Capitolo 18 - Interruzione

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Andrea pov

Sono a cavalcioni sopra a Giova, entrambi eccitati per via dei baci e per tutte le altre carezze che accompagnano la nostra effusione.
Ormai gli ho quasi levato la maglietta, dalla voglia di baciare il suo petto.
Mi tiro un attimo su e con movimenti non troppo eleganti, ma piuttosto, sbrigativi, mi tolgo la maglietta.
Torno sulle sue labbra con tutta la voglia che ho in corpo, felice del fatto che ricambia con altrettanto ardore.
La sua lingua sembra più docile della mia, ma sa usarla sapientemente, rendendo quello scambio ancora più fantastico.
Trascinato dalle emozioni scendo lentamente sul collo, mordendolo e succhiandolo leggermente, Giovanni enfatizza la cosa con un rumoroso respiro e qualche piccolo gemito.
Ritorno sul suo viso; mentre muovo il bacino, i nostri busti si strofinano uno addosso all'altro, facendomi sentire il suo calore.
La sua espressione è bellissima ed eccitante allo stesso tempo, i suoi occhi risplendono, facendo risaltare le strisce viride nei suoi iridi.
Mi sorride amorevolmente, non riesco ancora a capacitarmi che, in quel momento preciso, dopo tutto quello che è successo, sono con la persona che amo, impegnati in un dolce momento.
- Sei stupendo- sussurro, senza nemmeno accorgermi.
Mi risponde facendo combaciare la sua bocca con la mia, con una mano mi accarezza il viso, mentre con l'altra il fianco.

Udiamo un rumore provenire da dietro di noi, ci fermiamo e guardiamo la porta: Matteo sta entrando, con una tracolla e dei sacchetti di plastica nella mano destra.
Ci fissa, un po' stupito, immobile tra il piazzale esterno ed il pavimento del suo appartamento.

Giovanni pov

Un senso di disagio m'investe come una secchiata d'acqua ghiacciata, facendo irrigidire i miei muscoli.
Andrea è immobilizzato, la sua pelle è bordeaux dall'imbarazzo.
Un altro rumore, Matteo ha chiuso la porta e si dirige verso la cucina, con una faccia normale, ma che cerca in realtà di nascondere l'imbarazzo e la tensione che si erano create in tutti noi.
Il ragazzo che prima stavo baciando si toglie da sopra di me ed in fretta e furia si rimette la maglietta.
-Ve l'avevo scritto, "niente stupri"- il tono è ironico.
-O almeno, potevate fare prima che io rientrassi, sapete, è praticamente ora di pranzo- sistema la spesa.
Rimango in silenzio, mi rimetto seduto e mi sistemo.
Vado verso il bagno; mentre cammino nel corridoio scuro, senza nemmeno accorgermi,  una figura mi prende da dietro, spingendomi contro il muro.
Le labbra di Andrea toccano le mie, mentre fa pressione col corpo sul mio; avverto ancora la sua erezione farsi sentire contro il mio pacco.
Gli accarezzo il busto, dalla schiena fino ad arrivare al suo bacino.
Fa strisciare le sue mani sotto ai miei vestiti, fino a raggiungere il petto; sembra che gli piaccia il fatto che non sia glabro.
-Sei troppo bello- la sua voce è eccitata e dolce allo stesso tempo.
-Magari, la prossima volta...- lo provoco, dandogli un bacio.
-Ora vado in bagno- mi lascia, per poi ritornare nell'open space.

Mi sciacquo la faccia, immagino che Andrea sia serio nei miei confronti, non penso possa andare con qualcun altro​... Lo picchieri a sangue se succedesse.
Ma quindi sto già pensando che lui sia solo mio? Penso di sì, ma ne dovremmo parlare, anche per cosa abbiamo intenzione di fare.

Sotto la soglia del visibile [Camperkiller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora