La sveglia suonò puntuale alle sette del mattino. Luke si stiracchiò e si voltò verso Hanna che di svegliarsi non ne voleva sapere. Si avvicinò e le gridò all'orecchio facendola sussultare. <<James?>>, chiese preoccupata. Guardò Luke che stava ridendo e gli tirò un ceffone sul braccio. <<Ma che risvegli sono questi? Dov'è finito il "buongiorno amore, ti ho preparato la colazione?>>, disse accigliata. <<Beh Buongiorno amore. Preparami la colazione perché tra meno di un'ora devo essere fuori!>>, le rispose Luke. Hanna sbuffò e si alzò dal letto. Passò nella camera di James che dormiva ancora tranquillo e poi scese sotto a preparare la colazione per l'omone gigante!
La cucina era abbastanza grande ed era tutta bianca con ripiani in granito dello stesso colore. Aveva una penisola in cui consumavano la maggior parte delle volte la colazione e poi di fronte ad essa c'era il tavolo e alle spalle un mega divano che si affacciava sul salone. Quando avevano comprato questa nuova casa, ne erano rimasti affascinati subito. Non avevano cambiato zona, avevano solo deciso di spostarsi di qualche centinaio di metri per rimanere sempre in una zona periferica. Entrambi i lati della cucina e salone avevano due grandi vetrate dotate di porte scorrevoli che li portava in giardino. La casa era grande e comoda per loro tre e sarebbe stata ancora più comoda con un quarto componente della famiglia. Pensò che avrebbe dovuto chiamare subito la Dottoressa per prendere un appuntamento. Si era accorta di avere un ritardo qualche giorno prima che partissero in barca. Una mattina si era svegliata nauseata e debole. Cominciò ad avvertire gli stessi sintomi di quando aspettava James. Poi si accorse che i giorni di ritardo da due diventarono tre, quattro e una settimana e cominciò a capire tutto. Decise di godersi prima la vacanza e tenerlo per sé soprattutto perché aveva paura di rivivere ogni singola paura, ovvero quella di essere abbandonata di nuovo da Luke. Non perché dubitasse di lui, ma perché non avevano parlato di avere altri figli e non sapeva come l'avrebbe presa. Negli ultimi due anni, Luke, era sempre rimasto al suo fianco e non avrebbe dovuto pensare che lui non avesse voluto questo figlio, però dentro di lei sentì una strana sensazione, come se anche questa gravidanza ostacolasse in qualche modo la loro vita di coppia. Due mani l'afferrarono dai fianchi e la fecero indietreggiare contro un petto scolpito che ormai conosceva bene. Si voltò verso di lui e lo vide nel suo completo elegante di ufficio. Adorava il suo profumo e amava il suo uomo che le faceva perdere la testa in continuazione.
<<Mmh...che buon profumo!>>, disse lui baciandole una guancia.
<<Si proprio da vomito direi...>>, rispose lei disgustata.
Luke le fece una carezza, <<Stai male?>>, chiese preoccupato.
Hanna scosse la testa e mise i piatti sul ripiano della cucina. <<Ecco a te, mangia. Io vado a fare una doccia e poi preparo James>>. Luke la bloccò dal braccio e la incastrò tra lui e il ripiano. Prese a baciarla e lei si perse nei suoi baci, quando alzò le braccia per passarle nei suoi capelli, lui le bloccò subito i polsi, <<Devo andare a lavoro, non toccarli>>, poi la baciò ancora attirandola ancora di più, facendola aderire al suo corpo. <<Mammaaa!>>. Hanna si staccò da suo marito e lo spinse, <<Tempismo perfetto James!>>, Luke scosse la testa e cominciò a mangiare. Hanna salì i gradini a due a due e raggiunse subito la cameretta di James, dove stava quasi per mettersi a piangere. Prese il piccolo e scese giù per fargli il suo latte. <<Dammi a me, faccio io. Tu vai a prepararti>>, disse Luke. <<Grazie amore>>, rispose lei.
Poco più tardi scese giù pronta per andare in ufficio e Luke la guardò dalla testa ai piedi. Era sempre perfetta e sempre così sexy. <<Smettila Luke>>. Alzò lo sguardo e fece una faccia confusa. <<Che ho fatto?>>
<<Lo sai. Non fissarmi in quel modo.>>
<<Ti fisso come voglio. Comunque io sono già in ritardo, devo andare!>>. sbuffò.
STAI LEGGENDO
Ricominciamo da noi
ChickLit#Sequel di "Ricominciare insieme a te". La avventure di Hanna e Luke non sono finite. Un matrimonio, un bambino di quasi due anni e uno in arrivo. La loro felicità sprizza da tutti i pori ma non sempre la vita è fatta di rose e fiori. Spesso si ritr...