Non avviene molto spesso di ritrovarmi in simili situazioni.
Di solito chi fa parte del mio passato resta al suo posto e poi non ha più ripercussioni sul momento presente.
All' inizio, quando mi sono trasferita qua, il fatto di non avere amici mi faceva sentire ancora di più la loro lontananza, la loro mancanza.
È per questo che mi angustiavo al solo pensiero di ritrovarmeli davanti, di riincontrare tutti coloro che avevo lasciato negli States e che non si erano fatti sentire per parecchi mesi.Provo però tanta gioia per il fatto che sia qui, davanti a me e che mi sorridi ancora.
<< Sono venuta a trovare un' amica.>> Risponde lei con aria e tono beffardo.
Rimango un po' sbigottita.
Anche se questa fosse la verità, fossi stata in lei avrei detto qualcos' altro.
Questa dell' amica non si può proprio sentire, soprattutto se pronunciata in mia presenza. Non è stato semplicemente delicato, in particolare se reduce da un doloroso allontanamento, cioè quello avvenuto negli States e del quale ancora mi duole il minimo pensiero di quei giorni.<< Ah ... allora credo che per venire qua tu abbia dovuto imparare lo spagnolo.>> Dico io tergiversanfo sull' argomento trattato prima.
<< Claro.>> Risponde lei ridendo.
<< Tu, invece? Che mi racconti?>> Riprende lei.
Non capisco se la sua sia una semplice domanda, fatta così ... per ingenuità o se dietro questa si nasconda il gusto di sapere qualcosa di più sulla mia vita.
<< Tutto tranquillo.>> Le rispondo portando gli occhi al cielo.
<< Ah ... meno male.>>
Prende poi parola e continua a interloquire con me:
<< La mia amica mi ha detto che in questi ultimi due anni qui sono successi fatti agghiaccianti.
Prima la morte di un ragazzo e poi l' arresto di una ragazza, presunta colpevole.>><< Si, è così.>> Rispondo io cercando di non addentrarmi nei particolari.
<< Ma tu li conoscevi?>>
Mi chiede lei mostrandosi con la classica espressione da persona ignara, ma che in fondo sa magari più di quanto ne sappia in realtà io.<< Si, lo eravamo.
L' arresto di Lily e la morte di Jeremias ci hanno allontanato. Li sento distanti da me più che mai, specie oggi che compio gli anni e che ho dato questa festa. Potranno essere centinaia o migliaia gli invitati di là, ma nessuno potrà sostituire mai l' assenza dei miei amici.>>Dico semplicemente ciò che vuole sentirsi dire.
Negare e fare finta di non saperne niente sarebbe inutile perché so che cercherà di divagare in ulteriori discorsi per poi arrivare a ciò che ho detto.
Per farla breve non me la scollerò di dosso fin quando non le dirò ciò che voleva sentirsi dire e ciò che le ho appena detto.Quel sorrisetto maledetto torna a ricomparire. Lo intravedo tra smorfie fuggenti e occhi sorchiusi.
<< È difficile perdere un amico.>> Aggiunge lei.
<< Un amico non si perde soltanto quando uno dei due muore e non si può istaurare più quella corrispondenza, quell' unamicità che dapprima ci legava.
Si perde un amico principalmente da vivi, quando i due non si parlano più e magari, incontrandosi per strada, stenteranno a riconoscersi o cambieranno addirittura direzione.
Io ne ho persi tanti e tanti ne ho ritrovati.>> Dico io.<< Buon per te.>>
<< Come stanno gli altri. Li hai più visti o sentiti?>> Domando io.
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Aneliti sublimi (IN REVISIONE)
غموض / إثارةUno scenario pittoresco, caratterizzato da suggestivi scorci di campagna toscana, fa da sfondo ad un thriller intriso di suspense e colpi di scena. A Jolie Chapman, eccentrica e loquace sessantenne, è stato appena diagnosticato un principio di demen...