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*Percy*

Hi seguito Annabeth, un paio di volte si è accorta che la seguivo e si è fermata.

Io mi spostavo al lato della strada, in modo che non mi vedesse.

Inizia a correre.

Aumento il passo, si ferma, le tremano le ginocchia e barcolla un po'.
Inizia a cadere e le corri dietro prendendola prima che tocchi terra.

La guardo negli occhi, le chiedo scusa con lo sguardo.

Sviene.

Provo a scuoterla e chiamarla ma niente, la felpa è sporca di sangue.

La prendo in braccio a mo' di sposa.

Mi avvio verso casa mia, non so cosa fare ma di sicuro non la lascerò svenuta in mezzo alla strada.

Una volta arrivato mi assicuro che non ci sia nessuno e la porto in camera mia.

La poggio sul letto e la guardo, così bella, così triste.

Mi rendo conto che non posso lasciarle la maglia piena di sangue, e che quando torna Rose non la deve trovare in questo stato.

Mi faccio "coraggio" e le levo la felpa, mettendola a lavare.

Guardo Annabeth, il corpo perfetto, anche se più magro dell' estate scorsa, le braccia rovinate, sporche di sangue, sangue che ha sporcato anche tutto il suo busto.

Vado in bagno e prendo una spugna bagnata e delle bende.

Le sciaquo le braccia e le bendo.

Mi scende una lacrima, io ho causato questo, io.

Le tolgo i jeans perché sono sporchi di fango e sangue.

Colpa mia.

È in intimo ma il reggiseno è sporco.

'Non le puoi togliere anche quello.'
'Ma è sporco' 'E va bene, se poi si incazza sono cavoli tuoi' 'Taci coscienza'

Metto le mani a circondarle il busto.

Le sgancio il ferretto guardandole il volto, con il terrore che si possa svegliare da un minuto all'altro.

Non distolgo lo sguardo dai suoi occhi chiusi mentre il reggiseno cade, lasciandola praticamente nuda e indifesa.

Le mie mani scendono lungo i fianchi, lentamente, toccando ogni centimetro di pelle.

Le guardo le labbra, quelle labbra dolci, su cui posavo le mie, formando un concetto perfetto.
Le dò un bacio.

Così, senza un motivo particolare.

La guardo e mi rendo conto che fa freddo.

La metto sotto le coperte e mi sdraio di fianco a lei.

Non so che ore sono, ma qualcuno entra in casa.

Scendo senza fare rumore e vedo Rose.

-Ciao Rose devo dirti una cosa.- -Si dimmi Percy.- -Ecco, all'uscita da scuola ero con un amica, lei è svenuta e dato che suo padre lavora l'ho portata qui, non ha ancora ripreso conoscienza-
Dico tutto d'un fiati cercando di inventare una scusa credibile. Non posso dirle che quella ragazza è Annabeth e che, dopo che la ho insultata dall' inizio dell'anno, ha iniziato a tagliarsi e quando l'ho scoperto lei è scappata da scuola e io pure e l'ho seguita.

Ora che realizzo quello che è successo mi sembra un film.

-Percy sei sicuro che stia bene? Voglio dire, magari ha qualcosa che non ti ha detto.- -No no, le girava solo la testa.-

Hey || Percabeth  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora