Capitolo 16 - Un nuovo giorno

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Andrea pov

Mi sveglio.
Mi alzo lentamente dal letto e prendo il cellulare, sullo schermo vi sono solo notifiche dei social e qualche messaggio bellamente ignorabile da parte di un gruppo.
Ancora assonnato vado in bagno e poi mi dirigo nell'open space.
Mi prendo un bicchiere d'acqua, dalle grandi finestre entra il sole mattutino, che si rifrange sulle pareti ed il mobilio chiari.
Avverto un rumore provenire dal divano, incuriosito guardo: Giovanni dorme non molto comodamente sopra ai grandi cuscini.
Si è addormentato qui ieri sera? Ora che ci penso era molto stanco... Sorrido.

Nella mia mente torna a galla quello che è successo ieri, mi domando se sia veramente tutto passato, inoltre rimango ancora un po' sorpreso da come ho accettato la cosa è di come la mia incazzatura sia passata così velocemente; solo Giovanni poteva fare ciò.
Guardo il suo viso squadrato, mi da la sensazione di goffo, sbadato, ma anche di tenero.
Noto un foglietto sul tavolino, senza far rumore lo prendo e lo leggo: "Sono da Arnoldo a studiare, le chiavi sono vicino all'entrata, avvisatemi se uscite."
Che nome del cazzo, per fortuna il coffee bar ha assunto la versione inglese.
Giro il quadrato di carta, ci sono altre scritte: "Niente stupri, vale per entrambi."

Ma che cazzo scrive! Ma aspetta, che intende col "vale per entrambi"? Il mio migliore amico non può avere un'attrazione per i ragazzi, vero?! È impossibile, altrimenti non mi avrebbe trattato così di merda.
-Mmmh- sento dei rumori dietro di me, mi volto: Giova mi guarda con gli occhi semiaperti​, rimango un attimo imbarazzato.
-Buongiorno- gli dico, mentre mi sposto verso la cucina.
-Ciao- mugola.
-Come mai eri davanti a me?- si stiracchia.
-Guarda sul tavolo, l'ho trovato lì e lo stavo leggendo-
Lo prende in mano e lo legge.
-Chi è Arnoldo?- mi metto a ridere.
-Arnold, il cafè-
-Oh senti, mi sono appena svegliato!
-Guarda dietro- lo fisso senza farmi notare, sono curioso di assistere alla sua reazione.
Noto la sua espressione cambiare, farsi strana, un misto di imbarazzo e impassibilità, che cerca di nascondere un qualcosa.
Rimango dubbioso, ma non cerco di trovare una risposta.
Guardo fuori dai grandi pannelli di vetro, piove, ciò mi dona una leggera quiete.
Giova si alza e scompare di là, ne approfitto per preparare del caffè; Matte è sempre stato molto disponibile per quanto riguarda casa sua.

Giovanni pov

Appena ritornato nel salotto noto Andrea maneggiare con la macchina del caffè, mi avvicino.
-Sai come si usano le capsule?- domando.
-Tranquillo, so fare un caffè-
-Speriamo- ridacchio.
Mi metto a guardare il cellulare, in attesa del sacro rinvigorente mattutino super amato dai quarantenni.
Sento uno sbuffo, seguito da un "che palle" sommesso, lo sapevo che non riusciva...
-Ti serve aiuto?-
-No!- prende una cialda, posiziona la tazza e l'accende.
Peccato che il nostro caro esperto non conosce che deve spegnerla lui l'erogazione dell'acqua, creando un qualcosa paragonabile alla coca cola sgasata, piuttosto che ad un caffè almeno decente.
Gli spiego come fare.

-È una cazzata che non si spenga da solo!- borbotta.
-Non tutte le cialde sono uguali, per questo non ha un timer-
-Resta comunque una stronzata-
Sorrido, son felice che tutto sia tornato come prima, o che almeno lo sembri.
Spero non si stia facendo pensieri su ciò che ha scritto Teo.

Finito di fare colazione con le cose trovate decidiamo di guardare qualcosa in TV, ci sediamo e metto su un programma che mi piace.
-Metti su quello di calcio-
-No-
-Giova, metti sul programma che ho detto- mi minaccia, ma io me ne frego.
-Ma che cazzo ti frega di vedere ste robe a quest'ora, dai-
Cerca di prendermi il telecomando, invano.
-Giovaaa!- insiste.
-Andreee- mi fa quasi ridere.
Stavolta mi salta addosso, premendomi contro i cuscini del divano, tento di controbattere.
Dopo neanche un minuto mi arrendo, ci accasciamo stanchi; solo ora mi rendo conto che lui è sopra di me, coi suoi pantaloncini che bloccano il mio bacino.
Rimaniamo entrambi fermi, a fissarci, senza capire cosa ci passi per la mente.

Sotto la soglia del visibile [Camperkiller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora