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. Cris, un anno dopo

Camminavo per Milano con la mia migliore amica.
Un anno dopo.
Quante cose erano cambiate?
Ero tornata da poco da uno scambio culturale a Dallas, negli Stati Uniti.
Ero cambiata e avevo imparato a non piangere sempre, ma non a non pensarci più. Non avevo imparato a non dimenticare.
Benjamin era rimasto sempre nella mia testa, tatuato davanti ai miei occhi. Era passato un anno, si, ma io non sapevo dimenticare. I suoi messaggi mi mancavano come il sole durante una notte insonne.
Detestavo che non mi avesse più cercata, detestavo che io non fossi mai stata così importante per lui quando lui per me era stato tutto, detestavo che mi avesse  sostituito così facilmente, detestavo che non avesse bisogno di me, detestavo che la fine non avesse avuto alcun motivo.
Detestavo che quello che mi aveva dato per lui era stato niente, quando per me era stato tutto.
-Cris- Mi chiamò la mia migliore amica:-Cris c'è... Benjamin.- Sussurrò guardando  un punto alle mie spalle.
-Cosa?-
Non riuscii a bloccarmi dal voltarmi.
E lo vidi. Stava già guardando me.
Indossava una felpa nera con qualche scritta bianca, un berretto nero, e mi parve più bello che mai.
Fregata. Ancora una volta.
La sensazione delle sue labbra sulle mie mi saltò addosso ancora una volta. Nonostante fosse passato un anno. Nonostante lui l'avesse probabilmente dimenticato.
-Cris..- Lo sentii mormorare, ancora lontano da me.
Non lo volevo vedere.
Ma anche abbracciarlo.
Volevo correre via.
Volevo correre tra le sue braccia.
Lo odiavo.
Lo avrei riempito di pugni volentieri.
Ma l'avrei baciato.
Lo amavo.
Mi era mancato.
Mi mancava.
E lui?
Voleva solo scappare, scommetto.
Non voleva vedermi davvero.
Per questo mi stupii quando si avvicinò a me. Sempre  di più. Come un anno prima.

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