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*Percy*

Due mesi dopo...

Sto con Annabeth da due mesi ormai, oggi è il 30 di maggio e tra pochi giorni la scuola finirà, non vedo l'ora.

Con Annabeth ho passato i mesi più belli della mia vita... Lei mi capisce e mi consola... Lei mi fa sentire felice anche nei momenti più tristi... Lei mi fa sentire le farfalle nello stomaco tutte le volte che sorride... Lei mi completa.

Con i suoi occhi grigi tempestosi e i capelli mossi color del sole...

È unica.

-Chi è?- chiede una voce stranamente familiare chiudendomi gli occhi.
-Giamfrancopoldo! Questa volta sono sicuro!- lei scoppia a ridere e mi bacia.
-Sono proprio io!- dice tra le risate.

Siamo a Central Park e la stavo aspettando per fare i compiti insieme.

Iniziamo matematica, materia in cui sono molto migliorato, e quando finiamo andiamo a prendere un gelato.

-No Percy, il mio lo pago io!- insite lei -Non se ne parla Annabeth, pago io punto.- ribadisco serio.
Lei sembra voler replicare, ma poi capisce che non avrebbe senso perché l'avrei comunque vinta io.

-E va bene- dice prendendo il suo gelato.

-Hey.- le dico. Mi guarda stranita -Hey?- io sorrido -È stata la prima parola che ti ho detto- -Davvero?- -Già. La prima cosa che ti ho detto è stata 'Hey bionda ce l'hai il ragazzo?'- -E io con quella frase ho cominciato a prenderti per uno sbruffone...- -Si... Infatti mi hai risposto 'Hey tizio che si crede figo, ce l'hai il cervello? Perché non sembra tu ne faccia uso' - -Già... Ma mi spieghi una cosa?- -Si?- -Perché ti ricordi la prima cosa che ci siamo detti, circa quattro mesi fa, ma non riesci a ricordarti mezza regola in matematica?- -La matematica non ha capelli del colore del sole, occhj grigi che contengono tempesta e una risata cristallina che ti scalda il cuore dove prima c'era solo un turbinio di emozioni contrastanti, sciogliendo la paura e la tristezza... la matematica non sei tu- dico, lei arrossisce -Però, che poeta!- dice -Modestamente- -Sai qualcosa di bello oh poeta mio?- dice spiritosa... La sorprenderò...

-Forse...

Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli; Amore non e' Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana.Oh no! Amore e' un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;e' la stella-guida di ogni sperduta barca,il cui valore e' sconosciuto, benche' nota la distanza.Amore non e' soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane,ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo e' errore e mi sara' provato,Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. -

Annabeth mi guarda a bocca aperta... Non troppo però solo un po'.

-Shakespeare... - -Già, mia... Madre me lo ha fatto imparare quando ero piccolo e dopo l'incidente... Ho voluto far sì che qualcosa di lei mi rimanesse per sempre...-
Lei mi guarda, ha le lacrime agli occhi, mi si avvicina e mi bacia.

-Sei fantastico...- -Tu sei fantastica... Non ti merito- lei mi guarda e si acciglia -Non dire più quella frase- -Perché?- -Perché è una frase che si usa per rompere... Almeno che tu non voglia che ci lasciamo...- dice guardando per terra -No! Sei impazzita?!- lei sorride -Forse...- si avvicina a me sempre più lentamente.
Ormai è a pochi millimetri dalla mia bocca e i miei pensieri si fanno strada verso quello che sta per succedere... 'le sue labbra sulle tue'... Quando lei si gira e corre via ridendo.

Hey || Percabeth  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora