33~Io credo a me stessa.

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<< Cosa vuoi dire Clare?>>

Non le do una risposta concreta alla sua domanda, ma esordisco dicendole qualcosa a cui tengo in modo particolare:

<< Promettimi Amanda che non mi lascerai mai sola, che non mi volterai le spalle come ha fatto Lily.>>

<< Perché mi dici questo? Ti ho forse dimostrato il contrario?>>

<< Il fatto è che ora più che mai ho bisogno di sentirmelo dire, di sentir pronunciare queste parole.>>

Immette aria nei suoi polmoni e per un attimo i suoi occhi si sgranano, come dopo aver visto qualcosa di agghiacciante.

È a quel punto che mi giro, quasi spaventata, temendo che alle mie spalle possa esserci qualcuno.

Ma non appena mi volto mi appare di fronte solo la visione di un muro scosceso a cui è ancorata la mia tenda, per lo più trasparente.
Solo questo.

Mi giro nuovamente e con mia sorpresa Amanda ha assunto un nuovo atteggiamento.

Rispetta tutte le convenzioni della brava ragazza, quella che non ha nulla da nascondere.
Inoltre cerca di abbindolarmi con un risolino piuttosto antipatico.

Con gli zigomi ancora alti dalle sue frequenti espressioni, infrango quello che si nasconde dietro un piccolo sorriso forzato.

<< Cos' e' stato?>> Domando io.

<< Niente Clare!>> Risponde lei quasi infastidita.

<< Amanda, dimmi la verità.>> Ribatto io passando al contrattacco.

<< Questa è la verità.>> Dice lei.

<< Allora perché hai guardato il muro alle mie spalle come se avessi visto un fantasma?>> Ripeto decisa io.

<< Ma cosa dici? Spero tu stia scherzando. Ho avuto un momento di crisi di fronte alla tua richiesta.>>

<< Ti risulta difficile promettere di essermi amica?>>

<< Non è questo. Il problema è che non ho mai più fatto promesse da quando ...>> Dice timorosa lei.

<< Quando?>> Le dico io per spingerla a continuare.

<< Te lo dico soltanto se tu mi dici cosa ti è successo prima, quando tornavi dal boschetto.>> Afferma lei.

<< Non posso Amanda, proprio non posso.>>

<< Allora non ti aspettare che io ti rimanga amica e soprattutto che stia al tuo fianco in questo mese.
Se hai qualche problema affrontalo e vincilo da sola. Non contare più su di me, su quello che potrà essere il mio aiuto.>>

Si alza in piedi furibonda e si accinge ad andar via.

Prima che lo faccia l' afferro per un braccio e le dico:

<< Amanda non devi avercela con me. Se io potessi ti racconterei tutto.>>

<<Lasciami stare Clare, non voglio perdere del tempo prezioso con te.
Quando poi finirai in brutti guai non venire a piangere sulla mia spalla. È troppo fragile per reggere la cattiveria.>>

<< Sono stata minacciata.>>

Le dico prima che possa aver oltrepassato la soglia.
Lei si volta e intravedo nei suoi occhi lo stupore.
Le sue labbra, basite, a malapena riescono a muoversi, ma da esse inizia a comparire un filo sottile di voce che poi assume maggiore intensità.

Aneliti sublimi (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora