Zayn sbuffò, strattonando il gemello che non riusciva ad agganciare al polsino della camicia.
-Siamo alle solite. Da' qua- intervenne Liam, che dal canto suo si era appena fatto fare il nodo della cravatta da Zayn.
Zayn si lasciò aiutare, con un sospiro.
-Sei nervoso?- Sorrise Liam, che, stavolta, era perfettamente calmo.
-Sì, ma non fare quella faccia, lo saresti anche tu se non vedessi tua madre da anni e te la trovassi davanti il giorno delle nozze- sbottò Zayn, scuro in viso.
-Ehi. Guardami. La cosa importante siamo tu ed io. Tutto il resto è un contorno. E poi vedrai che un domani ne sarai felice. Mi è sempre dispiaciuto un sacco che tu avessi tagliato i ponti con tua madre. Le stavo simpatico- sdrammatizzò Liam, facendo scuotere la testa ed alzare gli occhi al cielo a Zayn.
-Bene, allora sappi che è una tua ospite, visto che l'hai invitata tu- replicò il ragazzo, i gemelli finalmente agganciati.
-Malik, togliti quel cipiglio dal viso. Mi stai per sposare, ma pare che tu stia andando al patibolo- commentò Liam, guardandosi allo specchio per aggiustarsi i capelli.
-Eddie è arrivato?- Cambiò discorso Zayn, alludendo al ritorno in patria dell'ex proprietario del Black&White.
-È per strada. Ci sono tutti. Manchiamo solo noi- sorrise Liam.
-Quindi, questa è l'ultima occasione per tirarsi indietro- affermò Zayn, ritrovando un briciolo di buonumore nell'agitazione del momento.
Liam alzò un sopracciglio con sguardo severo, e Zayn scoppiò a ridere.
-Non è divertente. Se fossimo in palestra, ti farei fare venti giri di corsa per punizione- aggiunse Liam.
-Lo so, Payne. Sei un generale, te l'ho mai detto?-
-Almeno dieci volte al giorno. Muoviti, andiamo, che mi devo sposare-
-Ah sì? E chi è così pazzo da sposare un dittatore come te?-
Liam addolcì lo sguardo, improvvisamente serio:
-Tu, amore-
Zayn lo abbracciò:
-Sì, sono abbastanza pazzo. Pazzo di te-Erano passati sei mesi dal matrimonio dei loro amici. Era maggio, e Liam e Zayn avevano chiesto a Louis ed Harry di potersi sposare nel parco della villa. Louis, riscoperta una passione per la botanica, aveva creato assieme ai giardinieri un bellissimo roseto di rose damascene rosse e bianche, che erano nel pieno della fioritura ed emanavano un profumo intenso.
La cerimonia sarebbe stata abbastanza intima: oltre ai dipendenti del B&W, alle sorelle di Zayn, ai gemelli e sua madre, avevano invitato gli altri allievi di Liam, i suoi anziani genitori, Eddie e Niall. Harry avrebbe fatto da testimone a Liam, e Louis a Zayn.
Assieme a Louis, che li aveva davvero aiutati, avevano scelto di allestire un gazebo con un semplice buffet all'aperto per accogliere gli ospiti, e di creare proprio all'interno del roseto l'altare con alcune panchine. Era una cosa meravigliosamente semplice, proprio come avevano voluto.Louis, efficiente come sempre, li raggiunse non appena scesero dall'auto, nel vialetto.
-Alla buon'ora. Vi avevo chiesto di arrivare mezz'ora fa-
-Dai, Louis, manca più di un'ora, sai quante foto fai in tempo a scattare?- Protestò Liam.
-È la luce, che è perfetta adesso, ma poi scenderà! Forza, muoversi- li spronò l'amico, reporter per l'occasione.
-Posso andare a salutare Eddie?- Si arrischiò a chiedere Zayn, ma un'occhiata eloquente di Louis lo fece desistere.
Tre quarti d'ora ed un milione di foto dopo, Louis finalmente li liberò dall'ostaggio, soddisfatto, ed i due futuri sposini poterono raggiungere il buffet dove gli ospiti stavano spiluccando qualcosa prima della cerimonia.-Ho una fame pazzesca- si lamentò Liam, arraffando una tartina al volo mentre salutava gli ospiti. Zayn, invece, aveva lo stomaco chiuso. Individuò sua madre, appartata, vicino alle sue sorelle.
Nadir lo scorse da lontano, si illuminò e corse loro incontro, seguito dalla sorella, che era la sua ombra. I gemelli si gettarono letteralmente addosso al loro fratello preferito.
-Ciao, ragazzi! Come state? Avete mangiato qualcosa?-
-Io sì- rispose Nadir per entrambi -ma lei è stata tutto il tempo con Harry, ad ascoltarlo suonare, come al solito-
Zayn sorrise a Jade. La ragazzina, dopo aver iniziato a frequentare la villa, aveva scoperto una passione smodata per il pianoforte, ed Harry era sempre felice di accontentarla. Jade, notoriamente muta con tutti se non con il gemello e con Zayn, con Harry parlava, con buona pace di Liam, Louis o chiunque altro.
Zayn sospettava che avesse una cotta per Harry, e che fosse per quello che gli parlasse. Ed il pianista era sempre così gentile con lei, che era verosimile.
-Allora accompagnatemi, così saluto la mamma- si decise Zayn, forte delle mani dei gemelli strette nelle sue.
Sua madre non disse nulla, ma lo abbracciò, commossa.
-Scusami. Ti chiedo perdono- gli disse, ed anche se Zayn non rispose, ricambiò la stretta. Forse, col tempo, avrebbero potuto riavvicinarsi un po'.Eddie e sua moglie lo salutarono con grande affetto; sei mesi prima avevano finalmente concepito una bambina, Daisy, che ora era ad Ottawa coi nonni materni, in quanto non se l'erano sentita di farle fare un volo transoceanico.
-Allora, come stai? So che il locale va alla grande- gli sorrise Eddie.
-Va tutto bene. Sono felice che siate qui, e soprattutto non finirò mai di ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me- rispose sinceramente Zayn.
-Sono io a ringraziarti, Eddie non si decideva a mollare- scherzò sua moglie.
-Volevo essere certo di lasciare il mio locale nelle mani giuste- si giustificò Eddie, sorridendo.
In quel mentre li raggiunse Liam:
-Eddie, Anna, scusateci. Zayn, è ora-Mezz'ora dopo, Zayn e Liam avevano un anello al dito, tra gli applausi degli amici.
Zayn percorse la superficie liscia della fede con i polpastrelli, sapendo che presto si sarebbe abituato a quella presenza, che a breve non si sarebbe più reso conto di indossarla. Sospirò, felice.Più tardi, durante la cena privata allestita al locale, addobbato a festa per l'occasione, i testimoni tennero alcuni brevi discorsi, tra risate e momenti di emozione, ma fu quello di Harry a toccare Zayn, come sempre.
-Tanto tempo fa, Zayn mi ha posto una domanda che mi ha fatto molto riflettere, nei mesi seguenti. Mi ha fatto pensare alla vita, all'amore, al bisogno che abbiamo di essere amati ed accettati. Quella domanda, Zayn, continua a trovare risposte. Non ce n'è una soltanto. Ed allora, oggi, voi che mi conoscete e sapete quanto io sia eclettico nei gusti letterari come in quelli musicali, lasciatemi leggere una citazione insolita. "Non c'è momento migliore di questo per esser felice. La felicità è un percorso, non una destinazione.
Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito, e balla come se non ti vedesse nessuno. Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi ed i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti anche quando tutti si aspettano che lasci perdere." Penso che queste parole riassumano bene il mio augurio, ragazzi. Vi voglio bene- concluse Harry, tra applausi, qualche scherzosa presa in giro e molta commozione.
-Ehi, di chi è la citazione?- Gridò Niall, in mezzo al casino.
-Mi sono dimenticato di dirlo. Odio parlare in pubblico- scherzò Harry, tra le risate. -È di madre Teresa di Calcutta-
-Caspita, che colto il nostro amico- rise Niall, alzando il calice verso il pianista, che si era rifugiato tra le braccia di Louis.
Zayn si asciugò di nascosto una lacrima, ma Liam se ne accorse.
-Harry riesce sempre a commuovermi. Ha qualcosa di speciale- si giustificò Zayn, e Liam annuì.
-Sì, hai ragione. Ora parliamo di noi. Dimmi: sei felice?- Sorrise, dandogli un buffetto sulla guancia.
-Tanto- rispose Zayn, e se i loro invitati fecero chiasso richiedendo un bacio tra i due sposini, loro non se ne accorsero, già intenti a baciarsi. Un bacio che sapeva di casa, di amore, di felicità.Fine
Grazie a tutti. Lucia❤
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Black&White
FanfictionSpin-off di "Ad astra". Per Zayn non ci son vacanze post-diploma: ha subito cominciato a lavorare in una autofficina per stare lontano da casa e, nello stesso tempo, contribuire alla precaria situazione economica della sua disastrosa famiglia. La s...