Annabeth- dice allungando la mano perché gliela stringa, io non esito.
-Allora, Annabeth, da dove vieni?- -San Francisco- - Stavi bene lì?- lei sembra pensarci e per un solo secondo mi è parso di vederla rattristarsi, per poi tornare come prima -Si, avevo un paio di amici fantastici e adoravo casa mia- -E stavi con qualcuno?- chiedo, anche se poi mi rendo conto che è un po' sfrontato. La vedo rattristarsi e i suoi occhi barcollano per un attimo, quasi stesse per piangere. -Si- dice secca e dura - Io mi fermo qui, ci vediamo a scuola.- dice a testa bassa, con la voce un po' incrinata, per poi svoltare l'angolo prima che potessi salutarla.
Almeno le ho parlato, e mi sono convinto ancora di più che quella ragazza è davvero fantastica, ma con ogni probabilità lei mi vede solo come compagno di classe.
Cammino da solo e mille pensieri mi assalgono, tutti riconducibili allo stesso nome...

//MY CORNER\\

Buonsalve! Ho scritto questo capitolo di getto e spero piaccia.
A quanto pare il nostro Percy si è proprio preso una cotta per Annabeth..Anyway...

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Ciao.

Ann@stasia

Hey || Percabeth  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora