Proteggiti da me

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Robert.

Osservo Marika stringersi alla coperta mentre guarda la TV. È così piccola accanto a me, su questo divano enorme, fin troppo grande quando lei non c'era.
La stringo al mio petto, mentre le bacio la testa, non la lascerò andare via, mai più. Non posso permettermi di perdere la persona migliore della mia vita, quando io voglio solo amarla e proteggerla.

Non ho mai provato questo per nessun'altra.

«Vogliamo andare a letto?» propongo, guardando l'orario, è tardi e domani ho allenamento.
Marika guarda verso le scale e si ritrae sul divano, negando col capo. Ha gli occhi lucidi, si allontana anche da me. «Piccola...» sussurro cercando di abbracciarla.

Porta le ginocchia al petto, andando dall'altra parte del divano. «Non mi  toccare Robert.»

La guardo spaesato, mi avvicino a lei, ma scoppia a piangere, nascondendosi sotto la coperta, stringendosi con le sue braccia.
«Cosa ho detto? Cosa ho fatto?» chiedo non capendo.
Distrutto nel vederla così, piccola e indifesa, rannicchiata e avvolta nella coperta, senza poterla toccare.

Marika si asciuga le lacrime, respira a fondo prima di parlare, come se avesse bisogno di aria, di uscire da casa.
«Non ce la faccio Robert, non posso farcela.» dice alzandosi dal divano cercando il cappotto e la borsa.

La fermo, cercando di non toccarla come mi ha chiesto e la guardo negli occhi. «Perché sei tornata, se non vuoi stare con me?» chiedo ingenuamente.

Marika si blocca, come se davanti a lei si fosse trovato un muro e mi guarda, gli occhi pieni di lacrime, le labbra, rosse e scorticate, tremano. «Non ce la faccio a salire, a vedere la camera e il bagno dove mi hai tradito. I stessi posti dove noi facevamo l'amore. Non ce la faccio a rivivere quella scena, a sentirmi così sola al mondo. Scusami... » sussurra così tanto, alla fine, che è come se fosse una doppia coltellata nel petto.

Cosa ti ho fatto piccolina mia.

Vedendo che non rispondo, continui a camminare verso la porta, sono stato un coglione a non pensarci. Lei rivive ancora tutto questo: tutto il dolore che le ho causato è rinchiuso qui, in queste mura, eppure lei è tornata per me, ed io la sto lasciando andare via come un cretino.

Corro da lei, in strada, la raggiungo poco prima che entra in auto e le blocco un polso, proprio come un anno fa.
«Non dormo più in quella camera.» dico di getto, senza neanche aspettare che si giri. Ma so che mi sta ascoltando. «Neanche il bagno lo uso più. Entrambe le porte sono chiuse a chiave, faceva troppo male entrare e ricordare ciò che avevo fatto, chi avevo perso tra quelle quattro mura.
Dopo che te ne sei andata ho deciso di chiudere quelle stanze, di dormire in quella degli ospiti, senza neanche prendere ciò che decorava la padronale. Ho preso solo i vestiti e ciò che mi rimaneva di tuo. Perché ti volevo sempre con me, sempre ad un millimetro dal cuore.»
Aspetto che Marika dica qualcosa, qualunque cosa, ma non avviene. Strattona con forza il polso e si allontana da me.

«Voglio proteggermi Robert.» dice girandosi, è sempre troppo lontana, troppo distante. «E voglio proteggerti.» si lecca le labbra, portandosi una mano al collo, per giocare con l'iniziale appesa alla collana. «Sono ancora troppo scossa per ciò che è accaduto. Non riesco a salire per quelle scale senza sentire l'ansia di quel giorno, quel peso che mi porto dietro ogni volta che penso a te, a questa casa, a Monaco.
Non voglio darti problemi per i miei chiari di luna e non voglio neanche sentirmi a disagio dentro una casa che dovrebbe essere anche casa mia.» tira fuori la chiave e rimango stupito, l'ha conservata, perché era sicura di ritornare da me.

«Cambiamo casa. Ne scegliamo una insieme, dove poter ricominciare. Ti proteggerò da tutto e da tutti, anche da me. Ma ti prego, non andare.»
Siamo a pochi centimetri di distanza, entrambi ci siamo avvicinati e ci guardiamo negli occhi, le fronti si toccano, i nasi si sfiorano, le mie mani su i suoi fianchi, le sue mani sulla mie guance. «Proteggiti da me, dal mio amore, da ciò che sono sicuro di provare e da tutti gli sbagli che ho commesso. Proteggiti da me se sai come fare, perché io non so proteggermi da te, dai tuoi occhi scuri, dalle tue labbra rosee e dal tuo profumo di cocco. Sei la mia vita piccola Reus, e ti amo. Sono disposto a tutto pur di stare di nuovo con te.»

Marika piange emozionata, un sorriso si fa strada sul suo volto mentre si alza sulle punte per stare alla mia altezza. «Dovrei proteggermi davvero da te. Perché questa volta sarà colpa mia, perché accetto di rischiare, di continuare la mia vita accanto a te.
Io non posso più prenderti in giro, anche solo immaginando occhi che non sono i tuoi.
Io credo di amarti ancora Robert.»

Non la faccio finire di parlare perché unisco le mie labbra con le sue, desideroso e smanioso di questo bacio che aspettavo da fin troppo tempo.
La stringo forte a me quando sento la sua lingua cercare la mia, ricambiando quel bacio d'amore corrisposto.

La prendo in braccio, facendo sì che le sue gambe si incrociassero sulla mia vita e la porto in casa, per poi chiudere la porta con un tonfo.

Salgo le scale, sempre con lei in braccio, fino ad arrivare alla camera dove ora dormo. La distendo sul letto e le bacio le labbra, il collo, la fronte, scendendo sempre di più. Cerco di spogliarla, ma mi ferma.

Le sue lacrime le riempiono gli occhi, mentre il labbro trema mentre cerca di parlare.
«Non odiarmi se non riesco ad andare oltre. Non ancora almeno...» sussurra, mettendosi a sedere sul letto, abbassando lo sguardo sulle sue gambe.

Le accarezzo i capelli, sorridendo per la sua fragilità e l'abbraccio. «Voglio solo che stai bene piccola mia.» sussurro al suo orecchio. Notando, poi, i brividi che le ho causato. «Vuoi dormire con me o vado sul divano?» chiedo, guardandola negli occhi.

Sul suo viso si forma un espressione di panico, mentre mi tiene stretto a se. «Ti prego, non lasciarmi sola.» mormora, nascondendo la testa contro il mio collo.

Sorrido pensando che ho tutto ciò che voglio tra le mie braccia e mi distendo sul letto, portando lei con me.

Ti proteggerò da tutti, anche da me e dai fantasmi del passato. Te lo prometto piccola stella, te lo prometto.

Proteggiti da Me || Robert LewandowskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora