E' mattina. La notte non e' affatto trascorsa bene ... continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto senza pero' trovare una giusta posizione. Adesso pero' mi rendo conto che non ho dormito male perche' ero scomoda, ma il nervosismo mi ha portato a condurre una notte insonne. Nervosismo per tutto quello che mi accade e per le tante bugie che gli altri credono di farmi bere. Nervosismo per mia madre e la sua incapacita' nel capire che non sta sbagliando solo con noi , ma anche con la famiglia di quell' uomo, e anche per Lily che dopo una settimana che non si fa sentire riappare improvvisamente per chiedermi scusa. Le ho detto ieri che ne avremmo parlato meglio a scuola, ma io non voglio parlare. So che ogni tentativo di riconciliarci sarebbe inutile, in quanto mi sono convinta che, in tutto questo tempo, mi ha solo ed esclusivamente usato. Di questo spero con tutto il mio cuore di rimanerne sempre fermamente convinta. Sono stanca di Lily e delle sue bugie e sono stanca di tutti quelli che mi circondano! Se qualcuno mi chiedesse quali dei super- poteri preferirei avere risponderei di certo quello dell' invisibilita'. Si esatto, vorrei rendermi invisibile agli occhi di tutti loro. Se potessi chiederei soltanto una cosa ... scappare da questo inferno! La verita' e' che manco io saprei dove andare, anche se, in questo momento tutti i posti sarebbero meglio di qua. Sono ancora a letto. Manca un' altra ora, poi mi tocchera' alzarmi e affrontare ancora un' altra giornata. Rabbricidisco al solo pensiero. Preferirei non alzarmi mai piu' da questo letto piuttosto che avere a che fare ogni giorno con tradimenti e bugie. Non so come si sentirebbero altri al mio posto, ma io proprio non ce la faccio a resistere e a far finta che vada tutto bene. Non e' cosi' ... non va tutto bene ...anzi va sempre peggio, ogni giorno che passa sempre piu'. Provo a riprendere sonno, ma la mia mente e' talmente tanto pensosa che non ci riesce proprio a rilassarsi. Ormai mi sono rassegnata: per oggi ogni tentativo sara' vano di riaddornentarmi. Usero', come tanti giorni a questa parte, il correttore per nascondere le occhiaie, simbolo della mia notte insonne e del mio animo tormentato da mille pensieri. In questa situazione l' unica a salvarmi e' la speranza ... la speranza che tutto vada meglio d' ora in avanti. Non voglio mica che questo sia solo l' inizio di una vita tormentata. Voglio , al contrario, che quest' ultimo episodio negativo della mia vita segni la fine di tutta la serie precente e l' inzio di un nuovo capitolo che preservi solo cose belle. Non ce la faccio piu' a rimanere a letto cosi' mi alzo e scendo in cucina a prendere un bicchiere d' acqua. Dormo senza calze di questi tempi. Ci stiamo avvicinando alla primavera e gia' inzio ad immaginare di sentire il calore del sole sulla mia pelle. E' una bella sensazione ... mi da gioia perche' mi ricorda tanto l' estate. I mesi estivi sono forse i piu' belli. Il mare, la spiaggia , I bagnanti che urlano, parlano o nuotano nelle meravigliose acque dell' Atlantico. Quando ripenso all' estate mi sovviene il ricordo di una famiglia unita, come lo era la nostra .Era ... perche' adesso non credo lo sia piu'. E' il vago ricordo di quella famiglia composta da me, mamma, Ester e anche papa'. Mio padre e' morto 3 anni fa. Mi manca tantissimo. Era l' unico che riusciva veramente a capirmi piu' di chiunque altro e adesso invece e' quello che mi manca piu' di chiunque altro. Vorrei tanto fosse qui vicino a me a darmi sostegno in questa brutta situazione in cui mi trovo. Spero solo, che d' alto, mi possa suggerrire come aggire per fronteggiarla. Di sicuro lui mi avrebbe aiutata, ma purtroppo non sara' mai piu' cosi'. Bevo l' acqua a sorsi , come avessi il signozzo,poi mi siedo sulla sedia del soggiorno. Non trovo niente da fare di questi tempi, a parte studiare. Io mi riferisco
pero' al tempo libero. Tutte le mie conpagne si organizzano con le amiche per uscire. Prima lo facevo, poi da circa una settimana e mezza ho smesso dopo quello che e' accaduto a Je. Dovrei pero' riprendere al piu' presto ... sono convita che uscire per conoscere gente nuova mi fara' di sicuro bene. Devo assolutamente ricontattare le ragazze per un uscita, magari il prossimo weekend che ormai e' alle porte. Ecco trovato un modo come reaggire. E' in buon metodo pero' ... non capisco come non mi sia potuto venire in mente. Poi mi alzo dalla sedia e corro su in camera a prepararmi. Mamma ed Ester dormono ancora. Non mi va di disturbarle, cosi' cerco di fare il piu' piano possibile. Vado in bagno e mi faccio una bella doccia fredda, che, in inverno e' un piacere farla. Purtroppo la doccia e' guasta da piu' di un mese , ma la mamma e' talmente presa da Carlos che non riesce nemmeno a chiamare l' idraulico per provvedere a sistemarla. Poverinaaa, ma che colpa me haa!😠 Lasciamo perdere questo discorso, e' meglio per tutti. Mi do in' asciugatina veloce e rengrazio il cielo di non essere morta ibernata li dentro. Il rischio era molto alto e c' era anche una piccolissima possibilita', ma dico piccolissima, solo il 99℅, che le persone che sto pensando in questo momento avrebbero potuto gioire della mia morte.
Metto poi l' accappatoio e , camminando in punta di piedi giungo nella mia stanza. Mi vesto velocemente. Poi prendo lo zaino e esco di casa. Prima di uscire pero' vedo con la coda dell' occhio, dietro di me, mia madre. Non ha manco il tempo di aprire bocca che le sbatto la porta in faccia. Una volta uscita inizio a camminare, prima piano,poi il mio passo diventa sempre piu' veloce, tant' e' che inizio a correre. Attorno a me c' e' un bellissimo prato verde con moltissima vegetazione. Mentre corro immagino nella mia mente di essere da tutt' altra parte e per un attimo dimentico tutti i miei pensieri e inquietudini e penso soltanto al presente, a questa condizione di benessere che si e' creata in me e che mi rende am settimo cielo. Mi lascio trasportare dal vento come una piuma, anche se la differenza e' abbastanza evidente tra me ed essa. Questi pero' sono dettagli. Fatto sta che non vorrei piu' smettere di sognare ad occhi aperti.
Vorrei che questo momento non finisse mai. Vorrei, vorrei , vorrei ... il condizionale non mi e' mai piaciuto .E' il tempo dell' incertezza, della possibilita' che qualcosa possa accadere.
La vita poi e' tutt' altra storia ... niente sogni, niente fantasie ... solo realta'.
Arrivo a scuola. Sono la prima di tutti ad arrivare tant' e' che i cancelli sono ancora chiusi. Mi siedo sul gradino e aspetto che qualcuno si degni ad aprire. Aspetto 5 minuti, poi 10 e poi ancora 20 minuti, ma di aprire non se ne parla. Scorgo in lontananza il bidello che mi vede, pero' si volta dall' altra parte e inizia a spazzare a terra. Fa di tutto pur di non aprire la scuola.
Poi finalmente vedo arrivare qualcuno ... sono Diana e Samantha , le amiche di scuola con cui uscivo prima. Vengono a salutarmi, poi si allontanano e si mettono in un angolo a parlare dei fatti loro. Decido cosi' di avvicinarmi. -Ciaoo ragazze, di che parlate? - Oh , ma di niente. Chiacchere fra ragazze. - Tu , tutto bene Clare? Non ti sei fatta piu' sentire! Aggiunge Diana mentre Samantha annuisce.
- Si , in realta' sono rimasta un po' scossa dalla morte di Jèremias. Come sapete eravamo molto amici ed e' molto dura per me poterla mandare giu'.
- Eh si, purtroppo e' stata una notiziaccia per tutti.
Abbasso la testa e poi aggiungo ... - Che ne dite di rifarci uno di questi giorni. Andiamo a mangiare una pizza in uno dei ristorantini che hanno aperto lungomare .
- Ottima ideaa Clare ! Ti va bene stasera?
Me la penso un po' poi accetto : Andata per stasera!
- OK, avviso gli altri. Ci vediamo stasera.
-OK ! Annuisco mentre lo dico.
Nel giro di pochi minuti il cortile davanti la scuola si riempe e il bidello apre finalmente.
Entriamo tutti al suono della campana. Arrivo in classe e inizio a prendere posto.
La professoressa non si fa attendere e inizia subito a interrogare. La sedia di Lily e' vuota.
Anche il mio compagno di banco, Tobías, e' assente. Oggi manca meta' classe. La mia e' un' aula deserta.
Passano cosi la 1°, la 2°, ma anche la 3°, la 4° e la 5° ora. Usciamo da scuola tutti distrutti. Ieri sera c' era una festa in citta' e molti ragazzi hanno partecipato fino a tarda nottata. Adesso non si capisce se hanno sonno o sono ubriachi. Camminano barcollando e appoggiandosi l' uno con l' altro.
Anche io appartengo a quella categoria, per altri motivi pero'. L' effetto del correttore e' ormai svanito e le occhiaie sono divenute molto evidenti.
Faro' bene a rientrare se non voglio che qualcuno mi veda ridotta in questo stato.
Arrivo a casa e trovo la mamma. Ha fatto gia' mangiare Ester e adesso sta lavando i piatti. Passo in fretta per evitare che non mi veda, ma , per mia sfortuna, se ne accorge e mi richiama:- Clare, aspetta ! Parliamooo in minuto!!
- No, scusami ... e' tardi. Non ho tempo. Stasera esco e devo andare a prepararmi. Poi magari ne riparliamo un' altra volta.
Le dico questo soltanto per evitare che insista, non ho intensione di sentire le sue giustificazioni perche' non esistono giustificazioni per quello che ha fatto.20:00
Sono gia' pronta per uscire. Mi sono messa d' accordo con le ragazze per l' appuntamento. Mi passera' a prendere Samantha, che , essendo un anno piu' grande , ha gia' la patente. Questa sara' una serata di sole ragazze, niente ragazzi !
Sento poi un clacson suonare piu' volte. E' lei.
Esco di casa, ma prima do un bel bacio a Ester e saluto con la mano mia madre. Non e' colpa mia se I nostri rapporti si stanno facendo via via piu' freddi.
Salgo in macchina con Sam e partiamo.
Arriviamo nel locale. Insieme a Diana ci sono altre 4 ragazze dell' ultimo anno e due della mia stessa eta'. Facciamo subito conoscenza.
Mangiamo la pizza e nel frattempo parliamo un po' del piu' e del meno. Fin' ora nessuna di loro si e' permessa di parlare di Je e della sua morte. Hanno forse capito che non dovevano risultare indelicate, soprattutto sapendo della nostra amicizia. Sono tutte molto simpatiche e , apparentemente, molto disponibili.
Dopo mangiato usciamo a fare due passi fuori. Il locale dispone di uno spazio all' aperto molto grande e ben attrezzato.
Ci sono tavolinetti, poltroncine e anche divanetti.
- Allora, ci voleva una serata tutta ragazze , veroo? Dice Diana
- Sii, certoo ! Rispondiamo tutte in coro.
C' e' chi ripropone di farne un' altra. Per me va bene tutto. Mi trovo bene con loro perche' non continuare a vederci qualche sera, magari nel weekend?
Almeno in queste serate terro' la mente scombera dai pensieri.
Inizia a far freddo fuori e Samantha propone di rientrare. Io mi accodo. Ma non appena volto dall' altro lato intravedo una mia recente conoscenza: Carlos.
Si , e' proprio lui ... il compagno della mamma. Adesso e' qui che se la spassa con un gruppo di amici.
Poi gli si avvicina una donna.E' giovane, anzi adesso che la osservo meglio e' molto giovane, avra' massimo dieci anni piu' di me.
Si abbracciano e si baciano accerchiati dai loro amici.
Ho saputo ieri che aveva una moglie , ma non che fosse cosi' giovane. Sto iniziando ad avere sospetti sul suo conto. Vuoi vedere che e' quell' uomo che tradisce la moglie con l' amante ( mia madre) e poi tradisce l' amante con la seconda amante ( quella ragazza).Adesso mi spiego la mia sfiga. Pensavo fosse soltanto qualcosa di personale, invece e' un qualcosa di ereditario. La verita' e' che prima o poi tutti veniamo traditi. Torno cosi' a casa, dopo avere salutato le ragazze. Rientrando vedo mia madre , ma non faccio parola di niente. Non voglio darle questo dispiacere. Nonostante abbia le sue pecche le voglio bene e non voglio che stia male per uno che non se lo merita.Ciaoo❤, questo e' il 18° capitolo della mia storia. Se vi e' piaciuto lasciate 🌟e commenti .❤
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