Andrea pov
Le tre passate, vedo i numeri con gli occhi socchiusi, per via della prominente luce che emette lo schermo e delle precedenti lacrime.
Non riesco a dormire, sono agitato, furioso, triste, depresso e chi più ne ha ne metta.
Posso anche scordarmi un futuro con Giovanni! Non vuole avere a che fare con uno schifoso bisex? Va benissimo, che si fotta! Vedra quanto posso essere stronzo.
Resisto alla tentazione di malmenare tutto ciò che ho a portata di mano, limitandomi ad alzarmi per andare a prendere da bere.Ritorno in camera.
Per caso noto che sulla mia sedia è presente una felpa, ma non mia; se la sarà dimenticata Giova.
La prendo, in breve impeto di nervosismo, ma poi decido di stringerla a me, fino a portarla vicino alle labbra, dove si bagna con le piccole lacrime che dolorosamente emergono dal fondo dei miei sentimenti cupi ai miei occhi.
-Mi manchi...-
Continuo a spingere il capo grigio sul mio viso; avverto che pian piano mi sto tranquillizzando, riesco a sentire il suo leggero odore accarezzando il tessuto.
Ripongo la felpa sulla spalliera della sedia e mi corico nel letto, con quel senso di protezione, e mi addormento.Mi sveglio un'altra volta presto, i raggi provenienti dai buchi della tapparella sono accecanti.
Passo l'intera mattinata a non fare nulla, resto nel letto a pensare e a guardare video e la home di facebook.Decido di scrivere a Matteo, ho bisogno di staccare.
-Ciao matte come va?-
-Ehi Andre tutto bene te-
-Scusa se te lo chiedo così, ma ti andrebbe di vederci? Ultimamente non sto molto bene emotivamente-
-Che è successo?-
-Ho lasciato Erica e ho litigato con giova per motivi personali...-
-Ah mi dispiace! Vieni pure, se vuoi puoi stare da me anche per qualche giorno-
-Grazie matte, posso prendere il treno anche oggi, ti va bene?-
-Sì sì tranquillo, portati dietro qualcosa comunque-
-Sì lo so, mi porterò il solito zaino-
-Ok bene, verso che ora pensavi di arrivare?-
-Verso tardo pomeriggio/sera, penso, per te va bene?-
-Si, ti verrò a prendere in macchina come al solito-
-Ok, grazie. Avevo davvero bisogno di prendermi una pausa...-
-Quando sei qui se vuoi ne parliamo, ok?
Vedremo :)-
-Ahh che ansia la vita ahaha. Dai, ti aspetto. Dovrai raccontarmi la tua soap opera u.u-
-Ahaha lo sembra veramente, bruttiful-
-Ahahah-
Vado in sala ad informare mia madre.
-Ma dire le cose prima no? Sempre all'ultimo minuto- non rispondo.
-Dai, ok. Ti porto io- sospira, per poi sorridermi.
-Grazie mamma- ricambio il sorriso.Arriva l'ora di andare.
Mia madre mi lascia di fronte alla scalinata della stazione.Salgo sul treno
Prima che le porte si chiudino guardo fuori, il complesso di edifici e colori; Giovanni, perchè mi hai detto quelle parole? Perchè siamo in questa situazione di merda...?
Lascio volare questi pensieri, finchè non vedo i grandi pannelli metallici muoversi, scontrandosi delicatamente e tagliando fuori il mio triste mondo.
O almeno, lo spero.
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Sotto la soglia del visibile [Camperkiller]
Fanfiction#1 𝙨𝙪 𝘾𝙖𝙢𝙥𝙚𝙧𝙠𝙞𝙡𝙡𝙚𝙧 -Maggio 2019 Andrea si rende conto che un piccolo sentimento si sta facendo sempre più spazio in lui, e ne è sempre più spaventato. Riuscirà l'amico Giovanni a farlo tornare a sorridere? E se nessuno dei due sapesse...