Capitolo 24

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Estrasse il biglietto dalla busta e le sue mani cominciarono a tremare non appena vide la calligrafia inconfondibile di sua madre.

"Ho sempre pensato che tuo marito fosse tutto tranne che sincero con te. Avresti dovuto darmi retta. Con affetto, tua madre Elena".

Dentro il pacchetto c'era una Pen-drive USB, rilesse ancora il biglietto, prese un lungo respiro e inserì la chiavetta nel suo computer. Cominciò a far tremare il piede da sotto la scrivania e non appena aprì la cartella, il suo cuore cominciò a palpitare più forte. Attese che la cartella si caricasse e subito dopo comparvero una serie di foto raffiguravano Luke e Sam assieme: Loro due al bar e lei che lo toccava sul braccio. Una foto di lui che la guardava sorridendo. Una foto di loro due assieme in macchina. Una foto di lui che le apriva lo sportello a Boston. Una foto di lei che lo abbracciava da dietro. Una foto di loro due a Boston che sembravano baciarsi dentro l'albergo. Una foto di loro due che si baciano a Central Park e poi un video. Il video iniziava circa a mezzanotte quando lui entra solo nella sua camera di albergo, mezz'ora dopo, Sam bussa alla camera di Luke e lui si presenta a torso nudo, la fa entrare e le ore sembrano non finire mai. Hanna aveva ancora gli occhi sgranati e portò una mano in bocca, poi vedendo le ore interminabili che trascorrevano veloci in quel video, chiuse gli occhi lasciando cadere le lacrime sulle sue guance.

Verso le sei e mezzo del mattino lei esce dalla camera sistemandosi i vestiti rientrando poi nella sua proprio accanto a quella di Luke. Fa ripartire il video e controlla se da mezzanotte e mezza alle sei nessuno dei due sia uscito fuori. Passano persone nel corridoio ma nessuno di loro due esce da quella stanza. Hanna realizzò che Luke l'aveva tradita e aveva continuato a mentire. Le aveva giurato il falso e adesso capiva il suo rifiuto negli ultimi giorni. Era stanco di fingere, esisteva solo Sam per lui adesso. Aveva finto per tuti questi mesi, le aveva detto solo bugie. Aveva passato la notte con lei e poi era andato da sua moglie. Hanna si fece schifo da sola pensando che lui era stato con entrambe.

<<Maledetto, ti odio>>, sussurrò tra le lacrime. Pianse senza fermarsi, pianse facendo sciogliere tutto il suo trucco. Pensò a come l'aveva illusa, a come l'aveva distrutta. Qualcuno dentro di lei si mosse e pianse anche per lui e per James. Li aveva lasciati soli, un'altra volta. Li aveva feriti, un'altra volta. Prese dei fazzoletti e tamponò sul viso pulendo il trucco colato sulla faccia. Respirava a fatica e sentiva le labbra gonfie dovute al pianto.

Prese la chiavetta e la mise dentro la borsetta, uscì dall'ufficio senza salutare nessuno e chiamò un taxi. Mandò un messaggio a Scott dicendogli di prende James e tenerlo da lui per tutto il giorno a causa di un imprevisto di lavoro. Quando arrivò a casa, salì subito al piano di sopra e cominciò a uscire tutti i vestiti di Luke dall'armadio e li mise dentro una valigia. Li tirava con forza dalle grucce e li lanciava sul letto. Strappò una camicia nel tirarla con foga mentre rimaneva impigliata tra una gruccia e l'altra. Continuavano a trascorrere quelle immagini nelle sua mente e continuava ad uscire tutto. Doveva sparire dalla sua vista per sempre. Prese un'altra valigia e riempì anche quell'altra. Li buttò dentro a casaccio senza badare a nulla.  Le sue lacrime sembravano non finire, continuavano a scendere copiose sul suo viso. Si fermò davanti una loro foto mentre erano in barca. Una foto che avevano fatto durante la vacanza estiva con i ragazzi. In quei giorni sapeva di essere già incinta ma lui non ne sapeva ancora nulla. Si ricordò del momento in cui glielo disse e la felicità dei suoi occhi non appena capì e poi ancora una volta, nella sua mente, comparvero quelle immagini. Presa di rabia e ira, prese in mano quella cornice e la scagliò forte contro la parete facendo rompere il vetro in frantumi. Si accasciò a terra prendendosi la testa tra le mani. <<Perché ci hai fatto questo? Perché?>>, disse con voce rotta.

Respirò a singhiozzi e cercò di far placare il pianto. Dalla sua borsa estrasse il telefono e lo chiamò.

<<Hanna?>>, rispose dopo pochi squilli.

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