Ricominciamo da noi

Capitolo 13

Il giorno del compleanno del piccolo James era arrivato e Hanna e Luke erano emozionati all'idea che il loro piccolo ometto cresceva. Sarah, la madre di Luke, sarebbe arrivata presto e Luke non ne era a conoscenza della sorpresa che le avrebbe fatto sua madre. Avevano organizzato il salone della loro casa trasformandolo in un vero decoro fantastico. Palloncini sparsi ovunque e festoni ai lati delle pareti. Un mega tavolo pieno di panini e tramezzini e uno pieno di caramelle e dolcini misti ricoperti di panna e per finire una mega torta a forma di macchina proprio come la preferita di James, una Ferrari rossa spumeggiante.

Per arrivare gli ospiti era ancora presto e Hanna si stava preparando nella camera da letto. Aveva indossato un tubino rosso con le maniche a tre quarti e un paio di scarpe nere con il tacco molto alto. I lunghi capelli sciolti e mossi sulle punte, ricadevano morbidi sulla schiena. Il tubino metteva in risalto il suo pancino ormai evidente. Un paio di giorni prima, si erano presentati dalla dottoressa per una nuova visita e purtroppo non erano riusciti a vedere il sesso perché teneva le piccole gambe accavallate. La cosa che li rese felici, fu quella di trovarlo sano e perfetto. Luke non perdeva occasione di toccare la sua pancia e tutte le sere, da qualche settimana ormai, parlava alla sua pancia. Per entrambi fu un'emozione mai provata. Anche se Scott, ai tempi che lei era incinta di James, aveva parlato alla sua pancia, adesso con suo marito era diverso. Provava qualcosa di diverso perché era realmente suo padre a parlargli. Bastava vedere lo sguardo emozionato di Luke per capire quanto fosse felice tutte le volte che le dava un bacio o provava a parlargli. Aveva promesso a sé stesso che non avrebbe mai più lasciato Hanna sola e mai più si sarebbe perso quell'occasione di stare vicino ai suoi figli e di vederli crescere giorno per giorno.

Il telefono di Hanna segnalò il suono di un messaggio. Sarah l'avvertiva di essere già in taxi e  stava raggiungendo la loro casa. Scese giù e trovò Luke e James nel divano di casa a sgranocchiare patatine. Luke alzò lo sguardo e la vide scendere innamorandosi di quella vista spettacolare di sua moglie. <<Avete iniziato a mangiare?>>

<<Buone Pata-tine>>, disse James porgendone una a lei.

Lei la prese e la mangiò. <<Hai ragione amore, sono buone>>, rispose lei sgranocchiandola.

Suonarono il campanello e Hanna si avviò pensando che fosse Sarah, ma quando aprì la porta si trovò davanti Marcy con i piccoli e Will. <<Oh i miei amori piccoli!>>, disse felice. Poco dopo arrivò Ryan e lo trovò più muscoloso, grazie all'eccessiva palestra che praticava da un po' e si accomodò nel divano insieme a Luke. Dopo l'arrivo di qualche amichetto di James, Hanna andò ad aprire di nuovo la porta e quando vide il viso allegro di Sarah, l'abbracciò forte. <<Quanto mi sei mancata!>>, le disse Sarah. <<Fammi vedere questo pancino. Ma com'è cresciuto in fretta eh?>>

<<Mamma?>>, disse Luke scioccato dalla sua presenza. <<Oh Luke vieni qua!>>, sua madre gli andò incontro e lo abbracciò e lui ricambiò l'abbraccio. <<Che ci fai qua?>>, chiese lui ancora incredulo. <<Tua moglie mi ha voluta qua a tutti i costi. E allora eccomi. Dov'è James? Voglio vederlo>>. Luke guardò Hanna emozionato. <<Sul serio hai fatto in modo che mia mamma fosse qui?>>

Hanna annuì felice. <<Volevo che James festeggiasse almeno uno dei suoi nonne e visto che mio padre non è potuto venire, ho pregato a tua madre di farlo. Anche se rimarrà pochissimi giorni, ma l'ho voluta qua>>. Luke l'attirò a sé e l'abbracciò. <<Sei unica>>.

Hanna e Luke diedero inizio alla festa e molto spesso si ritrovarono a seguire James che continuava a buttare tutto in su per aria. La serata proseguì bene fino a quando la Marcy decise di rientrare con i bambini e la madre di Luke decise di andare a letto per essere troppo stanca dopo il lungo viaggio in aereo. James si addormentò sul divano in braccio a Luke e Hanna cominciò a pulire aiutata da Liz e Simon. Luke rimase nel divano con Lys e Ryan a scambiare quattro chiacchiere.