20. ripubblicato

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Ripubblico il 20˙ capitolo perché non si riusciva a leggere

-Aiutami-
Zayn gli spostò le mani dalla cravatta, che il giovane stava strattonando spazientito, e rifece il nodo.
-Secondo te pioverà?-
-Non lo so, Liam, ma sarà bello in ogni caso. Non preoccuparti- lo blandì lui.
Liam si fermò a guardarlo, l'agitazione temporaneamente accantonata.
-Beh? Mi è cresciuto un terzo occhio per caso?-
-No. Ti ammiravo- confessò sinceramente Liam. Zayn alzò gli occhi al cielo, dissimulando l'effetto che quelle parole gli suscitavano, e tornò ad occuparsi della propria camicia. Stava agganciando i gemelli ai polsi; Liam gli spostò la mano per aiutarlo, e Zayn lo lasciò fare.
-Sei bellissimo- commentò.
-Ma smettila-
-No, dico sul serio. Perché non accetti mai i complimenti? È un dato di fatto- obiettò Liam, aggrottando la fronte.
-Sì, va bene. Muoviti, o faremo tardi- tentò di sviare lui, ma il compagno lo fermò:
-No, aspetta. Guardami un secondo-
Zayn sospirò, voltandosi verso di lui. Sapeva bene che Liam non avrebbe desistito.
-Cosa c'è?-
-Sei bellissimo-
Il tono di Liam, serio e convinto, fece arrossire di piacere Zayn.
-Grazie. Lo sei anche tu-
Liam lo abbracciò, stringendolo forte a sé.
Se gli avessero detto, qualche anno prima, che avrebbe raggiunto la felicità accanto ad un ragazzetto, bullo, strafottente e collerico com'era all'inizio, avrebbe fatto una sonora sganasciata.
Ne avevano passate tante insieme, eppure erano lì, nonostante tutto.

-Dai. Andiamo a fare da testimoni a quei due pazzi dei nostri amici- scherzò Zayn, guardando Liam dritto in viso.
-Lasciami fare lo sdolcinato ancora un momento, anche se lo odi. Porta pazienza, Malik- lo avvisò Liam, mentre l'altro alzava di nuovo gli occhi al cielo.
-Sei l'amore della mia vita-
La frase colpì Zayn dritto al petto, e sentì un brivido lungo la schiena, come un dito gelido ed invisibile lungo la colonna vertebrale. Degluti', la bocca secca. Nonostante tutto, sentirsi così amato da Liam ancora lo lasciava stupito. - Tu hai capito che ti voglio sposare, che voglio passare la mia vita con te, per davvero? Ogni volta che affrontiamo l'argomento pare quasi che tu non ci creda fino in fondo-
- ... È strano- rivelò Zayn, esternando la sua insicurezza. Aveva mandato giù troppi bocconi amari in passato per credere totalmente di meritare l'amore. Aveva fatto grandi passi avanti, ma in fondo al cuore, temeva che il ragazzino che era stato, quello che si rannicchiava per terra, in attesa di essere colpito ed usato, e che nonostante tutto era felice di essere lui la vittima perché così non ci sarebbero state ritorsioni sugli altri fratelli e sorelle, sarebbe sempre emerso nei momenti di fragilità.
-Non so come fare per fartelo capire fino in fondo, ma penso che non sarà un problema. Il tempo mi aiuterà- decise Liam, dandogli un buffetto sulla guancia. Zayn gli sorrise. Quando faceva così, sentiva di amarlo ancora di più.

Raggiunsero la villa sotto un cielo plumbeo, le chiome degli alberi che sembravano pennellate vivide di colori a tempera contro le nuvole scure; era autunno.
Il parco era un incendio di colori; l'altare della cappella era addobbato da rose scarlatte, e le panche erano vuote, gli invitati ancora a salutarsi o a fare due passi per il parco, in attesa dell'inizio della cerimonia.
-Vado a vedere com'è messo Louis. Vai a dare un'occhiata ad Harry?- Propose Liam, che annuì.

Louis era agitato, ma la contentezza che traspariva dai suoi occhi era decisamente predominante.
-Sono felice per voi- gli sorrise Liam.
-Finalmente! Tieni qua gli anelli, li affido a te, perché mio fratello è troppo nervoso e li perderebbe e Niall è peggio di lui- disse Louis, togliendosi un'incombenza. -Fammi un favore, prova a vedere che fine ha fatto mio padre-
Liam obbedì, cercando il signor Tomlinson fino a trovarlo al tavolo del rinfresco, intento ad osservare da lontano la folla, un calice in mano.
-Louis mi ha mandato a cercarla- fece Liam con gentilezza.
-Grazie, signor Payne. Ora vado. Avevo bisogno di in momento di solitudine. Questa situazione mi fa sentire la mancanza di mia moglie. Sarebbe stata felice per Louis, ed orgogliosa. Scusi, i matrimoni rendono tutti emotivi- si schernì, con un sorrisetto imbarazzato.
-Sicuramente avrebbe avuto motivo di esserlo. Louis è una persona splendida- confermò Liam. Il signor Tomlinson gli battè una mano sulla spalla, sorridendogli, e si incamminò verso la villa.

Zayn trovò Harry seduto al piano, nascosto da tutti. Lo sentì arrivare e si voltò a guardarlo:
-Sei venuto a dirmi che senza uno degli sposi la cerimonia non può iniziare?- Scherzò.
Zayn sorrise:
-Liam mi ha mandato a cercarti. Forse pensa che tu voglia rintanarti qui e rimanerci-
-E perdermi l'occasione di sposare l'uomo che amo? Non sono mica un pazzo-
Si guardarono sorridendo. Harry si alzò:
-Su, andiamo. Ho un appuntamento all'altare-
-Come fai ad essere così calmo ed a scherzarci su? Voglio dire, già solo Liam è un fascio di nervi da stamattina...-
-Vedo le note bianche. Va tutto bene-
Zayn rimase interdetto; sentirlo parlare della sua patologia gli faceva ancora effetto, soprattutto visto l'ultimo anno.
-Harry, posso farti una domanda personale?-
-Proprio adesso?- Chiese il pianista, sbirciando l'orologio. -Fammela veloce-
-Come hai fatto ad accettare che Louis ti ami?-
Harry lo guardò, scrutandolo con quelle iridi verdi che, un tempo, lo intimorivano.
-Questa domanda occorrerebbe più tempo, ma ti posso assicurare una cosa: tutti meritiamo di essere felici. Anche tu-

La cerimonia fu emozionante. Liam e Zayn si tennero per mano per tutto il tempo, separando le dita intrecciate soltanto per estrarre le fedi dal taschino di Liam. I loro amici erano all'apice della felicità; Zayn sperò con tutto il cuore che anche per lui e Liam sarebbe stato così.

"Le persone temprate dalla sofferenza hanno affinato una sensibilità speciale. Sanno essere dolci e non sdolcinate, sanno essere dure senza far male, sanno dosare la rabbia distinguendola dall'odio, sanno il significato del silenzio, sanno distinguere l'essenziale dal superfluo, conoscono il peso delle lacrime ed il valore di un brivido e soprattutto sanno che nulla ti è dovuto e ciò che hai puoi sempre perderlo. Sono persone così fiere delle proprie cicatrici da potersi permettere di fare a meno di ogni maschera, libere di essere vulnerabili, di provare emozioni e soprattutto libere di correre il rischio di essere felici. (Giuseppe Donadei)"

-Cos'è?- Gli chiese Liam qualche ora dopo, accennando al foglio che Zayn stava cincischiando tra le dita.
-Me l'ha dato Harry. È la risposta ad una domanda che gli ho fatto- sorrise Zayn, riponendo il biglietto in fondo alla tasca della giacca. Il pianista, in mezzo a tutto il bailamme della sua festa di nozze, aveva trovato cinque minuti per scribacchiare quella citazione sul retro di un menu per poi darglielo. Harry non avrebbe mai smesso di stupirlo.

A notte inoltrata, quando la maggior parte delle persone era defluita in saluti e ringraziamenti e stava tornando a casa, si ritrovarono seduti, in maniera scomposta, loro quattro: Harry, Louis, Zayn e Liam. Tutti con la schiena appoggiata al tronco del cedro del Libano. L'erba era ancora umida, dato che alla fine era piovuto veramente in pomeriggio, ma loro non se ne stavano curando minimamente. Zayn fumava una sigaretta; Louis era appoggiato con la testa alla spalla di Harry, il quale non smetteva di baciargli l'anulare sinistro, dove risplendeva la fede.
Liam interruppe il silenzio:
-Ragazzi, dobbiamo chiedervi una cosa. In realtà volevamo chiedervelo ancora più di un anno fa, ma gli eventi ci hanno un po' frenati-
Louis si tirò su e lo guardò, incuriosito.
Con una occhiata di intesa a Zayn, che gli porse la mano e la intrecciò alla sua, Liam proseguì:
-Ci fareste da testimoni?-
-Cosa?! Oh, mio Dio, vi sposate! Non ci posso credere! Zayn, ti posso aiutare per tutto quanto visto che ci siamo appena passati ed ehi, mi offenderò a morte se non mi lascerete farvi il servizio fotografico...- si entusiasmò Louis, facendo sorridere Liam e Zayn.
Liam si voltò verso Harry, che gli strizzò l'occhio:
-Penso possiate prenderlo come un sì-
-Sono felice per voi. Tanto felice per voi- aggiunse Louis, appoggiandosi di nuovo ad Harry, il quale li guardò a sua volta:
-Anch'io sono molto felice per voi. Congratulazioni, ragazzi-

10/05/2017 Il prossimo capitolo sarà l'epilogo.
Continuerei all'infinito a scrivere di questi personaggi, ma sento che sia giusto tirare le somme, dato che è un capitolo delle loro vite che si chiude. Pensavo di finire col matrimonio dei Larry, come in "Ad astra", ma poi ho iniziato a scrivere un capitolo bonus sui nostri Zayn e Liam, perché se lo meritavano👍
Grazie a tutti voi, che seguite con affetto e partecipazione questa storia❤

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