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C'era un capannello di persone che impediva la vista, ma Liam fermò con un braccio Zayn.
-Non guardare-
Il ragazzo lo ascoltò, il cuore in tumulto. Si fermarono a debita distanza, mentre Eddie avanzava lungo il vicolo del retro del locale. Liam tirò a sé Zayn, facendolo voltare. Lo abbracciò stretto, mentre guardava Eddie parlare con i presenti, il telefono all'orecchio.
-Mi dispiace. È Black- gli mormorò. Marley passò loro accanto di corsa; voleva recuperare una tovaglia per coprire i poveri resti del ragazzo.
-Che coglione imbecille e testa di cazzo!- Sputò Zayn, divincolandosi nella stretta di Liam.
-Amore, non andare. Non c'è nulla da vedere- ripeté Liam, e qualcosa nel suo tono commosse Zayn. Lo stava proteggendo.
-Se avessi immaginato... sembrava tranquillo. Non me lo so spiegare, Liam- disse Zayn, sotto shock.
-Non potevi saperlo. Tu non c'entri niente. Mi hai capito? Niente di niente- affermò Liam, prendendogli il viso tra le mani ed obbligandolo a guardarlo negli occhi.
-Lo so. Non preoccuparti. Sto bene- lo assicurò lui, mentre Eddie tornava verso di loro.
-Zayn, per favore, aiuti gli altri a chiudere? C'è già troppa gente. Non l'ha visto nessuno, era da solo; sono corsi tutti qui come noi dopo aver sentito lo sparo. I soccorsi arriveranno a momenti. Era da solo, quando è arrivato?-
-No, ma lo era quando se ne è andato, mezz'ora fa. Non avrei mai creduto una cosa simile, Eddie-
-Non preoccuparti, Zayn. Queste cose sono imprevedibili. Chissà cosa gli è passato per la testa- commentò il proprietario, mentre le sirene della polizia si avvicinavano.

I quattro dipendenti del B&W gestirono il piccolo assemblamento di clienti mentre fuori la polizia procedeva coi rilievi. Harry e gli altri erano rimasti per Zayn, ed il ragazzo si sentì enormemente grato di averli accanto a sé. La loro presenza gli diede la forza di comportarsi normalmente; un poliziotto poi lo interpellò, trascrivendo la sua testimonianza. Liam gli stette accanto tutto il tempo, protettivo e silenzioso.

Erano ormai le cinque quando Eddie chiuse il locale; erano tutti stravolti.
Liam accompagnò a casa Harry e Louis, e poi si diressero in silenzio verso casa loro, che era a pochi minuti di distanza dalla villa. Zayn aveva gli occhi chiusi, sfinito.
- Mi ha detto che era felice che io non avessi più bisogno del suo aiuto. Che era felice che io avessi te. Non me l'aspettavo. Ti giuro, Liam, se avessi avuto il sentore che avesse queste intenzioni...-
-Ovvio. Ti credo. Non pensarci nemmeno. Era impossibile prevederlo-
-Cosa succederà al locale? Lo terranno sotto sequestro?-
-Io credo di no. Eddie ha parlato col questore; essendo successo all'esterno, la responsabilità del Black&White decade. Certo, ci sarà un po' di scalpore. Il management di Harry è già in fermento-
-Perché non mi ha chiesto aiuto, Liam?-
Liam  rimase in silenzio a lungo, prima di rispondere.
-Non lo so. E mi dispiace molto. Tutti meritano una seconda possibilità. Gliela avremmo data-
Zayn annuì, guardando fuori dal finestrino. Stava iniziando a nevicare.
-Dovrei chiamare suo padre-
-Lo farai domani, amore. Ora andiamo a letto-

Zayn si addormentò non appena toccò il cuscino. Liam rimase a lungo a vegliarlo, tenendolo stretto sotto al piumone, accarezzandogli le sottili rughe che si formavano sulla fronte mentre aggrottava le sopracciglia, nel sonno. Lo avrebbe protetto, sarebbe stato al suo fianco in ogni circostanza, perché lo amava.

E lo fece davvero; c'era mentre alla centrale di polizia Zayn affrontava la disperazione del signor Black; c'era mentre lo interrogavano di nuovo sull'ultima sera, e mentre controllavano il cellulare di Zayn.
C'era alla riapertura del locale, zeppo di curiosi e di giornalisti, e furono lui e George a tenere al riparo Zayn da quelle attenzioni inopportune. Al funerale tenne un braccio attorno alle spalle di Zayn tutto il tempo; quando fu ora di andare via, la neve che scricchiolava sotto alle loro scarpe, Zayn sciolse il mutismo in cui era rimasto per tutta la durata della cerimonia.
-Andiamo a casa-

Liam guidò fino al loro appartamento. Appena in casa, Zayn accese il fuoco mentre Liam  metteva sul fornello il bollitore. Gesti quotidiani, fatti di abitudine e di tranquillità.
-Liam, fai l'amore con me-
La frase di Zayn ruppe il silenzio ed il tempo. Tutto parve in sospeso. Liam si voltò a guardarlo.
-Voglio fare l'amore con te. Voglio superare le mie paure e vivere davvero, Liam, e voglio che sia tu-
-Zayn, sei sicuro... possiamo aspettare ancora. Non c'è fretta- rispose Liam.
-Aspettare cosa? Viviamo insieme. Dormiamo insieme. Sei stato onnipresente in questi ultimi giorni; sei parte della mia vita. Cosa vuoi aspettare?-
-Zayn... non voglio farti male-
-Non me ne farai. Me ne hanno fatto in passato; tu non me ne farai. Voglio che tu cancelli tutto quanto. Voglio che sia tu- affermò, concitato. Voleva che Liam capisse.
-Voglio vivere. Voglio che sia tu. Per favore. Insomma, non credevo di doverti supplicare...- scherzò Zayn, per alleggerire l'atmosfera, ma era estremamente serio.
-Mi hai colto alla sprovvista. Tutto qua. Il fatto è che non mi sento all'altezza- confessò Liam, abbassando lo sguardo.
-Perché hai paura? Non devi dimostrare niente a nessuno. Ti prego, Liam. Fai l'amore con me-
Liam lo guardò a lungo, e gli rispose:
-Va bene. Ma lasciami fare-

Zayn ridacchiò. Era agitato, ma le premure di Liam, dolci e un po' esagerate, gli facevano scuotere la testa.
-Ma cosa hai combinato, Payne- commentò, mentre osservava le decine di candele accese, sparse per il bagno. -Spero non prendano fuoco le tende-
-Oh, ma stai zitto, Malik. Puoi tacere per una volta, ed apprezzare lo sforzo?-
-È perfetto, amore- lo rassicurò.
-Vieni. Entriamo in vasca- lo invitò Liam.
L'acqua era calda e cosparsa di petali di rosa; a Zayn scappò di nuovo un risolino. Liam lo ammonì alzando un sopracciglio, e Zayn fece il gesto di chiudersi la bocca, afferrando la mano che l'altro gli porgeva e raggiungendolo dentro alla vasca, una Jacuzzi a due posti.
Quello era uno sfizio che avevano regalato loro Harry e Louis, i quali avevano intercettato il loro desiderio e li avevano preceduti nell'acquisto.
-Sai che non possiamo attivare l'idromassaggio con i petali, vero?- Si sincerò Zayn. L'espressione confusa di Liam la disse lunga, per cui scosse la testa, intenerito.
-Sei proprio un imbranato, Payne- lo commiserò, contraddicendo le sue stesse parole con il salirgli a cavalcioni e baciarlo.
Se un anno prima gli avessero detto che si sarebbe sentito così, a cavalcioni di un uomo, non ci avrebbe creduto.
Passarono lunghi momenti a disperdere l'agitazione e la paura con risatine e carezze ardite, mentre l'acqua si raffreddava.
Avevano già fatto altre volte il bagno insieme, ma quella volta era diverso. Liam aprì il tappo della vasca, mettendo un filtro per i petali, ed aiutò Zayn ad uscire. La fragranza dei fiori, unita a quella delle candele, era intensa e speziata.
-Mi vuoi stordire, è questa la tua tecnica- commentò Zayn.
-Ma quanto sei brontolone?- Esclamò Liam, tacitandolo con un bacio irruento e pieno di urgenza.
Ben presto l'atmosfera divenne bollente; ancora nudi, la pelle resa sensibile dall'acqua, si spostarono sul letto.
Liam superò l'impaccio di voler creare un'atmosfera accogliente ed intima e si dedicò a Zayn, solamente a Zayn, alla sua pelle, alle sue labbra, al suo membro turgido, in un vortice di desiderio e bisogno crescente, stordendolo per davvero, ma a suon di carezze e morsi lievi, e scie di labbra peccaminose, deliziandolo e torturandolo. Non si sarebbe mai stancato di lui, dei suoi sospiri e dei suoi sguardi annebbiati di piacere che brillavano tra le ciglia folte.
Lo preparò a lungo e con dedizione; così a lungo che Zayn lo fermò, supplicandolo tacitamente di andare avanti, avendo disperatamente bisogno di lui.
-Fermami se non vuoi- ripeté di nuovo Liam, costringendolo a guardarlo negli occhi mentre lo penetrava lentamente, pianissimo, fermandosi per accarezzargli il viso e scrutando ogni sua più piccola espressione, fino a che non fu completamente immerso in lui.
-Parlami. Stai bene? Di' qualcosa...- lo supplicò, sentendosi sul punto di esplodere di emozione.
Zayn sospirò a fondo e scacciò via una lacrima impigliata tra le ciglia, accarezzando con mani tremanti il viso di Liam, il quale  prese ad accarezzargli il pene, cercando di distrarlo.
-Va tutto bene. Sono solo io- gli mormorò Liam, sentendosi sull'orlo del pianto.
-Sei tu. Cancella tutto quanto, Liam- confermò Zayn, e Liam esaudì il suo desiderio.
Con gesti dolci e cauti prima, e pieni di passione poi, i due consumarono il loro primo amplesso, ponendo una pietra sopra il passato.

02/05/2017
Scusate l'attesa! Ho problemi con la Wi-Fi: quando scrivo non riesco a salvare, quando pubblico non si carica il capitolo... insomma, è uno strazio😥

Vorrei dire tante cose su questo capitolo, ma ho deciso di non farlo... soltanto, questo è uno dei capitoli più personali che io abbia mai scritto. ❤

Black&WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora