Uninvited Guest

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Torno a casa stremata. Tremo per il freddo e per la corsa. Ho gli occhi colmi di lacrime e la voglia di rigettare tutto non mi è passata.
Mi butto sul letto e do via al mio sfogo: piango in modo isterico, come feci quella notte, l'ultima notte in cui lo vidi.

Lui così lontano da me, mi aveva raggiunto è vero, ma poi non ha parlato. Sembrava in stato di shock, ma non mi importava, mi aveva tradito e doveva soffrire come soffrivo io.
Ed ora, solo a pensare che devo andare a cena con lui, mi fa male il cuore.
Sono stata una stupida, quando c'è lui il mio cervello scompare e mi fa fare azioni di cui mi pento.

Il cellulare, nella mia giacca, vibra e sono sicura sia Marco che mi chiede che fine abbia fatto.
Lo prendo senza esitazione e guardo il numero rimanendo perplessa; è un numero sconosciuto ma che conosco a memoria: Robert.

"Ho seguito il tuo consiglio: ho preso il numero dalla rubrica di Mario. Ci vediamo in questi giorni per la cena, piccola."

"Chiamami di nuovo piccola e
ti spezzo le gambe. Tanto non ti servono, no?"

"Mi sembra di essere ritornato ai vecchi tempi e proprio come all'ora ti riconquisterò."

"Arrenditi Lewandowski.
Il mio cuore appartiene ad un altro e tu hai tradito la mia fiducia."

"So bene che il tuo cuore appartiene ancora a me."

"Credi ciò che vuoi.
Fammi sapere la cena a quando,
prima di all'ora non voglio più sentirti."

"Ti mancherò ne sono certo, piccola."

"Smettila di chiamarmi piccola."

"E tu smettila di essere così indifferente.
Noto che tremi ancora per me."

"Tremo perché mi fai schifo."

"Sempre meglio dell'indifferenza."

"All'ora preparati al gelo."

"Sono polacco.
Sono abituato al gelo."

Proteggiti da Me || Robert LewandowskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora