STEP QUATTRO: CERCARE UNA CARTA D'IDENTITA'.
Il lunedì della mia seconda settimana si stava avvicinando velocemente e questo significava due cose: uno, mi servivano i soldi per pagare Eddie e due, mi serviva una carta d'identità da mostrare a lui e anche alla signora che voleva darmi quel lavoro da Dough Boys Doughnuts.
Avevo la mia carta d'identità australiana con me, quella che diceva che ero Charlotte. Ma avevo già detto ad Eddie che il mio nome era Mali, quindi mi serviva qualcosa per dimostrarlo. All'inizio era sembrata una buona idea mentire sul mio nome, ma adesso era tutto complicato e non ero sicura che ne valesse la pena. Ma non avevo altra scelta se non trovare un modo per avere una carta d'identità senza un certificato di nascita o altro. Avrei dovuto chiedere in giro e trovare una scappatoia.
"Hey, ragazze." Dissi con un sorriso, entrando da Marcy's con tre caldi bicchieri di caffè su un vassoio. Avevo scoperto che comprar loro il caffè la mattina era un modo per ringraziarle per avermi accettato nel loro gruppo di amici. Era una piccola cosa, ma era tutto quello che loro accettavano.
Mi sorrisero e Liv mi mandò un bacio. "Sei un angelo." Mi disse con un sospiro.
Risi. "Lo so."
"Che cosa farai oggi, fannullona?" Chiese Mel, prendendo il suo cappuccino e facendo un piccolo sorso.
Io feci spallucce e le dissi che avevo perso la mia carta d'identità e mi serviva un'altra.
Olivia si mise a sedere su una poltroncina del salone, non c'erano ancora clienti. "Non puoi farti mandare il certificato di nascita da qualcuno a casa?"
Scossi la testa. "No, vorrei che fosse così semplice."
Non era una bugia. Speravo davvero che fosse semplice. Loro non insistettero e ne ero felice perché non avrei dovuto mentire ancora dopo che erano state così ospitali con me.
"Potrei conoscere qualcuno, se sei abbastanza disperata da ricorrere a modi illegali." Mi disse Liv, rivolgendomi un sorriso sornione e un occhiolino.
Sollevai le sopracciglia e annuì. "Si, decisamente."
Lei si alzò e venne verso il bancone, scrivendo un indirizzo e un nome su un pezzo di carta prima di passarmelo. "E' circa a mezz'ora di macchina, posso trovarti un passaggio."
"Posso prendere un taxi, tesoro." Le dissi, oppressa dalla gratitudine per il suo aiuto.
Ma lei scosse la testa. "Dovresti andare con qualcuno, questo ragazzo è bravo con quello che fa, ma è anche fottutamente raccapricciante. Inoltre, un taxi ti costerebbe da morire."
Io annuì. "In questo caso, un passaggio sarebbe molto fantastico, grazie."
Olivia sorrise. "Non l'avrei fatto se tu non mi piacessi, Mals."
Io ghignai. "Siete entrambe le migliori."
Mandò un messaggio a qualcuno, dicendo che ci sarei andata d'accordo, e aspettammo una risposta. Non vedevo l'ora di conoscere un altro amico, ma allo stesso tempo avrei voluto andarci con Olivia o Mel. Ero un po' stanca e non ero molto dell'umore di forzare una conversazione in una macchina silenziosa con qualcuno che non conoscevo. Ma di sicuro non mi sarei lamentata. Se questo avrebbe funzionato, avrei avuto una carta d'identità prima di lunedì e sarei potuta rimanere all'Hollowed-Inn e avrei ottenuto il lavoro.
Le cose si stavano mettendo a posto e non potevo che esserne contenta.
"Va bene, lui sarà qui tra cinque minuti." Mi disse Liv, controllando il suo cellulare quando vibrò per un nuovo messaggio.
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all mine | ft. michael clifford (traduzione italiana)
Fanfiction"Non mi importa chi eri; mi importa chi sei e mi importa di più di chi stai lavorando per diventare." Questa storia non è mia, è una traduzione della storia di originator, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei. Io mi limito solo a tradurr...