*Annabeth*
Mi sveglio, sono le cinque del mattino.
Indosso solo un paio di shorts, una canotta e delle infradito.
Mi prendo dietro anche la felpa di Dustin.
Esco dalla camera cercando di fare meno rumore possibile e lascio a Piper un biglietto.
Piper, non voglio vedere quell'essere che credevo di amare, lo odio, se non ti dispiace io torno a casa in pullman, se vuoi che ti dica perché vieni al bar della spiaggia alle 9.00 non portare Jackson.
Non lo voglio vedere, davvero Pips, non portarlo.
p.s. mi puoi fare te le valigie e portarmele nel fine settimana a casa mia?
xXx
Annabeth
Mi vengono le lacrime agli occhi mentre lo scrivo, Percy...
Perché lo hai fatto?
Scendo le scale appena le lacrime smettono di scendere.
Passo davanti ad una porta aperta, la sua. Lo guardo, sdraiato senza coperte, ha ancora indosso le scarpe... La sua camera è un disastro, vestiti ovunque.
Entro solo per guardarlo, tranquillo, mentre dorme sembra un angelo... a parte il rivolo di bava che gli attraversa la guancia, mi scappa una risata.
Percy è sempre Percy, ma non è più il mio Percy.
Vado in soggiorno e guardo il telefono, ci siamo noi sopra.
Ridiamo. Io e lui. Noi.
Un noi che a quanto pare non esiste più.
Le lacrime scorrono silenziose, non provo neanche a fermarle.
So già che è una battaglia persa.
Poggio il telefono sul divano e vado in cucina dove prendo dei biscotti.
Esco di casa con le lacrime che ancora rigano il mio volto.
Quando arrivo in spiaggia non c'è nessuno, siamo solo io e il mare.
Il mare calmo, che si increspa leggermente con il venticello mattutino, il sole ancora tiepido non riscalda gran ché le mie braccia. Vedo un gabbiano, si libra sull'orizzonte, senza problemi, come se la gravità non esistesse, come se il mondo fosse un video-game nel quale si può riavviare il livello se le cose vanno male e non si riesce a trovare una soluzione per uscirne vincitori.
Peccato che non esista un telecomando che permette di tornare indietro, ma non voglio tornare a prima che Percy baciasse Brittany, ma a prima di conoscerlo, prima di innamorarmi del ragazzo dagli occhi verde mare, quello dal sorriso seducente, quello che si presenta in ritardo alle lezioni e che odia matematica... Prima di innamorarmi di un ragazzo che se gli affidi il cuore te lo fa cadere per terra e ci cammina sopra.
Perché è questo che hai fatto Percy, poi magari è tutto diverso, magari questo è solo un incubo, magari mi devo solo svegliare.
Dei bambini mi risvegliano dai miei pensieri, si schizzano con l'acqua e ridono felici.
Mi sposto verso una zona più appartata.
Mi accorgo di aver dimenticato il telefono solo quando mi ricordo che alle nove devo vedere Piper, chiedo a una signora che mi dice che sono le 8:30. Vado al bar e chiedo un succo al barista.
Quando vedo arrivare Piper le faccio segno con la mano di dove sono.
Arriva e si siede.
-Annabeth tu mi devi spiegare molte cose...ma prima tieni- mi porge il telefono, giusto! -Lo so Pips, non hai portato Percy vero?- -Tranquilla non l'ho portato. Ma mi puoi dire esattamente cos'è successo?- -Io, sono andata a vedere come si sentiva Brittany, io le avevo fatto la domanda che l'aveva fatta scappare, mi sentivo responsabile. Quando sono arrivata, loro si stavano baciando...- dico ricominciando a piangere -...mi sono sentita stupida, a credere che Percy fosse diverso, alla prima occasione ha baciato un'altra...- -Credi? Perché lui non dice così- -Che intendi?- -Lui dice che quando è andato a consolare Brittany e che è stata lei a baciarlo, che lui non voleva, che appena sei arrivata ha spinto via Brittany, ma che non ti ha inseguita per paura di guardarti in faccia.- -Lui, non l'ha baciata?- lei fa segno di no con la testa.
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Hey || Percabeth [IN REVISIONE]
Fanfiction[IN REVISIONE] [AU : NON SONO SEMIDEI] 'Hey' da ora in poi sarà la mia parola preferita. Percy è il solito, mangia, ride, nuota, ma è leggermente un piantagrane... Il suo piantagrane. P.S. prima o poi riscriverò anche la descrizione ma un satiro mi...