44~Secrets

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Non lo seppi fare, non seppi fendere neanche quello scoglio.

Me ne andai vigliaccamente, interrompendo quell' alterco che stava per crearsi. Lo feci prima che tutto risultasse irrecuperabile.
Amanda non si seppe trattenere e si accinse ad affrontarmi verbalmente.
Non aver finito quel libro non poteva essere definito un buon pretesto per aggredirmi, ma lei lo fece diventare.
E immancabilmente saltò fuori il fatto che il commissario fu sul punto di darmi un ultimatum, che Brian era invischiato nella vicenda e che entrambi abbiamo un' ottima intesa.
Che la notizia fosse di dominio pubblico non mi scompose più di tanto, ne ero già consapevole e forse preparata a qualcosa di peggiore. Le pareti di quest' edificio hanno bocca e orecchie: origliano e diffondono informazioni a mio dire molto personali.
Sostai parecchi minuti dinanzi alle ingiurie che mi rivolse quella ragazza.
Le diedi modo di sfogare i propri sentimenti, sempre a mio discapito. Ero sicura che prima o poi sarebbe esplosa, che me li avrebbe rinfacciati tutti, uno per uno e fu per questo che rimasi lì fin quando mi resi conto di averne avuto abbastanza.
Prima di andar via le diedi in tutta disinvoltura, le risposte che meritava, nè più nè meno. Non alzai la voce, questo lo lasciai a chi è del mestiere, tanto che il mio tono si mantenne calmo, rilassato e costantemente immutato.
Amanda si abbassò poi al livello di gesti folli e simultanei, quali afferrarmi il braccio e stringerlo forte come fosse un morbido cuscino.
Imprecò ancora e lo fece per tante altre volte. Sentivo che il nostro dibattito sarebbe sconfinato di li a poco, anzi a dirla tutta ne ero proprio sicura.
Staccai la sua mano con forza e mi dileguai senza esitazione.
Non posso credere che fu sul punto di prendermi per i capelli, di litigare come due bestie.
E poi perché? Il fatto che non abbia apprezzato il suo prodigioso atto l' ha fatta andare su tutte le furie, di sicuro in maniera smodata.
Tuttavia le restituì il libro non per farle un torto, per risultare un detrattore o semplicemente per dimostrarle superiorità. Non me lo seppi spiegare neanche io, ma quell' elaborato mi dava un senso profondo di angoscia, come se quella storia l' avessi già sentita.
Mi esentai autonomamente dal ricordarla, anche se si trattava solamente di una minuscola sensazione.
Ero diffidente, distaccata da tutto e da tutti. Camminai dritto per la mia strada e mi indisponevo al solo pensiero di incontrare qualcuno.
Questi cantoni, questi spazi, questi corridoi.
Avevo vissuto in questi luoghi per circa un mese a contatto con gente che ritenevo dalla mia parte, mentre invece tutti qui sembrano avercela con me e non si precludono nemmeno a farmelo notare.
Un motivo diverso per ognuno di loro si potrebbe pensare, ma io non credo affatto nelle coincidenze.
Richard, la goccia che fa traboccare il vaso.
Nulla da aggiungere, il proverbio ha espresso il concetto in maniera impeccabile.
Da quando ci ha lasciati, dubbi, incertezze e sospetti sono imperversati in quest' edificio e ci hanno parificato un po' tutti, nessuno escluso.

Sentii mormorare una nenia.
Eh già ... adesso ricordo meglio. Non ci feci molto caso, sembrò la pura voce di una bambina, tenue e armoniosa, che di certo si distingueva in quel clima di incomunicabilità.
Mi parve poi di intravedere qualcosa lampeggiare con discontinuità, proprio come fosse un faro di un automobile. Mi smentii all' istante, giacché non avvertii alcun tumulto, solo silenzio e un corpo moribondo che giaceva sotto i miei piedi. Non sapevo ancora fosse Richard, altrimenti avrei agito diversamente da quanto ho fatto.
Il commissario e i suoi fastidiosi sogghigni, Brian e il suo essere bieco, Amanda e i suoi giochetti, Liam e il suo fare volubile, l' abulia di Bella e infine l' improvviso arrivo di Brigitte. Che la soluzione fosse stata davanti ai miei stessi occhi?
Magari non volevo vederla, non volevo prenderne atto, ma in qualche modo c' era.
Quel giorno in spiaggia forse non ero da sola come pensavo. Di sicuro non ci sarà stata una baraonda di gente per la strada, ma qualcuno era rimasto di sicuro a vigilare.
Mi parve di raggelare repentinamente. Era la stessa situazione che vivevo ogni volta che rammentavo qualcosa di rilevante.
Saggiai mentalmente i campanelli d' allarme che mi si erano posti davanti.
Non riuscivo ancora ad attribuire un nesso logico alle azioni, ai fatti e ai motivi per cui si erano manifestati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2022 ⏰

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