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Special POV: OLIVIA ACKLEY

Mi mancava. Più di quanto potessi immaginare. Ogni pensiero che avevo mi riportava a lui, ogni sentimento, ogni parola che sentivo. Tutto mi ricordava Ashton. E la parte peggiore? Erano passati solo 5 giorni. Sarebbero partiti per l'Australia tra meno di una settimana e poi sarebbero partiti per il tour e l'avrei perso per sempre. Di sicuro avrebbe trovato un'altra ragazza mentre sarebbe stato via. Sarebbe stata una cosa naturale da fare: andare avanti. Ma era questo che volevo davvero? Volevo abbandonare l'idea di un per sempre tra me e lui? Dovevamo essere. Eravamo fatti per essere. Forse una parte di me non vedeva tutto questo come una fine, più come pausa- anche se gli avevo detto io che era finita. Che diavolo significava? Per sempre? Per un po'? non volevo che fosse per sempre.

Oh Dio, cosa avevo fatto?

"Liv?" Qualcuno bussò alla porta della mia camera, spaventandomi mentre mi infilavo una felpa, pronta per andare a lavoro.

Era Melissa; aveva una chiave del mio appartamento in caso di emergenza, ma lei la usava comunque ogni volta invece di suonare e aspettare che le aprissi.

"Sono in condizioni decenti." Le dissi, guardandomi allo specchio.

Stavo iniziando ad odiare il rosa dei miei capelli. Era solo un ricordo di come le cose andassero bene prima. O almeno meglio di com'erano adesso. Era per questo che Mali aveva voluto cambiare il colore dei suoi?

"Come ti senti?" Mi chiese come se fossi malata.

Feci spallucce, perché sentivo così tante cose in una volta sola. "Preferirei non parlarne."

Era questo che le dicevo ogni volta che chiedeva. Stavo iniziando a pensare che magari sarebbe stato meglio farle solo sapere quanto stessi male perché almeno non sarebbe stata delusa ogni volta che la chiudevo fuori. Ma non volevo parlarne. Perché parlarne avrebbe reso tutto reale.

"Pensi davvero che tenerti tutto dentro ti faccia bene?" Chiese.

La guardai e vidi ch aveva le braccia incrociate al petto. Eravamo migliori amiche da anni. Era così che mi guardava quando era irritata. Ma irritata con me per cosa? Essere a disagio nel parlare del fatto che avevo rovinato tutto con Ashton?

"Preferisco tenere tutto dentro piuttosto che parlarne." Dissi, legandomi i capelli. Tenni gli occhi fissi sullo specchio, rifiutandomi di guardarla perché sapevo che i suoi occhi erano accusatori.

"L'hai voluto tu, Liv." Mi disse e la sua voce era gentile adesso. "Eravate miserabili e non vi vedevate mai. Non dimenticarti di come ti sentivi prima di chiudere la storia."

Non dimenticare come ti sentivi.

Aveva ragione. Ma stavo cercando così tanto di convincermi che era stato un errore lasciarlo che non potevo prendere in considerazione le sue parole.

"Pensi davvero che io abbia fatto la cosa giusta?" Le chiesi, girandomi verso di lei. "Sii sincera, c'era qualcos'altro che avrei potuto fare invece che andare via da lui?"

Anche solo dire 'lui' mi faceva venire voglia di piangere.

Lei fece spallucce. "Non lo so, ma è inutile pensare ai 'se'."

Presi la mia borsa dal letto e lasciammo la mia camera, uscendo dall'appartamento e andando verso la macchina.

"Lui come sta?" Chiesi.

Avevo paura della risposta. E se stava bene? Se quello che avevamo era vero, allora non sarebbe stato bene. Ma, allo stesso tempo, non volevo che stesse male. Sul molo, quando ero andata via, lo sguardo sul suo viso era stato traumaticamente triste.

all mine | ft. michael clifford (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora