Capitolo 25

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Il dolore non è solo quello fisico. Il dolore è morale, mentale, coscienzioso. Questo succede quando perdi una persona e pensi di averla persa a causa dei tuoi sbagli.
Sbagli ripetuti che susseguono incomprensioni e litigi.
Sbagli che ti portano ad allontanarti da chi veramente ti ama, e poi ti accorgi che senza di essa potresti non essere nessuno perchè ciò che ti rende forte veramente, è la sua continua presenza al tuo fianco.

Quando perdi veramente quella persona, ti accorgi che nulla sarà per come era sempre stato. La metà di te diventa apatica, come se non volesse più collaborare con te perché è spenta e sta lì a pensare l'altra metà che non ne fa più parte.

Ti ritrovi ad osservare un cielo stellato che non emana luce, come se per vederlo illuminato bastasse guardarlo con occhi diversi, occhi felici e accesi, con la voglia di brillare e illuminare l'intero cammino della persona a cui ami.

Ti ritrovi in un campo fiorito ma non senti l'esigenza di prendere un singolo fiore perché da solo potrebbe far morire l'intero campo. Non senti il profumo che emanano i fiori e ti sembra una distesa di erbaccia di un campo abbandonato.

Oppure come se entrassi in una profumeria e ti ritrovi migliaia di profumi diversi. Ognuno con la sua fragranza, chi dolce, chi aspro, chi forte e nauseante, ma sai che tra tutti quei profumi, l'unico che tu voglia veramente è dentro un forziere nascosto proprio per non essere preso da nessuno. In quel forziere in cui si tiene nascosta l'essenza più preziosa e tu non ne potresti fare uso.

Ti ritrovi solo, ti dai la colpa e sai che hai sbagliato fin troppo. Sai che non sarà facile, soprattutto quando manca la tua metà, la persona che ami.

Seduto sul letto con una gamba tirata su dove teneva appoggiato il gomito, Luke guardava James dormire accanto a lui. Lo aveva fatto mangiare e lo aveva lavato. Lui aveva chiesto più volte di Hanna, ma Luke gli aveva detto che era a lavoro e non poteva stare con lui. Aveva provato a chiamare ad Hanna, ma lei aveva rifiutato la chiamata sempre. Non poteva sopportare l'idea di vivere lontano da lei e dei suoi figli. Erano troppo importanti per perderli e non ne aveva la minima intenzione di stare in queste condizioni. Fece una foto a James mentre dormire e la mandò ad Hanna con su scritto: "Ha chiesto di te per tutto il tempo. Gli manchi e mi manchi da morire".

Hanna lesse il messaggio, vedendo la foto di James e nonostante le lacrime versate tutto il giorno, riprese a piangere non appena vide la foto. Dopo che Simon si portò Luke, si mise nel letto di James e ci rimase per tutto il tempo senza riuscire a prendere sonno. Non voleva entrare nel letto in cui aveva dormito con un traditore. Non voleva pensare che aveva condiviso suo marito con un'altra ed era tutta colpa di lui. Lui aveva sbagliato e questo era il prezzo da pagare, stare lontano da lei. Si accorse di essere di nuovo da sola, sola in una casa troppo grande per lei e i suoi figli. Sola perché era di nuovo una mamma sola. Sola perché aveva perso di nuovo la sua famiglia.

Da sei mesi a questa parte sapeva o anzi sentiva dentro di lei che questa donna le avrebbe rovinato il loro matrimonio. Aveva avvisato così tante volte Luke, ma lui non aveva ceduto. Non l'aveva mai capita. Le aveva dato della gelosa che non si fidava e questo era il risultato: matrimonio fallito.
Si girò su un fianco abbracciando il cuscino di James. I suoi figli erano tutta la sua vita e avrebbe fatto di tutto per proteggerli e crescerli, anche da sola.

Luke vagò per la stanza tutta la notte. Guardò lo schiarirsi del cielo per dare spazio ad un nuovo giorno. L'ultima volta che aveva vissuto un'alba così, era stato dopo che Hanna lo aveva cacciato dopo aver fatto l'amore sentendo dire che amava un'altra donna, ma non era vero. Con Isabel era stata tutt'altra storia.  Aveva sofferto ma era riuscito a recuperare la sua famiglia. Oggi gli sembrava più difficile. Pensò al bambino dentro di lei, non vedeva l'ora di vederlo e conoscerlo ma sentiva dentro quella paura di non crescerlo come avrebbe voluto fare.
Hanna si svegliò con i raggi del sole che filtravano sul suo volto. Scosse il viso e si girò piano. Una figura, vicino la finestra, attirò la sua attenzione e si accorse che Luke era li e la stava fissando. Aveva la camicia sgualcita e il volto come se non avesse chiuso occhio tutta la notte. Un paio di jeans e delle scarpe sportive anziché le classiche che usava per lavoro.
Non parlava, era li e la guardava, aspettava che lei parlasse e lei aveva il cuore che le batteva così forte che sembrava quasi volesse uscire dalla gabbia toracica.
Si tirò su a sedere toccandosi la pancia, <<Dov'è James?>>, chiese con voce flebile.
<<E' con Simon e Lys>>, disse a bassa voce. Hanna scostò le coperte e si alzò, andò in bagno e si chiuse a chiave.
Temporeggiò dentro il bagno perché non riusciva ad affrontarlo, non voleva nemmeno guardarlo negli occhi.  Sciacquò il viso più volte e prese respiri profondi. Quando uscì dal bagno lo trovò appoggiato allo stipite della porta della loro camera da letto. Notò il letto ancora intatto e capí che era rimasta a dormire tutta la notte in quello di James. Si voltò non appena la sentì, la guardò e vide che lei evitata il suo sguardo. <<Hanna dobbiamo parlare>>, disse lui serio, ma lei lo evitò proseguendo per il corridoio. Lui la seguì e la fermò per un braccio,
<<Hanna, io non ti ho mai tradito. Non sono mai andato a letto con lei...>>

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