5.

908 93 6
                                    

La serata al locale fece ricominciare la solita routine: Zayn tornò a passare tutto il suo tempo libero con Black e Greene; Ryan riprese a presentarsi a casa sua tutte le sere, portando caramelle a Nadir e guardando Jade disegnare in camera. La bambina era totalmente indifferente alla sua presenza, segno che era abituata ad averlo attorno.
Era il ventinove agosto, e le lezioni di boxe sarebbero ricominciate nel giro di una settimana, ma Zayn aveva ignorato i messaggi di Liam che lo avvertivano degli allenamenti.
Aveva rivisto Louis un paio di volte, e l'amico aveva provato ad introdurre l'argomento, ma Zayn gli aveva fatto capire che non desiderava affrontarlo, e Louis aveva archiviato la cosa, abituato al loro rapporto d'amicizia tira e molla.
Il ragazzo lo aveva invitato a più riprese alla villa, dove oramai viveva in pianta stabile con Harry, ma Zayn aveva sempre declinato.
Quel giorno, però, Louis pareva non voler sentir ragioni.
-Ho organizzato questa cazzo di serata facendomi in quattro perché fosse a sorpresa, ed adesso tu verrai, che ti piaccia o meno. Sono stufo dei vostri capricci da bambini delle elementari- replicò stizzito, fulminandolo con una occhiataccia all'ennesimo rifiuto.
-Louis, davvero, non è il caso. Fidati. Non voglio rovinargli la festa di compleanno...-
-Se non verrai a casa mia alle sette in punto giuro che non ti parlerò mai più in tutta la mia vita e che obblighero' Harry a fare cattiva pubblicità all' autofficina dove lavori, così perderete il lavoro con tutti i musicisti della città- sibilo' il ragazzo. Aveva uno sguardo talmente serio che Zayn gli credette.
-Ok. Ma poi non dire che non ti avevo avvertito- capitolo'. Louis gli sorrise, soddisfatto.
-Tu non preoccuparti. A dopo-

Il compleanno a sorpresa di Liam aveva come conseguenza il dovergli trovare un regalo in extremis; Zayn medito' seriamente di comprargli una bambola gonfiabile come gli aveva detto, ma poi scarto' l'idea per rispetto a Louis ed Harry.
Alla fine, l'idea geniale e semplicissima gli venne all'ultimo minuto. Chiese a Jade di donargli un mandala; si preparò mentre lei lo sceglieva, ed arrivò con soli cinque minuti di ritardo a villa Styles.

Louis ed Harry avevano fatto le cose per benino: collaudati dalla festa di fine anno, avevano allestito un'area del parco, stavolta tra gli alberi, complice la caldissima estate che aveva dato ancora del filo da torcere negli ultimi giorni.
C'erano delle fiaccole a tenere lontani gli insetti, e c'era un piccolo gruppetto di persone che aspettava di sorprendere Liam nel giorno del suo compleanno.
Zayn salutò gli altri allievi di Liam, sviando le loro domande sul perché non si fosse più fatto sentire; glisso' anche sull'argomento inizio delle lezioni, tenendosi sul vago.
Alle sette e quaranta, puntuale come un orologio svizzero, la Range Rover nera entrò nel vialetto. Loro erano in silenzio, nascosti dalla vegetazione.
Liam aggrotto' le sopracciglia, notando il fumo delle fiaccole provenire dal verde; il tempo di fare qualche passo, e il gruppetto di persone gli fece portare le mani al cuore correndo fuori e gridandogli:
-Tanti auguri!-
-Oddio, siete matti?!- Esclamò il giovane, spaventato a morte, tra le risate generali.
Tutti si avvicinarono per fargli gli auguri, in un allegro caos. Zayn si tenne in disparte, appoggiato ad un tronco. Liam salutò tutti, e quando le cose si furono un po' calmate, si avvicinò a Zayn.
-Buon compleanno- gli disse lui.
-Grazie- gli sorrise Liam, facendogli accelerare il cuore. Dannato, dannatissimo ragazzo.
-Come mai non rispondi ai miei messaggi? Gli allenamenti ricominciano a giorni-
-Forse ho deciso di lasciar perdere-
Liam scosse la testa.
-Mi ripeto: sei il peggior allievo che io abbia mai avuto-
-Meglio per te se mi perdi, allora-
-Così hai tutto il tempo per stare con quel coglione di Black- ribatte', sprezzante, Liam.
-Perché giudichi senza conoscere? Cosa ne sai, di lui?-
-So quello che vedo. Al locale girano strane voci, Zayn. Il tuo amico spaccia-
-Ma che cavolo dici. È solo erba-
-Chiedi a George. Il tuo pugno è stato solo un pretesto per allontanarvi. Al prossimo passo falso chiameranno la polizia- lo avvertì Liam, mentre Zayn tentava di non dare a vedere quanto la cosa lo avesse colpito.
-Ryan non lo farebbe mai- disse, senza crederci fino in fondo. Liam si girò ed a attirò l'attenzione di George.
-George, puoi dire a Zayn quello che hai detto a me sul locale?-
Il ragazzo, un metro e novanta di muscoli e di pelle scura, incrociò lo sguardo di Zayn.
-Stanno facendo dei controlli serrati. Devi dire al tuo amico di non avvicinarsi nemmeno al Black&White. Il tizio che gli vendeva la roba è stato arrestato la sera stessa che vi ho fatti uscire, e te lo dico soltanto perché tu sei nostro amico, Zayn, perché per me Black potrebbe morire tra le fiamme senza che gli pisciassi sopra per spegnerlo-
Zayn sgrano' gli occhi, sentendo un macigno precipitare nel suo stomaco. Cercò di dissimulare il suo turbamento, cambiando discorso:
-Tieni. Questo è per te-
Liam afferrò il foglio, arrotolato a pergamena, e lo aprì mentre lui si accendeva una sigaretta.
Il giovane sorrise:
-Wow, è bellissimo. Ringrazia tantissimo Jade da parte mia-
Zayn annuì, felice che l'idea gli fosse piaciuta.
-Ha un talento immenso. È stupefacente, e se non la avessi vista coi miei occhi mentre disegna, non ci crederei- commentò Liam, rivolgendogli un accenno di sorriso che gli fece sentire il vuoto allo stomaco.

Due sere dopo, il destino volle che Zayn rimanesse a casa per badare ai gemelli, e Black e Greene si recassero da soli al locale.
Black fu sorpreso da una retata improvvisa con le tasche piene di droga. Nemmeno suo padre poté far nulla di fronte all'evidenza; il ragazzo fu condannato per possesso di stupefacenti e spaccio.
Nel giro di un mese, il capo della polizia ottenne il trasferimento. Ryan lo seguì, scontando la condanna a servizi di pubblica utilità nella nuova città.
Per quanto fosse stata una presenza negativa, era pur sempre un amico di Zayn, e quest'ultimo si ritrovò, all'improvviso, da solo. L'amicizia con Louis era qualcosa di diverso, non poteva sporcarla immischiandolo nelle sue faccende; tra l'altro, l'amico era spesso fuori città per accompagnare Harry ed era impegnato con un corso di fotografia che aveva deciso di seguire. Per Zayn, ottobre iniziò con un senso di angoscia.

Lo scandalo fu grande; più grande, però, fu la solitudine in cui si trovò Zayn dopo l'accaduto. L'amico era stato un prezioso alleato nel corso della sua adolescenza; ora era solo.
Il carattere orgoglioso di Zayn lo fece reagire richiudendosi in sé stesso; decise che non avrebbe mai più avuto bisogno di nessuno.
Si buttò corpo ed anima nelle lezioni di boxe. E così passarono sei mesi.

Black&WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora