Capitolo 3

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Luke continuava a battere la penna nel bordo della scrivania, dentro di lui un certo nervoso pieno di ansia cominciava a farsi strada. Controllò di nuovo l'orologio ed erano solo le due. Tra meno di un'ora sarebbe andato con Hanna a fare la prima visita ed era emozionato all'idea di vedere per la prima volta il suo secondo figlio. Per lui era come se fosse la prima volta assistere da padre perché quando era stato di James lui e il suo orgoglio avevano mandato tutto a puttane. Attendeva solo che Hanna lo chiamasse per raggiungerla e per fortuna era a pochi isolati dal suo studio e ci sarebbe arrivato in due minuti a piedi. Sbuffò e suonò il suo telefono e lesse il prefisso spagnolo. <<Pronto mamma!>>, esordì.

<<Ciao Luke, com'è andata la visita?>>, chiese sua madre dall'altro capo del telefono.

<<Non era di mattina. Deve ancora farla. >>

<<Ah ma tu ci andrai vero?>>

<<Non posso perdermela mamma! Cascasse il mondo io sarò lì!>>, rispose nervoso.

<<Bravo figliolo. Ma che hai?>>

Luke guardò di nuovo l'orologio e notò che Hanna fosse già in ritardo. <<Niente sono ansioso. E' la prima volta e sono molto agitato>>, rispose alla domanda di sua madre. <<Oh credimi è bellissimo. Fammi sapere cosa vi dice la dottoressa>>

<<Si adesso vado, ho una chiamata nell'altra linea>>, chiuse la comunicazione con sua madre e prese tutti i suoi averi scontrandosi con Sam non appena varcò la porta del suo ufficio. <<Ma fai attenzione Luke!>>, le gridò lei, ma lui fece un segno con la mano e si recò subito fuori. Tirò fuori il suo cellulare e chiamò Hanna. <<Luke?>>

<<Ma dove sei finita? Abbiamo l'appuntamento tra poco!>>, cominciò a camminare sul grande marciapiede in direzione dell'ambulatorio della dottoressa. <<Sto per arrivare. Purtroppo ho fatto tardi ad una riunione. Ah eccoti ti vedo>>, esordì lei. Luke alzò lo sguardo e vide Hanna dall'altro lato della strada, con passo svelto attraversò la strada e le diede subito un bacio non appena la vide davanti a sé. <<Sei agitato?>>, disse divertita lei. <<Abbastanza>>, borbottò. Si misero a camminare mano nella mano come due innamorati. Ogni tanto Hanna lanciava sguardi da innamorata a suo marito e lui ricambiava con un sorriso, e lei? Lei si scioglieva. Appena giunsero all'ambulatorio, Luke la fece entrare per prima e quando entrò si sentì sollevato a vedere di non essere l'unico uomo lì dentro. C'erano tante coppie e tutte accompagnate dai loro mariti o compagni. All'angolo invece c'era una ragazza anche fin troppo giovane, da sola senza nessuno che l'accompagnasse. Hanna e Luke si accomodarono e Luke non le lasciò la mano. Vide quella ragazza osservarli e lui si sentì leggermente in imbarazzo. Hanna capì il suo disagio e si avvicinò al suo orecchio. <<Anche io li osservavo proprio come fa questa ragazza. Mi sentivo diversa e triste perché loro avevano un compagno ed io come lei ero sola.>> Luke la guardò e strinse le labbra in una linea dire, poi annuì e alzò di nuovo lo sguardo verso quella ragazza e capì quanto fosse brutto e quanto fosse stato difficile per Hanna affrontare tutto questo da sola. Sorrise alla ragazza che continuava a guardarlo e lei imbarazzata distolse lo sguardo da loro. <<Prometto di non lasciarti mai più sola e farti vivere questo disagio>>, le bisbigliò chinandosi verso di lei. Hanna sorrise e gli strinse ancora di più la mano. Lui se la portò alle labbra e la baciò. Poco dopo la segretaria della dottoressa li chiamò e li fece accomodare. <<Oh Mrs. Barlow che piacere rivederla!>>

<<Mrs. Dave>> la corresse Luke, la dottoressa si voltò verso di lui e lo guardò accigliata. <<Sono il marito. Luke Dave>>, si presentò infine.

<<Ah non sapevo si fosse sposata. Come sta il piccolo?>>, rispose lei rivolgendosi ad Hanna.

<<Sta bene, adesso lo abbiamo lasciato con i suoi zii e comunque è il padre di James>>, disse indicando Luke.

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