OLIVIA'S POV:
Ero scioccata. No, fanculo, ero completamente sconcertata. Mali Cross, la dolce e gentile e sincera Mali Cross, aveva mentito per tutto questo tempo. Mi fidavo di lei, le avevo dato il benvenuto in casa mia e nella mia vita e nel mio cuore. Consideravo lei e Melissa le mie migliori amiche. Le avevo parlato di Ashton, le avevo dato la mia fiducia completa. E pensavo che lei avesse fatto lo stesso. Ma non si poteva mentire alle persone di cui ti fidavi. Volevo capire perché l'aveva fatto. Volevo sapere perché non avesse detto tutto prima del tour –prima di mettere a rischio le carriere dei ragazzi portando pubblicità negativa alla band. Ero felice che l'avesse detto a Michael. Ero arrabbiata che non l'avesse detto a me. Ero anche arrabbiata per il fatto che ci avesse messo così tanto tempo per venire allo scoperto. Tutti quei pigiama party che avevamo avuto, tutte quelle volte in cui era venuta da Marcy's. tutte quelle volte sarebbero state perfette per dire 'hey Liv, scusa ma ho mentito sul mio vero nome, penso che adesso sia un buon momento per dirti tutta la storia'. Avevo avuto tutta la storia? No. perché aveva deciso di dirlo alla sua cotta piuttosto che alla sua migliore amica.
Dio, sembravo una stronza.
Non lo pensavo.
Pensavo solo di essere triste per il fatto che questa amicizia aveva più importanza per me che per lei. O forse aveva solo paura. Comunque, questo non era qualcosa di piccolo che poteva essere superato e dimenticato. Non era qualcosa che potevo lasciar andare. Mi sentivo ferita e sapevo che anche lei doveva star male per aver dovuto lasciare il tour. Lasciare noi. Significavamo tutti molto per lei, non era un segreto. Sapevo che il suo cuore si sarebbe spezzato. Mi sentivo male per lei. Nonostante quello che aveva fatto, nessuno meritava di perdere i propri amici ed essere costretto a tornare nella casa da cui era scappato. Ma poi iniziai a chiedermi perché era andata via di casa e non mi sentì più così tanto in colpa. Non sapevamo il perché. E non mi fidavo di lei affinchè ci dicesse la verità. Non più.
La rivolevo indietro. Rivolevo la sua amicizia. Ma le avevo dato un'amicizia, le avevo dato il benvenuto, che non meritava. E adesso Michael aveva il cuore spezzato per lei e noi dovevamo pulire il casino che lei aveva combinato. Era giusto che avesse di nuovo avuto la possibilità di andare via? Forse era tempo che la smettesse di scappare da tutto, dalla vita e che fosse costretta a trovarcisi faccia a faccia. Questa era la realtà e le opzioni erano due: o era bloccata in un mondo immaginario oppure era solo un'amica di merda.
Ma comunque ero felice che se ne fosse andata. Eppure la rivolevo indietro.
MELISSA'S POV:
Wow. Solo wow. Non c'erano altre parole che potevo usare per descrivere la tempesta che era venuta dal nulla –come un tornado che era solo apparso e distrutto tutto. Mali. La nostra pura e angelica Mali. O Charlotte. Chi diavolo era Charlotte? Non ero arrabbiata per il fatto che mi aveva mentito, che avesse creato una nuova identità e neanche che avesse rovinato l'atmosfera del tour. Cioè, odiavo tutto questo, ma non era la parte che mi faceva arrabbiare. era il fatto che avesse portato Michael nel fango e poi mi aveva fatto rimanere a vedere lui con il broncio come un cane bastonato. Tutti sapevano che ero innamorata di Michael. Grande problema. Ero patetica, ma almeno ero sincera. E si, quando mi ero resa conto che Michael aveva una cotta per Mali, una cotta per Charlotte, mi ero arrabbiata. Avevo paura. E poi l'avevo vista con lui e il mio cuore aveva fatto male, ma allo stesso tempo lei era un bene per lui. Lo faceva sorridere come mai avevo visto prima e anche io dovevo ammettere che era bello vederlo felice –così eccitato per qualcuno. Mi importava di lui abbastanza da rendermi conto che se avrebbe potuto essere felice con qualcuno, era con lei.
Per un po' ero stata felice che fosse lei. Se non potevo essere io, allora Mali era una buona sostituta. Era meravigliosa, gentile e intelligente abbastanza da non lasciare che Michael la calpestasse con le sue battute sarcastiche e il suo umorismo pungente. Era perfetta per lui e mi dispiaceva non essere io, ma ero felice che fosse una delle mie migliori amiche. Pensavo che si sarebbe presa cura di lui e che l'avrebbe trattato come meritava.
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all mine | ft. michael clifford (traduzione italiana)
Fanfiction"Non mi importa chi eri; mi importa chi sei e mi importa di più di chi stai lavorando per diventare." Questa storia non è mia, è una traduzione della storia di originator, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei. Io mi limito solo a tradurr...