Capitolo 18

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Luke arrivò nel pomeriggio e si recò direttamente a casa. Stranamente non trovò nessuno e la casa era molto silenziosa. I giocattoli di James erano sparsi sul divano e sul pavimento e le loro camere erano messe in ordine. Approfittò di una doccia veloce e quando finì chiamò Hanna al telefono. Non la sentiva dal giorno prima se non per un messaggio la mattina quando gli disse che portava James al nido.

<<Luke?>>, rispose lei.

<<Hanna dove sei? Sono tornato a casa da poco>>

<< Sei tornato? Noi siamo in ospedale. Lys ha appena partorito. Devi vederla è stupenda!>>, disse lei eccitata.

<<Sul serio mi sono perso il mio migliore amico diventare padre?>>, borbottò lui.

<<Si te lo sei perso. Ha ancora i lacrimoni a gli occhi>>, sentì sua moglie ridere con qualcuno e poi sentì la voce di Marcy. <<Siete tutti lì?>>

<<Si, non abbiamo ancora visto Lys>>

<<Va bene allora arrivo subito>>, riattaccò e indossò dei jeans con una maglia e uscì di casa.

<<I medici dicono che i suoi occhi vanno bene e sono felice di aver udito queste parole. Era la preoccupazione di Lys e adesso non dobbiamo più preoccuparcene>>, Simon era appoggiato ad una porta e parlava con i genitori di Lys e suo padre con la signora Dafne, con loro c'erano pure Liz e Hanna con James e Marcy.

Non appena arrivò, intraviste tutti da lontano persino il piccolo James che tirava Hanna da un braccio. Li raggiunse velocemente e prese subito in braccio James che gli gettò le braccia al collo. Si chinò a dare un bacio ad Hanna e poi si avvicinò dal suo migliore amico e si scambiarono quattro pacche. <<Congratulazioni sei diventato papà>>, gli disse commosso.

<<Si non riesco ancora a crederci!>>, rispose Simon con occhi lucidi.

<<Te lo sei meritato. Scusami se sono arrivato solo adesso>>

<<Ti ho mandato un messaggio>>

<<Si ma ero sull'aereo e avevo spento il telefono, ma adesso eccomi qua. Sta bene?>>

<<Stanno bene entrambe.>>

Hanna guardò suo marito con suo figlio in braccio. Come poteva non essere innamorata di lui? Oltre a essere bello era anche stupendo con suo figlio. Lui si girò e i loro occhi si incontrarono, le fece l'occhiolini e lei si sciolse tutta. Poco più tardi quando tornarono a casa in auto diverse, Luke si fermò a prendere delle pizze. Hanna arrivò prima e non appena trovò la valigia di Luke sbuffò per i capi da lavare. Approfittò per una lunga doccia e per una pulita superficiale in giro per casa. Raccolse i panni sporchi separando i bianchi dai colorati e prese pure quelli all'interno della valigia. Stava mettendo tutti i panni bianchi dentro la lavatrice quando una camicia di Luke attirò la sua attenzione.

Una macchia di rossetto rosso colorava il colletto della camicia. La portò al naso e sentì il forte profumo di Luke e poi più sotto macchie di fondotinta come se ci avesse strofinato il viso più volte. Era quello che temeva, quello che aveva sempre temuto e adesso sembrava avere tutte le conferme. L'aveva sentito poco e distante. Possibile che aveva dimenticato di avere una moglie e due figli? Possibile che aveva ceduto? Si mise una mano sulla bocca e decise di trattenere le lacrime. Avrebbe voluto sapere di più, conoscere la verità, ma sarebbe stato lui a parlare. Sarebbe stata al suo gioco ed era ora di mettere le carte scoperte sul tavolo.

<<Hanna siamo a casa!>>, gridò Luke dal piano di sotto. <<Mamma pizza!>>, urlò più forte James. Hanna era ancora in ginocchio cercando di riprendere in pieno possesso il respiro e calmarlo. Mise tutto a lavare e chiuse forte lo sportello della lavatrice. Si alzò e scese giù dove Luke e James mangiavano le patatine della pizza. Luke guardò sua moglie sorridendo, ma non appena vide il modo in cui lo trafisse con lo sguardo, il suo sorriso gli morì.

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