Eyes

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Mi sveglio e un buon profumo, maschile, mi invade le narici.
Apro, lentamente, gli occhi e noto Robert dormire al mio fianco, senza maglia e col pantalone della tuta.
Ha un fisico perfetto, con gli addominali scolpiti e la V alla fine dell'addome.

Sospiro, pensando che questo ragazzo non sia solo il mio cielo, ma anche la mia vita. Eppure io non sono bella come Anna, non ho il suo fisico da sportiva, le gambe lunghe metri, la pancia scolpita.
Ho un fisico da ragazza di 25 anni, con un seno prosperoso e i fianchi larghi. Non ho gli occhi chiari, dove ci si può specchiare dentro e neanche i capelli scuri per fare contrasto; sono come mio fratello, ma non ho la sua bellezza.

Guardo il mio corpo, coperto solo da una maglia di Robert, quella della Nazionale, che metto ogni qual volta giochi. Le gambe nude, i capelli sfatti. Il trucco di sicuro è colato, per via delle lacrime di ieri.
Robert mi avrà svestito e rivestito mentre dormivo, e la trovo una cosa estremamente dolce, lo faceva spesso quando tornava dalle trasferte troppo tardi e mi trovava addormentata sul divano, mentre cercavo invano di aspettarlo sveglia.

Presa da questi ricordi, inizio a baciare il ragazzo al mio fianco, partendo da dietro l'orecchio, passando al collo, fino ai suoi magnifici pettorali.
Lo sento sospirare, fin quando non arrivo all'elastico della tuta, notando che qualcuno si è svegliato.
Sorrido soddisfatta, alzando lo sguardo e perdendomi nelle iridi cristalline del mio cielo.

«Piccola.» sospira, accarezzandomi i capelli. «Che bel buongiorno...» mormora sorridendo, ancora assonnato.

Continuo a baciargli il petto, il collo, distendendomi completamente su di lui che, con un colpo di fianchi, mi fa ritrovare bloccata fra il suo corpo e il materasso.
Adesso è lui che mi bacia lento, impiega tutta la calma del mondo per tracciarmi una scia di baci che dal collo arrivano alla scollatura della maglia, che solleva leggermente per baciarmi la pancia.

Sento il suo respiro sulla mia parte più sensibile e mille brividi si espandono lungo il mio corpo, mordo il labbro ed incateno i nostri sguardi.
Robert si alza e si rimette alla mia altezza, baciandomi la fronte. «So che mi vuoi, ma non sei pronta. Lo leggo nei tuoi occhi.» sussurra, a pochi millimetri sulle mie labbra.

Sorrido appena, sentendo le guance in fiamme e gli ormoni a mille. «Allora non sei analfabeta come pensavo.» scherzo, accarezzandogli il viso.

Robert continua a scrutarmi con le sue iridi cristalline e, capisco, che nessun altro uomo mi abbia mai guardato così. «Piccola, io so leggere i tuoi occhi. E non sai quanto mi siano mancati i nostri giochi di sguardi, il fatto che ci capivamo da una semplice occhiata. La nostra sintonia...» mormora leggermente, prima di baciarmi di nuovo.

Lo abbraccio stretto, ormai la sua testa è tra i miei seni e ogni tanto ci gioca e li bacia. Sembra un bimbo.
Questa scena non fa altro che farmi pensare a quanto mia sia mancato lui e la prospettiva di un futuro insieme.

Robert mi guarda felice, il viso angelico, gli occhi luminosi. Non riesco ancora a crederci che tale bellezza mi ami, ami me a tal punto da farlo sorridere così. «Perché mi guardi così?» domando curiosa, ma nel mio cuore già so la risposta.

Robert si stende al mio fianco, allunga una braccio e lo passa per sotto la mia testa, siamo abbracciati stretti, le mie mani sul suo petto, le sue braccia che mi avvolgono. «Perché ancora non riesco a credere che sei tornata da me.» sussurra in risposta, dandomi un bacio casto sulle labbra.

«Robert, se tornassimo insieme, Anna non la rivedrai più vero?» la fragilità nella mia voce, nella mia domanda, è così chiara che mi fa paura.
Tante volte mi sono fatta piccola davanti a lui, tante volte ho preferito che la sua strada diventasse più grande e più bella, che la sua carriera fioriva ma con me che mi chiudevo a riccio nella paura di perderlo.

Per questo, quando mi ha detto della possibilità di andare a Bayern non l'ho pregato di restare. Aveva fatto la sua scelta ed io dovevo accettarla.

Robert mi accarezza i capelli, gli occhi dentro agli occhi, cielo e terra che si scontrano, i miei occhi scuri, i suoi diamanti cristallini, tutto di noi ci racconta, noi siamo così diversi da fuori. Eppure, quando ci guardiamo negli occhi, ci completiamo e nessuno può mettere in dubbio che ci apparteniamo.
«Anna non la rivedrò più finché campo. Io voglio stare con te Marika. Solo con te. Te lo dimostrerò in ogni modo, non mi fermerò alle parole.» dichiara, stringendomi sempre di più a se, sempre più forte, come se non volesse farmi scappare.

Ma io non scappo amore, guardami così per tutta la vita e sei sicuro che rimarrò al tuo fianco fin quando vorrai.

Perché ti amo e non ho il coraggio di dirtelo e spero che i miei occhi parlino per me.

Proteggiti da Me || Robert LewandowskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora